Descrizione e foto delle caratteristiche e della struttura del Monosolenium, ed un accenno alle varie vicissitudini del suo nome scientifico.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Monosolenium tenerum (erroneously 'Pellia')"
sul sito della Tropica Aquarium Plants
Monosolenium tenerum in acquario - Foto © Tropica.com
Una pianta affascinante ottiene un nuovo nome
Per qualche tempo Tropica ha venduto una pianta conosciuta come "Pellia", che adesso è stato rinominata come Monosolenium tenerum. Quando i nomi delle piante vengono cambiati, solitamente significa che i botanici hanno scoperto che in effetti la pianta con cui hanno a che fare non è quella che pensavano che fosse, o, più raramente, che due botanici indipendentemente hanno scoperto e dato un nome alla stessa pianta. In quest'ultimo caso, il primo nome che viene annunciato è sempre quello che si applica. Gli errori di ortografia sono un problema diverso, e possono essere ripetuti così tante volte che l'ortografia corretta viene scoperta soltanto quando qualcuno riesce a riferirsi alla descrizione originale. Nel caso attuale, hanno contribuito parecchi fattori e ci sono stati errori di ortografia sia nel vecchio che nel nuovo nome.
Il Monosolenium tenerum è stato conosciuto erroneamente come Pellia o Pelia (con una sola "l") ed inoltre il nome specifico errato è stato ortografato in due modi diversi, come endiviifolia e come endiviaefolia. In più, occasionalmente Monosolenium è stato visto ortografato con una "e" al posto della terza "o". In altre parole c'è stata molta confusione e purtroppo la questione non era stata completamente risolta quando la Tropica ha iniziato a stampare le etichette della pianta. C'è stato quindi un periodo di transizione in cui si trovavano etichette della pianta con la terza "o" trasformata scorrettamente in un "e"! Tuttavia, speriamo che il nome corretto, Monosolenium tenerum, finalmente si consolidi fra i coltivatori, così come tra i proprietari di acquari. L'argomento dei nomi errati è uno studio divertente di per se stesso, e potete leggerne la storia completa nella rivista tedesca Aqua-Planta n. 3 del 2003.
Il Monosolenium tenerum è estremamente raro in natura, ed è stato ritrovato soltanto in piccole colonie in India, Cina, Taiwan, Giappone e forse in Thailandia. Il Monosolenium tenerum è una specie di parallelo acquatico del Gingko biloba, un antico "fossile vivente" tra le piante, che si vede raramente in natura, ma che è diventato molto popolare nelle coltivazioni.
Il Monosolenium tenerum è una pianta epifita e tecnicamente non ha foglie. La parte verde della pianta, che assomiglia alle foglie, è conosciuta fra i botanici come tallo (al plurale talli) e questo tallo si divide in diramazioni simili a rami, dando alla pianta l'aspetto di un cuscino. Il Monosolenium tenerum assomiglia molto alla Riccia, ingrandita dieci volte . La Riccia è ben nota per galleggiare sulla superficie, a meno che non sia ancorata con filo da pesca o una retina da capelli sul fondo, e perché richiede condizioni estremamente favorevoli per crescere bene.
Il Monosolenium tenerum è molto più facile da far crescere! È più pesante dell'acqua e quindi rimane sul fondo. Ha soltanto modeste richieste sull'ambiente dell'acquario ed una volta che ha cominciato a prosperare si espande generosamente e forma attraenti cuscini sul fondo dell'acquario. Tuttavia, la pianta è abbastanza fragile e deperisce facilmente durante il trasporto, per cui inizialmente trapiantarla nell'acquario può non essere facile. Per dargli il punto di partenza migliore possibile, può essere fissata con un filo di nylon ad una pietra, o possono esserne sparsi piccoli spruzzi fra altre piante, come l'Eleocharis, che le impedirà di essere trasportata per l'acquario dai pesci o dalla circolazione dell'acqua.
Quando il Monosolenium tenerum comincia a crescere robusto nell'acquario, sviluppa una struttura verde simile ad una foglia, larga quasi 1 cm, che si biforca ogni 1 - 1,5 cm. Il tallo è di un attraente verde oliva leggermente traslucido, e prospera in una vasta gamma di temperature, da 5º a 30ºC. Si sviluppa in ombra o in piena luce, e tollera sia acqua dura che tenera. Se il Monosolenium tenerum cresce in condizioni meno favorevoli, sviluppa una struttura delle foglie più lunga (2. 3 cm), e più stretta (3. 5 mm) e meno decorativa.
Sulla pagina inferiore della struttura delle foglie si trovano delle appendici a forma di filamenti, che formano delle formazioni simili a radici conosciuti come rizoidi, che possono ancorare la pianta alle pietre o alle radici degli alberi, ma questa attaccatura non è particolarmente efficace sott'acqua. La pianta forma i rizoidi anche se non è fissata al fondo, e possono essere visti sott’acqua come un velo diffuso sulla pagina inferiore dei talli. In condizioni ideali, in un acquario con abbondanza di luce e di CO2, si formeranno molte minuscole bolle d'ossigeno che rimarranno intrappolate tra i rizoidi. Questo può causare il distacco di parti della pianta dal fondo e la loro risalita in superficie.
Monosolenium tenerum - Foto © Tropica.com
Il Monosolenium tenerum può crescere in un terrario umido o in piccole scatole di plastica sul davanzale della finestra, se non fa troppo caldo. Non è ancora stato trovato sott'acqua in natura, ma è probabilmente soltanto una questione di tempo prima che venga trovata la prova del suo sviluppo subacqueo. Il Monosolenium tenerum apparentemente non viene mangiato dai pesci, ma i pesci possono nuotare intorno alla pianta e spargerla così per l'acquario! Può essere usata come pianta da primo piano o sistemata inclinata verso l'alto in grandi formazioni a cuscino sullo sfondo. Se potete immaginarlo, potete farlo!
Testo originale in inglese e foto © Tropica Aquarium Plants
Per approfondire:
Monosolenium tenerum nato spontaneamente in un angolo del mio acquario... la brutta copia di quello delle foto di Tropica :)
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
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Taxa principali
Conosciuta in passato come Pellia, è una pianta epifita, che cresce cioè ancorata ad altre piante o a vari supporti, non mette radici nel terreno. E' molto usata per creare cuscini verdi sul fondo
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