Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nell'ordine, tra cui Monosolenium e Riccia

Riccia fluitans, varietà europea - Forma galleggiante - Foto © Tropica.com

Descrizione

L'ordine Marchantiales è un ordine di epatiche tallose (note anche come "epatiche tallose complesse") che comprende specie come Marchantia polymorpha, una pianta diffusa che si trova spesso lungo i fiumi, e Lunularia cruciata, un'erbaccia comune e spesso fastidiosa in giardini e serre umidi e temperati. Le epatiche sono piante crittogame non-vascolari appartenenti alla divisione Marchantiophyta delle briofite, che comprende circa 9.000 specie distribuite in tutto il mondo con una particolare predilezione per le località più umide.

Il genere Marchantia è spesso utilizzato per tipizzare l'ordine, anche se ci sono anche molte specie di Asterella e le specie del genere Riccia siano più numerose. La maggior parte dei generi è caratterizzata dalla presenza di speciali rami verticali peduncolati chiamati archegoniophores o carpocephala, e da cellule sterili all'interno dello sporangio.

Tassonomia

L'ordine Marchantiales appartiene al gruppo delle briofite, caratterizzate da tessuti vascolari non lignificati: l'assorbimento ed il trasporto dell'acqua e dei soluti necessari avviene generalmente per capillarità e interessa tutta la superficie della pianta. La mancanza di un sistema di conduzione impedisce lo sviluppo in altezza: le briofite sono piante di dimensioni piuttosto ridotte e con crescita generalmente orizzontale. I particolari adattamenti sviluppati dalle briofite sia a livello vegetativo che a livello riproduttivo sono di grande interesse per comprendere lo studio dell'evoluzione delle piante terrestri.  

Tradizionalmente, le epatiche venivano incluse, con i muschi e le antocerote, nella divisione Bryophyta, dove formavano la classe Hepaticae o, convenzionalmente, Marchantiopsida. Oggi si tende invece a considerare il gruppo delle briofite come parafiletico e ciò ha portato all'elevazione delle singole classi al rango di divisione. Le epatiche vengono quindi ascritte alla divisione Marchantiophyta, le antocerote alla divisione Anthocerotophyta, mentre i muschi rimangono i soli rappresentanti della divisione Bryophyta. La classe Marchantiopsida, intesa nel nuovo senso, rappresenta adesso solo una parte delle epatiche e non, come in passato, la totalità.

Divisione Marchantiophyta

Taxa principali

Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nella famiglia

Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nella famiglia

Taxa principali

Conosciuta in passato come Pellia, è una pianta epifita, che cresce cioè ancorata ad altre piante o a vari supporti, non mette radici nel terreno. E' molto usata per creare cuscini verdi sul fondo

Pianta che forma bellissimi cuscini se legata in modo che stia a fondo, alla Amano-style, ma che dà il meglio di sé se lasciata crescere come da sua natura, galleggiante.

Una versione dai talli molto più piccoli di Riccia fluitans

Riferimenti & Link

Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere... 
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Piante d'acquario

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Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex

Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

Piante facili

Piante facili

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.

Il nuovo libro delle piante d'acquario

di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo

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Monosolenium tenerum nato spontaneamente in un angolo del mio acquario... la brutta copia di quello delle foto di Tropica :)

Descrizione delle diverse varietà di Riccia fluitans, a seconda della zona di provenienza, con belle foto - tratto e tradotto da un articolo di Tropica Aquarium Plants

Descrizione e foto delle caratteristiche e della struttura del Monosolenium, ed un accenno alle varie vicissitudini del suo nome scientifico - tratto e tradotto da un articolo di Tropica Aquarium Plants

Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sulla coltivazione delle piante acquatiche del genere Riccia, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari

Riccia fluitans - Foto © Bjarne Sætrang (aquadigital.net)

Riccia fluitans in acquario - Foto © Tropica.com

Monosolenium tenerum in acquario - Foto © Tropica.com


Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.