Pianta da pratino molto simile alla più nota Eleocharis acicularis, ma le cui foglie rimangono nettamente più corte, e quindi il pratino più basso
Eleocharis pusilla in acquario - Foto © Tropica.com
Spesso viene venduta in commercio una specie di Eleocharis nana, con il nome di Eleocharis parvula. Ssecondo Kasselmann (2010), però, questa pianta è in realtà Eleocharis pusilla, originaria dell'Australia e della Nuova Zelanda, importata dall'Australia dal vivaio di piante acquatiche Tropica. È in commercio dal 1997.
La vera Eleocharis parvula potrebbe non essere nemmeno disponibile in commercio; è distribuita in Europa, Nord Africa, Asia oltre che Nord e Centro America e si trova più frequentemente negli ambienti salmastri della costa. Le punte del rizoma di Eleocharis parvula mostrano spesso piccoli tuberi a forma di fuso che formano un arco a forma di J o U. Questi mancano completamente in Eleocharis pusilla.
Se coltivata sommersa in condizioni identiche, Eleocharis pusilla differisce dalla più nota pianta d'acquario Eleocharis acicularis per la sua altezza minore (nella maggior parte dei casi nettamente inferiore a 10 cm), una tonalità di verde più chiara e per i gambi che si incurvano lateralmente.
Le specie Eleocharis sono difficili da distinguere e senza le loro spighe o piuttosto infruttescenze sono praticamente non identificabili. Quindi è altamente probabile che ci sia più di una specie in commercio sotto l'etichetta Eleocharis parvula. Negli Stati Uniti, ad esempio, è in commercio una Eleocharis conosciuta come Eleocharis sp. 'Belem', che sembra essere abbastanza simile alla pianta coltivata come Eleocharis parvula.
L'areale nativo di questa specie va dall'Australia, alla Nuova Zelanda. È una pianta perenne e cresce principalmente nel bioma subtropicale.
Eleocharis pusilla è un'erba annuale che cresce tipicamente a un'altezza da 2 a 15 cm. Fiorisce tra agosto e settembre producendo fiori bianchi. Si trova nella regione di Kimberley, nell'Australia occidentale, dove cresce in terreni rossi argillosi e sabbiosi intorno al granito.
Tasso di crescita: lento
Altezza: 3 - 5+
Richiesta di luce: Media
Richiesta di CO2: Media
Taxa principali
Una bella specie di Eleocharis, con le foglie che possono raggiungere i 50 cm di lunghezza
Pianta a crescita lenta, che si propaga formando stoloni vicino alla pianta padre. Ideale per il primo piano, per acquari grandi e piccoli.
Pianta da pratino molto simile alla più nota Eleocharis acicularis, ma le cui foglie rimangono nettamente più corte, e quindi il pratino più basso
Una specie di Eleocharis che forma un pratino molto basso, la ci identificazione è ancora incerta
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
scheda su Tropica.com con informazioni ed esempi di layout da cui trarre ispirazione
scheda su Flowgrow.de
informazioni su tassonomia e distribuzione su KEW - Plants Of the World Online

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
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Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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