Molte persone, quando si parla di piante acquatiche e della loro utilità, pensano che la loro coltivazione in acquario sia più impegnativa addirittura dell'allevamento dei pesci. Nulla di più sbagliato. Coltivare qualche pianta facile, dalle limitate esigenze, non è affatto impegnativo, basta scegliere le piante giuste.

Mermaid weed, l'erba delle sirene Proserpinaca palustris - foto © Marcus Wallinder

Molte persone, quando parlo di piante acquatiche e della loro utilità, ad esempio come rifugio per gli avannotti di guppy e platy, mi scrivono dicendo come possono fare, perché per le piante ci vuole impegno, ci vuole fertilizzante, ci vuole anidride carbonica, insomma, la coltivazione delle piante sembra a molti più impegnativa che l'allevamento dei pesci.

Nulla di più sbagliato. Coltivare qualche pianta facile, dalle limitate esigenze, non è affatto impegnativo, non di più senz'altro delle piante di plastica, che comunque dopo poco tempo si sporcano, si riempiono di alghe, sono da togliere, pulire, rimettere, con stress per l'acquario e per l'acquariofilo.

Invece coltivare qualche pianta facile è alla portata di tutti: basta comprarne qualcuna, un vasetto per pianta, togliere vasetto e tutta quella lanetta in cui sono avviluppate le radici, sciacquare velocemente la pianta in acqua, separare per quanto possibile gli steli (ma anche se ne rimangono raggruppati non succede nulla) e piantarli nel substrato di fondo, sia esso sabbia o ghiaino non importa, a poca distanza l'uno dall'altro. Non serve altro. Se ci sono pesci infatti provvederanno loro alla "fertilizzazione", senza aggiungere fertilizzanti e/o CO2. Si lasciano crescere (che perdano delle foglie all'inizio è normale adattamento) e se crescono troppo si taglia a metà lo stelo e si ripianta a poca distanza... facile no? E' più facile farlo che dirlo. Fidatevi, sono più facili delle piante di plastica :-)
Nella pagina della "tecnica" troverete link ad articoli che spiegano pure con foto passo passo come fare, dall'acquisto del vasetto alla propagazione in acquario.

Le piante sono utilissime in acquario, non solo come rifugio per avannotti e come barriera visiva tra i pesci, che vivono più tranquilli se hanno nelle vicinanze posti in cui nascondersi all'occorrenza, ma anche e soprattutto per mantenere l'equilibrio del piccolo "ecosistema". Infatti assorbono le sostanze di scarto prodotte dai pesci, alleggerendo il lavoro del filtro e mantenendo l'acqua più pulita; con le radici assorbono e "smuovono" il substrato di fondo, mantenendolo sano.

Fertilizzanti, CO2, luci psichedeliche, ecc. servono solo per una coltivazione "spinta", cioè per chi mette in primo piano nell'acquario le piante, e ne coltiva molte e molto esigenti... Ci sono molte foto in rete e molti siti dedicati a questo tipo di allestimento d'acquario, in molti casi davvero splendidi, ma questo è un altro discorso, un altro modo di intendere l'acquariofilia, e davvero la coltivazione delle piante in questo caso può diventare impegnativa, basti pensare alla potatura necessariamente settimanale o quasi che impongono...

Qui sotto invece troverete un piccolo elenco di piante facili, coltivabili come ho detto prima senza particolare impegno, e adatte anche a chi è alle prime armi, perché basta metterle in vasca e fanno tutto da sole, senza bisogno di cure particolari.

Le descrizioni che seguono, particolareggiate e dettate dall'esperienza personale, non sono mie ma tratte dalla pagina "Piante Rapide" del sito di Walter Peris (non più online), che dà consigli utilissimi all'allestimento dell'acquario per i principianti ma non solo.

