Descrizione, foto e consigli per la coltivazione del Cyperus helferi

Tratto e tradotto dall'articolo:
"Cyperus helferi"
di Claus Christensen
sul sito della Tropica Aquarium Plants.

Aquascape con Cyperus helferi e Leptochilus pteropus (ex Microsorum pteropus) - Foto © Simonsaquascapeblog.com

Il nome Cyperus è collegato molto comunemente con il Papyrus degli antichi Egiziani, con le piante di papiro che coltiviamo oggi sui davanzali delle nostre finestre e con le piante palustri nei laghetti da giardino. Attualmente, una varietà genuinamente subacquea si è guadagnata un posto negli acquari. Il Cyperus helferi è stato descritto per la prima volta fin dall'anno 1874, in cui è stato scoperto in Birmania. I primi tentativi di coltivare la pianta in acquario sono stati fatti nel 1991.

Cyperus helferi dalla Thailandia è la prima specie di Cyperus utilizzata negli acquari. Richiede molta luce e CO2. Negli acquari con un buon flusso d'acqua la pianta ondeggia magnificamente nella corrente - Foto © Tropica.com

Il Cyperus è estremamente diffuso nei tropici, la specie meglio conosciuta è probabilmente il Cyperus papyrus, che è quello usato nell'antico Egitto per fare la carta. Nel delta dell'Okavango in Botswana le stesse piante formano foreste palustri estese per più di 100 chilometri. Le specie di Cyperus si ritrovano per tutto il Sudest asiatico. Alcune formano prati, ma la maggior parte cresce nelle zone umide e paludose dove spesso sono la specie di pianta dominante intorno ai laghi e lungo i torrenti. Molte specie di Cyperus possono sopravvivere sommerse, ma in natura soltanto alcune crescono sommerse per periodi prolungati.

Il Cyperus helferi è la prima specie di Cyperus che si è dimostrata veramente ideale per l'acquario. Scoperto da Holger Windeløv di Tropica Aquarium Plants, durante una spedizione nella parte meridionale della Thailandia, a sud di Ranong, la pianta abitava un piccolo torrente dalle acque chiare, ed era presente sia nella corrente che lungo gli argini, più tranquilli. Gran parte della colonia era interamente sommersa, malgrado il fatto che fosse la stagione secca. In natura inoltre vi sono altre specie di Cyperus simili al Cyperus helferi che crescono similarmente sott'acqua per periodi prolungati - anche nella stagione delle piogge. Queste specie tuttavia non sono adatte all'acquario. O diventano troppo grandi o le loro esigenze riguardo luce, acqua e fertilizzazione sono difficili da ottenere in acquario.

Cyperus helferi in acquario - Foto © Tropica.com

Le foglie del Cyperus helferi sono adatte alla vita sott'acqua, diventando molli. In acquario, le increspature prodotte da queste strette foglie nella circolazione della corrente d'acqua producono un effetto visivo delizioso. Il Cyperus helferi si propaga sott'acqua in parecchi modi. Possono crescere piantine avventizie vicino alla pianta madre, o possono formarsi una fitta serie di cespuglietti sulla cima di foglie sottili. La pianta raggiunge tipicamente un'altezza di 20-35 cm. Il Cyperus non tende a diventare troppo grande, neppure per piccoli acquari, in quanto le foglie semplicemente fluttuano sulla superficie.

Le piante più vecchie sviluppano tipiche inflorescenze a forma di ombrello, ciascuna delle quali formerà pianticelle con radici (piante avventizie) se in contatto con l'acqua. Le giovani piante possono essere separate per essere piantate sul fondo quando hanno raggiunto un'altezza di 4-6 cm. Per una crescita ottimale la pianta richiede buona luce, un substrato ricco di sostanze nutritive e, idealmente, acqua arricchita con anidride carbonica. E' essenziale un'acqua pulita senza eccessi di sostanze nutrienti, poiché spesso la crescita della pianta può essere al contrario indebolita dalle alghe. La pianta è poco esigente per quanto riguarda la temperatura, una buona crescita si può ottenere tra i 20 e i 30°C. 20-30°C.

Le prove effettuate da Dupla con l'acquario "Mediline" pensato per i principianti, hanno dimostrato che il Cyperus helferi non è riservato solamente agli acquariofili esperti. Nell'acquario accennato, l'esemplare si è sviluppato in una magnifica pianta solitaria. È inoltre ideale per piccoli acquari. Usato in acquario come pianta solitaria Cyperus helferi dà un elegante spettacolo in uno spazio all'aperto - ha bisogno di spazio per mostrarsi in tutto il suo splendore. Tuttavia, non predomina assolutamente sulle altre piante, dato che le sue foglie strette fanno in modo che gli esemplari situati dietro di esso non siano oscurati. Una graziosa pianta solitaria sia per grandi che per piccoli acquari.

Testo originale in inglese e foto © Tropica Aquarium Plants

Per approfondire:

Cyperus helferi in acquario - Foto © Tropica.com

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Taxa principali

Cyperus helferi è stata la prima specie di Cyperus usata in acquario. E' una pianta abbastanza esigente, richiede luce abbastanza intensa.

Una bella pianta adatta a formare praticelli in acquario simili a prati d'erba

Una bella specie di Eleocharis, con le foglie che possono raggiungere i 50 cm di lunghezza

Pianta a crescita lenta, che si propaga formando stoloni vicino alla pianta padre. Ideale per il primo piano, per acquari grandi e piccoli.

Pianta da pratino molto simile alla più nota Eleocharis acicularis, ma le cui foglie rimangono nettamente più corte, e quindi il pratino più basso

Una specie di Eleocharis che forma un pratino molto basso, la ci identificazione è ancora incerta

Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.

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