Conosciuta con il vecchio nome di Hemianthus micranthemoides, è una pianta facile, dalla crescita molto veloce in buona luce, che forma un bel cespuglio verde chiaro; non è da confondere con la più esigente Micranthemum umbrosum.
Micranthemum glomeratum (ex Hemianthus micranthemoides) - Foto © Tropica.com
La pianta nota da decenni con il nome di Hemianthus micranthemoides nel 2011 è stata identificata come Hemianthus glomeratums da Cavan Allen (USA), specie endemica della Florida. Nel 2021, con la sinonimizzazione del genere Hemianthus con Micranthemum da parte di Govaerts et al., la pianta è diventata Micranthemum glomeratum.
La vera Micranthemum micranthemoides esiste ed è una specie valida, ma probabilmente non è mai stata coltivata come pianta da acquario. È considerata dispersa e probabilmente anche estinta in natura, l'ultimo ritrovamento in natura risale al 1941. Micranthemum micranthemoides era distribuita lungo la costa atlantica centrale degli Stati Uniti, da New York alla Virginia, nella zona intercotidale degli estuari fluviali, altamente specializzata in questi habitat.
La pianta acquatica Micranthemum glomeratum è stata conosciuta per lungo tempo, come detto sopra, con il nome errato di Hemianthus micranthemoides. Appartiene alla famiglia delle Linderniaceae, è originaria delle coste orientali del Nord America, ed è una bellissima pianta da primo piano o per la zona centrale degli acquari, dalle foglioline piccole e verdissime.
Le due specie di Micranthemum originarie del Nord America si distinguono per le caratteristiche dei loro fiori:
- Micranthemum glomeratum: i fiori vengono impollinati non appena sono completamente aperti (casmogami), i lobi del calice sono acuti.
- Micranthemum micranthemoides: i fiori rimangono chiusi e si autoimpollinano (cleistogami), i lobi del calice sono ottusi.
Le foglie di Micranthemum glomeratum a volte sono trasversalmente opposte (2 foglie per nodo dello stelo), ma più frequentemente crescono in verticilli di 3 o 4 foglie per nodo. Le foglie delle piante sommerse sono da lanceolate a ellittiche, lunghe da 3 a 9 mm e larghe da 2 a 4 mm. Le piante emerse rimangono molto più piccole di quelle coltivate sommerse, hanno foglie ellittiche e sviluppano un portamento strisciante. Solo la forma terrestre produce minuscoli fiori biancastri.
Sembra che ci sia anche un'altra specie di Micranthemum finora non identificata ma simile a Micranthemum glomeratum in coltivazione con il nome di Micranthemum micranthemoides. Differisce da Micranthemum glomeratum ad esempio perché ha solo due foglie per nodo del fusto, ma non si hanno ancora maggiori dettagli.
Micranthemum glomeratum assomiglia molto anche a Micranthemum umbrosum, dal quale si differenzia per la forma delle foglioline, che sono rotondeggianti in Micranthemum umbrosum, e appuntite invece in Micranthemum glomeratum. Inoltre Micranthemum umbrosum è più esigente ed è più difficile da mantenere in buone condizioni in un acquario 'normale'.
Micranthemum glomeratum (ex Hemianthus micranthemoides) - Foto © Fabio Ghidini
Micranthemum glomeratum (ex Hemianthus micranthemoides) - Foto © Bjarne Sætrang (Aquadigital.net)
Coltivazione
Micranthemum glomeratum è una pianta relativamente poco esigente che si sviluppa al meglio con molta luce (circa 0,5 watt per litro o più). Quindi forma un fitto cespuglio con germogli eretti, obliqui o addirittura orizzontali. In condizioni di scarsa illuminazione, cresce verticalmente, formando lunghi internodi. In acquari ben illuminati cresce bene anche senza l'aggiunta di CO2, ma se viene resa disponibile il ritmo di crescita della pianta è più alto e il suo portamento più cespuglioso. In caso di carenza di CO2, sulle foglie possono formarsi depositi calcarei bianco-grigiastri (decalcificazione biogena).
Un apporto regolare di nitrati, fosfati, ferro e micronutrienti è vantaggioso e livelli più elevati di fosfati di circa 1-2 mg/l sembrano indurre la pianta a formare steli più grandi e robusti e a crescere ulteriormente. Micranthemum glomeratum è molto sensibile ai farmaci per pesci contenenti eritromicina o triptaflavina.
Come tutte le piante a stelo, Micranthemum glomeratum si propaga per talea di steli che vengono prelevati dal cespuglio e ripiantati nel substrato. La pianta si diffonde anche emettendo radici dai suoi steli striscianti. Micranthemum glomeratum può essere utilizzata in molti modi. Sotto una luce intensa forma un bel tappeto in primo piano, e quando viene potata frequentemente può trasformarsi in un bel cespuglio nel mezzo. Nei piccoli acquari può persino formare un elemento decorativo che attiri l'attenzione sullo sfondo della vasca. Le sue piccole foglie rendono Micranthemum glomeratum una pianta particolarmente interessante per i nano acquari.
I cespugli che forma Micranthemum glomeratum mi sono sempre piaciuti, ma nel mio acquario ho avuto qualche difficoltà di coltivazione (forse anche per la presenza di soli 2 neon), l'ho dovuta ricomprare 3 volte (che devo fa', mi piaceva così tanto!! :-))) le prime due volte è praticamente "sparita", la terza volta finalmente ho trovato la posizione evidentemente giusta per lei, che ha finalmente iniziato a crescere. Ha un po' più di difficoltà con il caldo, ma si riprende sempre bene.
Micranthemum glomeratum (ex Hemianthus micranthemoides) nel mio acquario
Micranthemum glomeratum (ex Hemianthus micranthemoides) - Foto © Bjarne Sætrang (Aquadigital.net)
Micranthemum micranthemoides era stato trovato sulla costa atlantica degli Stati Uniti tra Virginia e New York nei fiumi intertidali. L'ultima registrazione di erbario di questa pianta dalla natura è dell'anno 1941 ee oggi è considerata scomparsa e forse estinta. Micranthemum glomeratus, invece, è endemica della Florida ed è ancora comune nel suo habitat naturale.
Micranthemum glomeratus (ex Hemianthus micranthemoides) cresce, tra l'altro, nelle depressioni umide e nelle acque stagnanti. La sua forma emersa, che cresce su terreno umido, forma un tappeto denso, basso, verde chiaro di minuscoli germogli striscianti.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
scheda su Tropica.com, con informazioni ed esempi di layout da cui trarre ispirazione
scheda su Flowgrow.de
scheda su Flowgrow.de
informazioni su tassonomia e distribuzione su KEW - Plants Of the World Online
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Descrizione, foto e consigli per la coltivazione in acquario di Micranthemum glomeratum, meglio conosciuto con il vecchio nome di Hemianthus micranthemoides - tratto e tradotto da un articolo di Tropica.com
Micranthemum glomeratum (ex Hemianthus micranthemoides) - Foto © Bjarne Sætrang (Aquadigital.net)
Micranthemum glomeratum (ex Hemianthus micranthemoides) in acquario - Foto © Tropica.com
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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