Piante galleggianti

Queste piante sono a crescita rapida, rapidissima, sono utilissime come consumatrici di nutrienti, e adatte alle vasche in cui si vogliano allevare, ad esempio, Anabantidi. Devono essere tenute sotto controllo dato che tendono a fare ombra alla piante sottostanti. Da tenere presenti anche per schermare dalla luce eccessiva le piante sciafile, come le Anubias e alcune Cryptocoryne. Inoltre, queste piante costituiscono un ottimo rifugio per molti avannotti (come i Guppy, ad esempio) che tra esse trovano riparo e cibo; una perfetta alternativa alle terribili "sale parto", purtroppo ancora molto diffuse.

Ceratophyllum demersum - Foto © Bernd Haynold (Wikimedia)

Ceratophyllum demersum

La pianta rapida e galleggiante per eccellenza. Non dovrebbe mai mancare nella vasca di un acquariofilo. Forte consumatore di nitrati e fosfati ha, come tutte le piante galleggianti, l'indubbio vantaggio di usufruire della CO2 atmosferica per crescere, aggirando il più grosso ostacolo che tutte le piante incontrano all'inizio: la carenza di anidride carbonica in acqua. Grazie al fatto di avere accesso alla fonte inesauribile di questo gas, l'aria, la crescita rapida è garantita. Non necessita neppure di tantissima luce anche se, come per molte piante, una bella illuminazione, certo, aiuta. Utile se si allevano Anabantidi, che lo useranno per la costruzione dei loro nidi di bolle.

Lemna minor - Foto © Barbarossa (Wikimedia)

Lemna minor

La famosa e temuta "lenticchia d'acqua" o "peste d'acqua". Ubiquitaria, è facile importarla in vasca attaccata ad altre piante. Difficile liberarsene, se trova le condizioni ideali. Si diffonde come una pestilenza, ma consuma nutrienti come una spugna. Adatta sia a vasche aperte che chiuse. Va controllata in quanto una sua crescita potrebbe portare a oscurare del tutto la colonna d'acqua sottostante, con conseguente sofferenza delle piante.

Ceratopteris cornuta in acquario - Foto © Carlosar (Wikimedia)

Ceratopteris cornuta

Una pianta che può essere coltivata sia galleggiante che immersa. Come al solito, se coltivata in superficie ha la possibilità di svilupparsi meglio e di agire meglio come spugna di nitrati, processo per il quale va giustamente, credo, famosa. Sviluppa piante avventizie e ama la luce da media a intensa. Attenzione a non staccare le nuove piante troppo presto per non incorrere nella morte della nuova piantina (e, anche, della madre). Si trova abbastanza facilmente nei negozi ed è adatta anche per i principianti.

Elodea densa (ex Egeria densa) - Foto © Alexander Robert Brown

Egeria densa

Una pianta di facilissima reperibilità e di notevole crescita. Richiede molta luce ed è per questo che come galleggiante cresce più facilmente che sommersa. Ama le acque medio-dure e fresche, ma sopravvive bene anche a quelle più calde, pur mostrando, talvolta, delle marcescenze (non so se più legate a una carenza di luce, di qualche nutriente o alla temperatura). Si dice che ossigeni molto l'acqua, anche se io non ho mai notato sviluppo di ossigeno da questa pianta.

Piante sommerse

Anche le piante di seguito descritte sono a crescita rapida, ed hanno la tendenza a crescere molto, mettendo in ombra se stesse e le compagne vicine. Alcune di esse, inoltre, possono anche essere lasciate crescere galleggianti.

Hygrophila polysperma

Una pianta di facile reperibilità in tutte le sue innumerevoli varianti; non molto appariscente (richiede folti gruppi per poter essere attraente) ma di notevole crescita; a quanto ho notato, è anche abbastanza resistente all'attacco delle alghe. Da posizionare sullo sfondo, ma non in penombra. Adatta anche al principiante.

Hygrophila difformis - Foto © Bjarne Sætrang (Aquadigital.net)

Hygrophila difformis

Come tutti ormai sapranno, questa pianta si presenta con un evidente dimorfismo delle foglie; dato che viene normalmente coltivata emersa, una volta messa in acquario modifica completamente la morfologia delle foglie, assumendo un aspetto assolutamente originale e attraente. Cresce moltissimo sia in altezza che in larghezza, in quanto ha radici aeree che si stendono per tutta la vasca. Richiede un controllo accurato, in quanto può occupare una superficie notevole del fondo. Abbastanza facile trovarla in negozio e adatta al principiante solo se cosciente di doverla "sorvegliare" attentamente.

