Piccola felce anfibia, che stolona sul fondo in modo molto simile ad altre piante da praticello più conosciute, ma rispetto ad esse è più robusta e adattabile

Marsilea hirsuta, pratino in acquario - Foto © Giuseppe Cancelliere

Sinonimi
Zaluzianskia hirsuta, Marsilea azorica
Descrizione

La Marsilea hirsuta è una specie di felce della famiglia Marsileaceae, una delle poche diffuse in Australia, dove si trova principalmente nelle paludi e nelle pianure alluvionali. Come pianta ornamentale e da acquario, Marsilea hirsuta è stata ampiamente distribuita dal commercio acquariofilo e può essere trovata allo stato selvatico nelle zone più calde di altri continenti, come la Florida, dove è diventata una specie invasiva. 

Spesso commercialmente sono usati i nomi Marsilea hirsuta, Marsilea crenata, Marsilea exarata, Marsilea drummondii e Marsilea quadrifolia, ma è molto difficile capire se tali piante siano identificate correttamente. Le specie del genere Marsilea di solito possono essere distinte solo nella forma emersa, utilizzando le caratteristiche dei cosiddetti sporocarpi. Non ci sono informazioni nella letteratura botanica su come queste specie differiscano in forma subacquea. 
Secondo New South Wales Flora Online, la Marsilea hirsuta emersa ha le seguenti caratteristiche: 

  • Rizoma strisciante, ricoperto di peli bruno chiaro all'apice.
  • Le foglie sono disposte singolarmente lungo il rizoma, il picciolo è lungo 2 - 18 cm. Le quattro foglioline sono da larghe a strette - da obovate a cuneate, lunghe 5 - 20 mm e larghe 5 - 13 mm, intere o irregolarmente dentellate. Sono da scarsamente a densamente pelosi, spesso lisci. 
  • Gli sporocarpi risiedono individualmente su steli ricurvi, lunghi meno di 4 mm. Il corpo sporocarpico è lungo 4 - 7 mm.

Marsilea hirsuta in acquario - Foto © Tropica.com

Coltivazione in acquario

Le specie del genere Marsilea sono piccole felci anfibie, che se coltivate sommerse hanno un portamento da pianta erbacea, strisciante/tappezzante, in quanto stolonano sul fondo in modo molto simile ad altre piante da praticello più conosciute. Presentano infatti un fusto strisciante e ramificato, da cui partono steli verticali di altezza variabile (da 1 cm ad oltre 15 cm a seconda delle condizioni di coltivazione e della specie) con all'apice un'unica foglia.   
La crescita è abbastanza lenta, e a seconda delle condizioni di coltivazione in acquario, le foglie possono mutare sensibilmente aspetto; in condizioni ottimali le foglie sono formate da un lobo, con forma a goccia o a cuore, con larghezza di circa 0,5 / 1,5 cm, e con una intensa colorazione verde medio/scuro, ma possono presentarsi anche bilobate, trilobate o anche quadrilobate.

Sono piante adatte alle zone frontali dell'acquario, nel primo piano, e si prestano bene alla coltivazione anche in acquari appena allestiti e/o non ancora maturi. Quando vengono comprate va prestata attenzione a non staccare le piccole foglie dal rizoma, il fusto strisciante che le collega, che va interrato nel substrato lasciando sporgere solo le foglie. Se la pianta ha un unico fusto strisciante, per suddividerla in modo da farla propagare più velocemente il rizoma va tagliato con un paio di forbici molto affilate, in modo da formare piccoli gruppi di 4-5 foglie, sempre collegate da un pezzo di rizoma, che vanno poi interrati a pochi cm di distanza tra di loro.

Marsilea hirsuta è una pianta originaria dell'Australia adatta a un'ampia varietà di condizioni dell'acqua e stili di paesaggi acquatici, essendo facile da coltivare e con una manutenzione relativamente bassa - Foto © Tropica.com

In questo allestimento di James Starr-Marshall un piccolo acquario da 28 litri diventa molto suggestivo grazie al praticello di Marsilea hirsuta, l'insolito Ranunculus inundatus, con lo sfondo di Vallisneria nana. Maggiori informazioni su Layout 103 © Tropica.com

Distribuzione

Australia: La distribuzione nativa di questa specie è il continente australiano. Cresce principalmente nel bioma subtropicale. 

Marsilea hirsuta è stata introdotta nelle Azzorre, in Florida e in Gran Bretagna

Temperatura in acquario
17 - 27°C
Valori dell'acqua consigliati
Tipo: tappezzante
Origine: Australia
Tasso di crescita: medio
Altezza: 5 - 20+
Richiesta di luce: bassa
CO2: bassa

Taxa principali

Piccola felce anfibia, che stolona sul fondo in modo molto simile ad altre piante da praticello più conosciute, ma rispetto ad esse è più robusta e adattabile

Conosciuta anche come Marsilea crenata, è una piccola pianta tappezzante, adatta al primo piano dell'acquario

Notizie e indicazioni per la coltivazione delle varie specie di Marsilea, molto difficili da identificare tra loro

Riferimenti & Link

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Piante d'acquario

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Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex

Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

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di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.

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Marsilea hirsuta, una meravigliosa pianta tappezzante - Foto © Tropica Aquarium Plants


Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.