Di questa specie di Cryptocoryne ne esistono molte varietà dai colori e dalle forme diverse, ha una crescita lenta ed un imponente apparato radicale, che contribuisce ad ossigenare e ripulire il substrato di fondo
Cryptocoryne wendtii 'Green' in acquario - Foto © Tropica.com
La Cryptocoryne wendtii è una pianta, della famiglia delle Aracee, diffusa in Asia e più precisamente nello Sri Lanka. E' una delle crypto di più facile coltivazione in acquario, adattandosi sia ad acque alcaline e dure, che ad acque tenere ed acide. E' anche facilmente coltivabile emersa, a condizione che il substrato sia ricco di nutrienti e sia presente un'elevata umidità atmosferica. Si propaga rapidamente per stoloni, e forma dei fitti cespugli.
Cryptocoryne wendtii è estremamente variabile. Ci sono parecchie forme di questa specie sul mercato, che sviluppano foglie di colore e forma diversa e talvolta hanno ricevuto nomi propri e anche nomi di varietà. Nel commercio, Cryptocoryne wendtii 'Green' è più un termine collettivo per varie forme che formano foglie più o meno verdi sott'acqua. A seconda del fornitore, le piante etichettate in questo modo possono differire leggermente l'una dall'altra. La situazione è simile con le piante vendute come Cryptocoryne wendtii 'Brown'.
Coltivazione in acquario di Cryptocoryne wendtii 'Tropica': come maneggiare la pianta, come toglierla dal vasetto e piantumare la vasca - Video © Tropica Aquarium Plants
Caratteristiche comuni delle Crypto:
Tutte le Cryptocoryne hanno la caratteristica di sviluppare un imponente apparato radicale: una volta piantate in acquario, le radici incominciano subito a crescere ed allungarsi, percorrendo anche tutta la lunghezza della vasca, per poi stolonare, cioè far fuoriuscire dalla vasca, magari dall'altro capo dell'acquario, una piccola piantina nuova (guardate la foto).
Proprio per questo, per una loro coltivazione ottimale è consigliabile prevedere una buona fertilizzazione del fondo, da cui traggono la maggior parte delle sostanze nutritive che servono loro per crescere.
Un'altra caratteristica che accomuna le crypto purtroppo in negativo è la "malattia delle Cryptocoryne" detta anche "peste delle Cryprocoryne" o "marcescenza delle Cryptocoryne". Non è una vera e propria malattia, quanto un'esagerata risposta negativa ad ogni cambiamento delle condizioni ambientali (valori dell'acqua, luce, temperatura). Quando uno di questi fattori subisce una variazione, anche minima, le crypto reagiscono veramente male, le foglie deperiscono vistosamente e marciscono molto velocemente. Se il cambiamento è minimo, a volte qualche foglia rimane, ma a volte l'intera pianta sparisce completamente, ad esempio questo è facile succeda quando si pianta per la prima volta una crypto in acquario, facendole cambiare di botto tutte le condizioni ambientali.
Questo processo di marcescenza, seppur porti alla distruzione di tutta la pianta, può non essere definitivo: se si lascia la pianta in pace, senza toglierla e senza toccare dove è stata piantata (eliminando naturalmente le foglie marcite, per non inquinare l'acqua) in genere poi la crypto butta fuori foglie nuove, adattate alle nuove condizioni, anche se della pianta originaria apparentemente non era rimasto nulla.
Cryptocoryne wendtii var. 'Brown' nel mio acquario
La mia varietà "brown", con le foglie verde scuro-marroncine sopra e di un rosso tra il marrone ed il porpora sotto, cresce molto bene in una zona leggermente ombreggiata, forma degli stoloni che sotto la sabbia si propagano e sbucano a volte poco distante a volte lontanissimo dalla pianta madre.
Cresce altrettanto bene sia nell'acquario grande, con pH di 6,5, sia in quello piccolo, con pH 7,5.
Nell'acquario piccolo ci sono tutte e due le varietà, Green e Brown.
Come tutte le crypto però reagiscono molto male a qualsiasi cambiamento dei valori dell'acqua, essendo qualche anno che sono nell'acquario non arrivano mai a sparire del tutto, ma quando cambia qualcosa regrediscono molto, per riprendere a formare un bel cespuglio folto una volta che si sono nuovamente ambientate.
La distribuzione nativa di Cryptocoryne wendtii è nello Sri Lanka centrale e occidentale. È una elofita o perenne e cresce principalmente nel bioma tropicale umido.
Taxa principali
Probabilmente la più antica Cryptocoryne coltivata in acquario, è anche una delle più facili da coltivare
Robusta e vigorosa crypto palustre, che vive in natura in abienti soggetto alle ondate di marea, il che la rende adatta anche agli acquari salmastri
Ha una crescita lenta ed un imponente apparato radicale, che come tutte le crypto soffre molto i cambiamenti dei valori chimico-fisici dell'acqua dell'acquario
Una bella pianta dall'insolita forma delle foglie, molto lunghe, che possono costituire un bel punto focale in acquario
La più piccola tra le specie di Cryptocoryne, alta solo pochi cm, è ideale per praticelli a bassa manutenzione, data la sua lentissima crescita
E' una delle tante specie di crypto diffuse in acquariofilia, ha una crescita lenta ed un imponente apparato radicale. Come tutte le crypto soffre però molto i cambiamenti dei valori chimico-fisici dell'acqua.
Di questa specie di Cryptocoryne ne esistono molte varietà dai colori e dalle forme diverse, ha una crescita lenta ed un imponente apparato radicale, che contribuisce ad ossigenare e ripulire il substrato di fondo
Una varietà di Cryptocoryne wendtii molto diffusa, per la bella colorazione e la facilità di coltivazione
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
scheda su Tropica.com, con informazioni ed esempi di layout per l'acquario da cui trarre ispirazione
le schede sulle molteplici varietà di Cryptocoryne wendtii su Flowgrow.de
articolo molto dettagliato di Rox su Acquariofiliafacile.it dove si prendono in considerazione le specie di crypto più diffuse in acquariofilia, con informazioni e consigli per la coltivazione in acquario

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Questa guida spiega alcuni degli errori che i principianti fanno spesso e offre alcuni suggerimenti sulla scelta delle specie giuste e su come prendersene cura - tratto e tradotto da un articolo di Injaf
Panoramica delle specie più diffuse di Cryptocoryne, con indicazioni per la loro coltivazione in acquario - tratto e tradotto da un articolo di Xema
Piante adatte agli acquari d'acqua salmastra e indicazioni per la loro coltivazione - tratto e tradotto da un post su TropicalFish Forum
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sulla coltivazione delle piante acquatiche del genere Cryptocoryne, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
Cryptocoryne wendtii e Cryptocoryne wendtii 'Mi Oya' - Foto © Bjarne Sætrang
Cryptocoryne wendtii 'Mi Oya' in acquario - Foto © Tropica.com
Bolbitis heudelotii e Cryptocoryne wendtii nelle varietà 'Green' e 'Brown' nel mio acquario
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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