Didiplis diandra

Una pianta a stelo dal colore verde delicato e dalle foglie sottili. E' molto bella da vedere in gruppi folti e non richiede necessariamente una luce intensa; cresce molto rapidamente. Non è facile da trovare in commercio, ma la consiglio a tutti.

Rotala rotundifolia - Foto © Fabio Ghidini

Rotala rotundifolia

Anche questa pianta è famosa per il dimorfismo delle sue foglie che, una volta immerse in acqua, si trasformano da rotonde in strette e lunghe, anche 2-3 cm o più. Cresce molto rapidamente e richiede molta luce per mantenere il suo naturale colore rossastro (oltre a una discreta fertilizzazione con ferro). Se lasciata crescere oltre il pelo dell'acqua fiorisce con facilità. Si trova abbastanza di frequente in commercio. Tende a formare delle radici aeree che si aggrappano e ogni cosa e si interrano con facilità, in quanto i suoi steli si comportano quasi come fossero degli stoloni, incurvandosi verso il terreno per propagarsi. Può raggiungere lunghezze incredibili. Se piantata troppo fitta, la parte bassa soffre la carenza di luce e perde le foglie. Si può tagliare e ripiantare la talea. Dal fusto cimato nascono nuovi getti; vi consiglio di lasciarli crescere 4-5 cm e poi eliminare i più piccoli, in modo da rinforzare il getto più robusto.

Limnophila sessiliflora - Foto tratta dal sito della FNZAS

Limnophila sessiliflora

Una pianta fenomenale per le prime fasi di avvio di un acquario, in grado di crescere anche 20-30 cm a settimana. Richiede una buona corrente per irrobustire il fusto e la somministrazione di CO2 e luce. Se lasciata galleggiare, può modificare la forma delle sue foglie e anche fiorire, come mostrato nella mia pagina dedicata alle foto dei fiori. Fate molta attenzione a tenere sotto controllo questa pianta che può allungarsi sul pelo dell'acqua e formare ramificazioni di anche un metro e più di lunghezza.

Ovviamente, costituisce un ottimo riparo per avannotti di tutte le specie, anche perché tra le sue foglie si formano facilmente alghe filamentose, soprattutto se la corrente d'acqua non è abbastanza intensa, che costituiscono un ottimo substrato per la formazione di microrganismi di cui i piccoli si cibano. In questi casi, toglie anche molta luce alle piante sottostanti e a se stessa, tanto che la parte bassa del fusto tende ad ingiallire e a perdere tutte le foglie. La potatura, in questi casi come nei casi di eccessiva crescita, è semplice; basta tagliare il fusto un po' sotto il pelo dell'acqua e ripiantare la talea così ottenuta. Se il fusto sottostante è ancora sano, poco a valle del tagli si formeranno nuovi getti che cresceranno robusti. Se, al contrario, fosse danneggiato, è meglio toglierlo dal fondo ed eliminarlo e al suo posto mettere la talea tagliata.

In conclusione la ritengo una tra le piante da inserire nella classe "immortali", dato che cresce ovunque, comunque e con chiunque. Se fate morire una Limno, allora è meglio che cambiate hobby. :-)

Bacopa caroliniana nel mio acquario

Bacopa caroliniana

Una pianta decisamente robusta e di ottima crescita, se messa nelle giuste condizioni. Ama la luce intensa e in condizioni di penombra si limita a vegetare, senza dare la soddisfazione che in genere può dare. In vasche aperte, se lasciata galleggiare, è in grado di fiorire, come potete vedere nella mia pagina dedicata. Di facile reperibilità sul mercato, deve essere piantata singolarmente e coi fusti ben separati per evitare che gli steli si facciano ombra e possano perdere tutte le foglie basse. Può raggiungere lunghezze davvero notevoli. Adatta a tutti.

