Attualmente questa famiglia è considerata un sinonimo di Polypodiaceae

Sinonimi
Elaphoglossaceae
Descrizione

Le Dryopteridaceae sono una famiglia di felci leptosporangiate dell'ordine Polypodiales. Sono conosciute colloquialmente come wood fern, felci di legno. Nella classificazione Pteridophyte Phylogeny Group del 2016 (PPG I), la famiglia è collocata nel sottordine Polypodiineae. In alternativa, può essere trattata come la sottofamiglia Dryopteidoideae di una famiglia Polypodiaceae sensu lato definita in modo molto ampio. La famiglia Dryopteridaceae comprende la ex famiglia Elaphoglossaceae, diventata la sottofamiglia Elaphoglossoideae della famiglia stessa,

La famiglia contiene circa 1700 specie e ha una distribuzione cosmopolita. Le specie possono essere terrestri, epipetriche, emiepifite o epifite. Molte sono coltivate come piante ornamentali. I generi più grandi sono Elaphoglossum (600+), Polystichum (260), Dryopteris (225) e Ctenitis (150). Questi quattro generi contengono circa il 70% delle specie. Le Dryopteridaceae si sono discostate dalle altre famiglie degli eupolipodi I circa 100 milioni di anni fa.

Riferimenti & Link

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Piante d'acquario

Piante d'acquario

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex

Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

Piante facili

Piante facili

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.

Il nuovo libro delle piante d'acquario

di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo

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Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.