Splendida pianta molto decorativa, cresce abbastanza rapidamente ma mal sopporta le temperature superiori ai 25°C, per cui è adatta più agli acquari d'acqua fredda che a quelli tropicali.
Hottonia palustris - Foto © Heiko Muth (Flowgrow.de)
L'Hottonia palustris è una pianta acquatica conosciuta come violetta d'acqua o erba scopina, e appartiene alla famiglia Primulaceae. Originaria dell'Europa e dell'Asia settentrionale, è una pianta palustre perenne, che come si può intuire dalle zone d'origine preferisce clima temperato, ed è ideale per i bordi dei laghetti all'aperto o per le vasche d'acqua fredda. Se invece la temperatura dell'acqua supera i 25°C. la sua crescita si arresta e la pianta comincia a deperire.
La pianta ha uno stelo che può raggiungere gli 80 cm di altezza. Le radici basali sono sepolte nel fango sottostante, mentre altre radici argentee e lucide penzolano libere nell'acqua. Le foglie sono profondamente divise fino alla nervatura centrale, come i denti di un doppio pettine, e sono completamente sommerse, ma possono affiorare dopo un drastico abbassamento del livello dell'acqua. Le foglie sono alterne o unite al fusto in verticilli più o meno regolari. I fiori sono ermafroditi e impollinati da insetti e cleistogamia; compaiono da maggio a giugno. La pianta è autofertile.
Nel commercio e in acquariofilia spesso questa pianta viene erroneamente chiamata Hottonia inflata. In realtà, la vera Hottonia inflata non viene coltivata commercialmente (Kasselmann 2010), si trova in Nord America, è annuale-svernante ed ha un aspetto molto diverso da Hottonia palustris. Le piante d'acquario conosciute come Hottonia inflata appartengono alla Hottonia palustris europea, che è perenne (perenne) in natura.
Hottonia palustris ha una somiglianza esterna con le speci dei generi Limnophila e Myriophyllum. Nella maggior parte di queste specie, tuttavia, le foglie sono a spirale, mentre quelle di Hottonia sono disposte alternativamente in stretta successione, come nel caso di Proserpinaca palustris.
Hottonia palustris in acquario - Foto © Tropica.com
Coltivazione
L'Hottonia palustris è moderatamente esigente come pianta d'acquario, necessita di un'illuminazione piuttosto forte e di un apporto costante di nitrati e fosfati dall'acqua. L'illuminazione dovrebbe essere di almeno 0,5 Watt/L in modo che le parti inferiori della pianta non marciscano. Non dovrebbe mai restare all'ombra, altrimenti morirà lentamente ma inesorabilmente. Le dosi di CO2 portano ad un aspetto vitale e forte. Essendo una pianta originaria dell'Europa, è ovviamente particolarmente adatta per gli acquari subtropicali o d'acqua temperata e fredda, ma cresce bene anche negli acquari tropicali se la temperatura non supera i 26 °C. L'acqua più fresca favorisce una crescita più rapida, germogli più larghi fino a 5 cm di diametro e una buona salute generale. Nitrati e fosfati dovrebbero essere sempre rilevabili e idealmente presenti in una concentrazione superiore a 5 o 0,5 mg/L. Una mancanza di nitrati porta ad una crescita stentata e ad un colore giallastro, mentre una mancanza di fosfati porta ad un colore più scuro e ad una graduale crescita stentata della pianta.
In condizioni di crescita ottimali, Hottonia palustris ha una crescita molto veloce. I numerosi germogli con foglie a ventaglio e di un verde intenso e chiaro creano rapidamente un gruppo compatto. Ogni stelo diventa largo 4-6 cm e alto 10-30 cm. Il taglio frequente dei germogli più lunghi assicura la crescita dal fondo della pianta e mantiene la forma compatta e cespugliosa, molto adatta alla zona mediana, tra le piante basse del primo piano e quelle alte sullo sfondo della vasca. Il colore verde brillante crea un bel contrasto e migliorerà le sfumature delle piante rosse circostanti.
Il taglio può essere effettuato semplicemente spezzando la punta del germoglio e lasciando la parte inferiore, oppure ripiantando la parte superiore e scartando il resto dello stelo. Il primo metodo porta ad una crescita più folta. Per la propagazione, i germogli laterali possono essere tagliati e piantati nel substrato. Ricordiamo sempre che le potature vanno smaltite responsabilmente, evitando che possano contaminare l'ambiente naturale circostante.