Vallisneria nana 'Tiger' in acquario, le foglie in realtà non sono 'a spirale' come ci si aspetterebbe - Foto © Tropica.com

Vallisneria spiralis

Una bellissima pianta, anche se, spesso, sottovalutata e maltrattata. La si ritiene, erroneamente, una pianta sciafila, mentre richiede molta luce e acqua da media a dura. Può raggiungere lunghezze veramente fenomenali ed è poco indicata per le vasche medio piccole, anche per la sua tendenza a formare stoloni che la portano ad occupare, praticamente, tutto il fondo a disposizione. Il problema di questa pianta è che non sopporta la potatura delle foglie, a meno che esse non vengano del tutto eliminate. In pratica, se si tenta solo di accorciarle, è facile che la foglia intera, poi, marcisca, divenendo preda di alghe e facendo morire, dopo un po', l'intera piantina. Quindi, tenetela solo in vasche ampie e alte, e sotto un buon flusso di corrente, in modo che possa "sventolare" le sue lunghissime foglie, creando un effetto davvero suggestivo. C'è da segnalare, infine, che alcuni denunciamo, improvvisamente, un arresto nella crescita e nello sviluppo di questa pianta; il fenomeno potrebbe essere imputabile al curioso comportamento di questa pianta che, come è stato dimostrato, ha proprietà autoinibenti (in pratica, dove cresce, lascia tracce chimiche che inibiscono la crescita di altre piante della stessa specie).

Piante a crescita lenta

Le piante seguenti sono piante facili, dalle poche esigenze, ma si differenziano dalle precedenti perché il loro ritmo di crescita è più lento. Questo può essere un bene, perché hanno bisogno di ancora meno cure, non andando potate, ma può essere un male in quanto crescendo poco assorbono pochi nutrienti, che vanno favore delle alghe, se in vasca non ci sono altre piante a crescita veloce.

Tali piante infatti, in particolare le anubias, tendono a coprirsi di alghe, ed è meglio coltivarle sotto l'ombra di qualche pianta a crescita veloce bella alta, che le ombreggi.

Anubias barteri in un acquario d'acqua salmastra - Foto © Emiliano Spada

Anubias

Sono tra le piante più diffuse negli acquari e ne esistono moltissime varietà, dalle bonsai alle enormi. Sono piante a crescita lenta, sciafile, cioè crescono bene con poca luce, vanno affiancate a piante alte che le ombreggino, altrimenti hanno la tendenza a coprirsi di alghe.

Bolbitis heudelotii - Foto © AquaticMag.com

Bolbitis heudelotii

La Bolbitis è una pianta a mio parere bellissima, anche se poco conosciuta, sembra una felce, la crescita è abbastanza lenta. Come detto nella pagina dedicata, è una pianta rizomatosa, non ha radici normali come le altre ma un rizoma allungato da cui partono le radici, come l'anubias, e come l'anubias tale rizoma non deve essere sepolto sotto il substrato di fondo, perché rischia di marcire, va tenuto sollevato o va coltivata legandola a legni, rocce o altri arredi.

Cryptocoryne wendtii var. 'Brown' nel mio acquario

Cryptocoryne

Anche di Cryptocoryne ne esistono moltissime specie diverse, da quelle piccole a quelle grandi, hanno la caratteristica di essere a crescita lenta e di avere un imponente apparato radicale, che contribuisce ad ossigenare e ripulire il substrato di fondo, sia esso ghiaino o sabbia, o altro.
Soffrono però molto i cambiamenti di valori chimico-fisici, per cui una volta immesse in una vasca nuova possono soffrire della cosiddetta "peste delle cryptocoryne", non preoccupatevi non è contagiosa :) solo che le foglie della crypto marciscono inesorabilmente, a volte anche tutte. Lasciate però lì senza toccare, togliendo solo ovviamente le foglie marce: dal terreno dopo un po' usciranno le foglie nuove, adattate al nuovo ambiente.

Leptochilus pteropus (ex Microsorum pteropus) 'Windelow' - Foto © Tropica.com

Microsorum pteropus

Altra pianta a crescita lenta, molto diffusa, chiamata "felce di Giava"; il suo assorbimento di nutrienti è basso, proporzionale alla crescita, ma ha il pregio, come anubias e bolbitis, di poter crescere legata a legni, radici, sassi o altri arredi.

