Monosolenium tenerum nato spontaneamente in un angolo del mio acquario... la brutta copia di quello delle foto di Tropica :)

Monosolenium tenerum nel mio acquario... la brutta copia di quello delle foto di Tropica :)

Il Monosolenium tenerum, conosciuto in passato come Pellia, è una pianta epifita, che cresce cioè ancorata ad altre piante o a vari supporti, non mette radici nel terreno. E' molto usata per creare "cuscini" verdi sul fondo, allo stile di Amano, al posto della Riccia, dalla quale si differenzia per avere i talli più grandi e per stare spontaneamente sul fondo, mentre la riccia tende a galleggiare sulla superficie dell'acqua.

E' una pianta molto fragile, e soffre molto il trasporto e il trapianto nell'acquario, ma una volta che ha attecchito dovrebbe essere più robusta e con meno richieste in termini di luce e CO2 della Riccia.

Io in realtà non ho mai pensato di coltivarla, perché comunque è una pianta abbastanza delicata, che ho letto alternare periodi di crescita a periodi di deperimento senza apparente spiegazione. Però un giorno mi sono accorta che in uno degli angoli posteriori del mio acquario grande c'era una formazione, abbastanza piccola, di un qualcosa che assomigliava alla riccia, ma aveva i talli più larghi, di un colore verde più scuro, e come traslucidi. A dir la verità, ho pensato che fosse un qualche tipo di alga, anche se non riuscivo ad identificarla, non trovando nel web nessuna immagine di alga che le assomigliasse. La lasciavo crescere, perché non aveva tutto sommato un brutto aspetto, e rimaneva limitata in quella zona. 
Questo fino a che mio fratello non si è comprato un (costosissimo) pezzo di legno con attaccato poco Monosolenium tenerum, al che ho scoperto che era identico alla mia supposta alga.

Probabilmente è arrivato in vasca qualche tallo attaccato ad altre piante, ed ha trovato un punto dove fissarsi e crescere.

Ho provato allora a prenderne qualche tallo da far crescere fissato ad una radice sul fondo, ma per adesso con scarsi risultati... se guardate le foto del mio monosolenium, sembra davvero un'alga infestante, altro che la splendida pianta nelle foto di Tropica :)))))

Riferimenti & Link
Piante d'acquario

Piante d'acquario

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex

Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

Piante facili

Piante facili

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.

Il nuovo libro delle piante d'acquario

di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo

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Conosciuta in passato come Pellia, è una pianta epifita, che cresce cioè ancorata ad altre piante o a vari supporti, non mette radici nel terreno. E' molto usata per creare cuscini verdi sul fondo


Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.