Particolare delle foglie di Hottonia palustris - Foto © Tropica.com
La maggior parte degli esemplari venduti sono cresciuti emersi, in coltura idroponica principalmente, e si devono adattare gradualmente nell'acquario per formare foglie sommerse. Può essere coltivata dentro o intorno a laghetti e stagni, per i quali è considerata una buona ossigenatrice, mentre le sue foglie cespugliose proteggono pesci e avannotti. Può crescere anche galleggiante o esposta al sole.
Più sotto, nella scheda con i riferimenti e i link, troverete un esaustivo articolo su questa pianta su Acquariofiliafacile.it, pianta che si trova anche nei nostri fiumi, ma come loro ne sconsiglio vivamente il prelievo in natura, in quanto il loro habitat sta sparendo per l'opera dell'uomo e sta diventando sempre più rara, rischiando l'estinzione. Meglio prenderla in negozio o da altri acquariofili.
Hottonia palustris e Nymphoides aquatica nel mio acquario
Bisogna però ricordare che Hottonia palustris sopra i 25°C inizia a soffrire il caldo, per cui è più adatta agli acquari subtropicali o d'acqua temperata e fredda, piuttosto che a quelli tropicali. Nel mio acquario, tropicale, la pianta, messa a dimora a marzo, cresceva splendidamente a vista d'occhio, la forma delle foglie e il colore facevano un bel contrasto con le altre piante, come si può vedere da queste foto, purtroppo però d'estate, quando la temperatura dell'acqua ha avuto punte di 28°C., ha sofferto molto, in particolare tendevano a marcire gli steli in basso, cosicché la parte superiore si staccava ed iniziava a viaggiare per l'acquario... i moncherini rimasti però con l'abbassarsi della temperatura hanno ricominciato a crescere, ritrovando presto il primitivo splendore :)
L'aerale nativo di questa specie va dall'Europa alla Siberia centrale e alla Turchia. E' una pianta idrofita che cresce principalmente nel bioma temperato.
In varie zone è in pericolo, minacciata di estinzione o già estinta.
Hottonia palustris cresce in fossati ombrosi, fangosi e torbosi o ai margini di ruscelli in fitti ceppi, per lo più sommersi, mentre sporgono dall'acqua solo le graziose infiorescenze con fiori a spirale, di colore da bianco a lilla pallido con centro giallo, che appaiono in maggio e giugno. Le infiorescenze ricordano quelle delle primule candelabre (genere Primula), a cui Hottonia è imparentata in quanto anch'essa nella famiglia delle Primulaceae. Se il sito si asciuga, la pianta forma supporti emersi piatti, simili a tappetini. È conosciuta come pianta medicinale nella medicina naturale. In quanto pianta legalmente protetta, l'Hottonia palustris non può essere raccolta in natura, ma viene propagata nei vivai ed è legalmente disponibile come pianta da laghetto da giardino e da acquario.
Hottonia palustris in fiore in una pozza tra gli ontani in Bassa Sassonia, Germania - Foto © Heiko Muth (Flowgrow.de)
Origine: Europa/Asia
Tasso di crescita: medio
Altezza: 10 - 20+
Richiesta di luce: bassa
CO2: bassa
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
articolo di Scheccia e Sini su Acquariofiliafacile con molti consigli per la coltivazione in acquario di questa bella pianta.
descrizione di quella che è conosciuta come erba scopina, che in Italia sta diventando sempre più rara, perchè ama acque povere di sostanze disciolte e mal sopporta l'eutrofizzazione.
la scheda sulla wikipedia inglese
scheda su Flowgrow.de
scheda su Tropica.com con informazioni ed esempi di layout da cui prendere ispirazione
informazioni su tassonomia e distribuzione su KEW - Plants Of the World Online
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
Commenti
Per saperne di più...
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sulla coltivazione della pianta acquatica Hottonia palustris, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
Le foto dell'Hottonia palustris nel mio acquario, in compagnia di una piccola Nymphoides aquatica.
Violetta d'acqua Hottonia palustris nella Bassa Sassonia, in Germania - Foto © Christian Fischer
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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