Riferimenti & Link

Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari

Buongiorno,ho da poco preso il mio primo vero acquario,e non avendo mai prima avuto piante insieme ai pesci, e non avendo predisposto un fondo acquario adatto ad ospitare piante ( come fondo ha un sottilissimo strato di sassolini in plastica dura) ecco la mia domanda: esistono piante che possono vivere in acquario senza un fondo fertile? E sopratutto non di superficie?( tra la superficie dell'acqua e l'impianto di illuminazione ci sonobpochi cm) Grazie mille

Buona sera, ho un problema,come posso togliere la spugnetta dalla mia microsorium pteropus senza distruggere l'intero apparato radicale? Per ora mi sono arreso e l'ho inserita con gran parte della spugna...ho bisogno di una mano grazie

Ciao, purtroppo non c'è un metodo particolare, ci vuole solo tanta, tanta pazienza e togliere la lanetta a poco a poco... può aiutare tenere le radici sotto un getto di acqua corrente (sotto al rubinetto) mentre si cerca di allargarle con le dita per togliere la lana...

ciao ....io ho bisogno di piante acquatiche che possono vivere in pocissimo strato fertile cioè solo di ghiaia o sassolini e con pochissima corrente .potreste scrivermi inoi se ci sono.grazie mille

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Taxa

Di facile reperibilità in tutte le sue innumerevoli varianti, non è molto appariscente ma cresce molto velocemente

Pianta poco impegnativa, è una delle rosse più facili da coltivare in acquario e dalla crescita più veloce

Lenticchia d'acqua

La lenticchia d'acqua è una pianta galleggiante dalla crescita velocissima, che assorbe dall'acqua una quantità impressionante di nutrienti, ma una volta inserita è difficile liberarsene

Caratteristiche comuni alle specie di Lemna difficilmente identificabili che si possono trovare in acquario

Java fern, Felce di Giava

Meglio conosciuta come Microsorum pteropus, è una pianta resistente e molto adattabile, cresce anche con scarsa illuminazione. Forma dei bei cespuglioni che possono diventare enormi, ed offrono rifugio tra le foglie e le radici ai pesci più piccoli.

E' praticamente indistinguibile dalla Limnophila sessiliflora quando cresce sommersa

Pianta dalla crescita velocissima e con poche esigenze, è da consigliare a tutti, specialmente a chi ha appena allestito un acquario

Conosciuta con il vecchio nome di Hemianthus micranthemoides, è una pianta facile, dalla crescita molto veloce in buona luce, che forma un bel cespuglio verde chiaro; non è da confondere con la più esigente Micranthemum umbrosum.

Bellissima pianta poco esigente e dalla crescita molto veloce, che con molta luce assume un bel colore rossastro-arancione

Originaria del continente americano, è una delle vallisneria più grandi, con le foglie che possono arrivare a due metri di lunghezza

Tassonomicamente, la specie Vallisneria gigantea è solo un sinonimo di Vallisneria nana, mentre quale sia o quali siano le specie di Vallisneria commercializzate con questo nome è un mistero

Questa Vallisneria originaria dell'Australia ha spesso le foglie più strette delle altre specie, dalla lunghezza variabile a seconda della varietà

Conosciuta come Vallisneria spiralis 'Tiger', è una bella varietà di Vallisneria con le foglie screziate che sotto luce intansa diventano rossastre

Conosciuta anche con il nome errato di Vallisneria asiatica, è una pianta robusta e adatta ai principianti

Conosciuta come Vallisneria asiatica var. biwaensis o Vallisneria biwaensis, è una bella forma di Vallisneria con le foglie ritorte

Graziosa Vallisneria piccola e contorta, con un tasso di crescita medio, non è ben chiaro a quale specie del genere Vallisneria appartenga

Classica pianta da acquario dalle lunghe foglie fluttuanti nella corrente, si propaga molto velocemente.

Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.

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