Una bella specie di Eleocharis, con le foglie che possono raggiungere i 50 cm di lunghezza

Descrizione

La pianta palustre/acquatica Eleocharis montevidensis è un'erba perenne rizomatosa della famigia Cyperaceae che forma cespi o stuoie di steli eretti e sodi alti fino a mezzo metro. Le strette foglie erbacee, chiamate 'culmi'  sono violacee scure o bruno-rossastre alla base, diventano di colore più chiaro verso le punte e si stringono fino a raggiungere una consistenza sottile e cartacea. L'infiorescenza è una spighetta di forma ovale che appare all'estremità dello stelo. È lunga meno di un centimetro ed è composta da numerosi fiori ricoperti di brattee brunastre.

Come pianta d'acquario, Eleocharis montevidensis è conosciuta principalmente negli Stati Uniti, ma dal 2013 viene offerta anche dalla società Tropica (Danimarca). Non è ancora certo se quella commercializzata come tale appartenga effettivamente alla specie Eleocharis montevidensis, per cui in diversi siti viene provvisoriamente chiamata Eleocharis sp. 'Montevidensis'. E' molto simile ad un'altra varietà di Eleocharis non ancora ben identificata, Eleocharis sp. 'Xingú'. Entrambe le piante hanno culmi lunghi fino a 50 cm e larghi circa 1 mm, lisci a sezione ellittica.
Eleocharis montevidensis è stato spesso chiamato Eleocharis montana o Eleocharis palmeri in alcune pubblicazioni nordamericane.

Le specie di Eleocharis sono spesso difficili da identificare, in parte anche a causa dell'elevato numero di specie. L'identificazione è possibile solo quando le piante presentano spighette con semi maturi che si sviluppano in forma emersa all'estremità dei culmi.

Particolare delle foglie di Eleocharis montevidensis - Foto © Tropica.com

Coltivazione

Eleocharis montevidensis può avere una buona crescita se si utilizza luce intensa, aggiunta di CO2, un substrato ricco di sostanze nutritive e acqua tenera. Si sa ancora poco su altre condizioni che potrebbero facilitare la coltivazione della pianta. Essendo in genere provenienti da coltivazioni idroponiche, con solo le radici in acqua, e le foglie che crescono emerse, le piante appena acquistate potrebbe aver bisogno di un po' di tempo per adattarsi alle nuove condizioni dell'acquario e ricominciare a crescere.

E' un'interessante pianta acquatica, poiché diventa alta ma ha foglie relativamente fini e un aspetto simile all'erba. In acquari alti può essere un'alternativa dall'aspetto più forte a Eleocharis vivipara, specialmente se il design complessivo dell'acquario è disturbato dalla formazione di piantine sulle punte dei culmi di quast'ultima. Una singola pianta di Eleocharis montevidensis in un punto focale aggiunge un aspetto elegante, mentre gruppi più grandi sullo sfondo di una vasca o in un angolo possono ricordare allo spettatore canne in riva al mare o praterie allagate.

I giovani germogli appena spuntati sono di un verde più chiaro rispetto a quelli più vecchi e quindi sottolineano l'aspetto naturale di questa pianta. I culmi tendono a crescere sopra la linea di galleggiamento anche in vasche alte. Quando viene permesso loro di farlo, spesso sviluppano una curva e galleggiano sulla superficie.

La coltivazione emersa è piuttosto facile in substrati umidi, ricchi di sostanze nutritive e con molta luce. Può essere coltivata anche all'aperto durante la stagione calda, dove forma cespi fitti e diffusi. In questo caso si autopropaga facilmente per seme. Quando le spighe mature sulle punte delle lame si disintegrano, si diffondono nell'ambiente minuscole noci nere, che possono essere raccolti in anticipo per la semina.

Video che mostra come curare in acquario Eleocharis montevidensis, dal toglierla dal vasetto al piantarla e potarla in acquario - Video © Tropica Aquarium Plants

Distribuzione

Eleocharis montevidensis ha una distribuzione disgiunta, in Nord America (Stati Uniti meridionali dalla California alle Carolina, Messico, Guatemala, Honduras) e Sud America (Brasile, Perù, Argentina, Uruguay).

Habitat

Eleocharis montevidensis è una pianta costiera diffusa originaria delle Americhe. Cresce in zone umide e sabbiose in molti tipi di habitat, inclusi laghi, sponde di fiumi, prati umidi e sorgenti, a un'altitudine compresa tra 0 e 2300 m sul livello del mare. 

Taxa principali

Una bella pianta adatta a formare praticelli in acquario simili a prati d'erba

Una bella specie di Eleocharis, con le foglie che possono raggiungere i 50 cm di lunghezza

Pianta a crescita lenta, che si propaga formando stoloni vicino alla pianta padre. Ideale per il primo piano, per acquari grandi e piccoli.

Pianta da pratino molto simile alla più nota Eleocharis acicularis, ma le cui foglie rimangono nettamente più corte, e quindi il pratino più basso

Una specie di Eleocharis che forma un pratino molto basso, la ci identificazione è ancora incerta

Riferimenti & Link

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Piante d'acquario

Piante d'acquario

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex

Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

Piante facili

Piante facili

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.

Il nuovo libro delle piante d'acquario

di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo

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Eleocharis montevidensis in acquario - Foto © Tropica.com


Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.