E' la specie del genere Najas più comune e conosciuta in acquariofilia, forma bei cespugli intricati
Najas guadalupensis in acquario
La Najas guadalupensis è una specie di pianta acquatica conosciuta con il nome comune di ninfa acquatica, originaria del continente americano, dove è molto diffusa. E' una pianta annuale che cresce sommersa in stagni, fossati e corsi d'acqua. Produce uno stelo sottile e ramificato fino a 60-90 centimetri di lunghezza massima. Le foglie sottili, un po' trasparenti e flessibili sono lunghe fino a 3 centimetri e larghe solo 1 o 2 millimetri. Sono bordate di minuscoli denti unicellulari. Nelle ascelle delle foglie si formano i piccoli fiori: quelli staminati crescono verso l'estremità della pianta, mentre i pistillati più vicini alla base.
Mentre molte altre specie di Najas hanno foglie distintamente dentate, i margini delle foglie di Najas guadalupensis sembrano interi a prima vista, ma sono ricoperti da molti minuscoli denti che possono essere visti sotto ingrandimento. Najas guadalupensis è molto simile a Najas flexilis, che si trova in Nord America e in Europa ed è minacciato di estinzione in diversi stati secondo la Lista Rossa del 1996. Le due specie differiscono principalmente per i semi: in Najas flexilis sono giallastri, lisci, lucenti e più larghi sopra la metà, mentre Najas guadalupensis ha semi fusiformi, bianco-giallastri, sfumati di violaceo con una superficie opaca e chiaramente butterata.
Di Najas guadalupensis ne esistono diverse sottospecie, il cui numero varia a seconda delle fonti: secondo Plants Of the World Online le sottospecie accettate come valide sono 3:
- Najas guadalupensis subsp. floridana (R.R.Haynes & Wentz) R.R.Haynes & Hellq.
- Najas guadalupensis subsp. guadalupensis
- Najas guadalupensis subsp. olivacea (Rosend. & Butters) R.R.Haynes & Hellq.
Secondo Flora of North America esiste anche una quarta sottospecie, Najas guadalupensis subsp. muenscheri. Le sottospecie floridana, muenscheri, e olivacea sono limitati al Nord America, mentre Najasguadalupensis subsp. guadalupensis è presente anche nell'America centrale e meridionale e nelle isole dei Caraibi.
Najas guadalupensis - Foto © Bjarne Sætrang (aquadigital.net)
Coltivazione
Najas guadalupensis è stata coltivata in acquario per molti anni ed è di gran lunga la specie del genere Najas più comune e conosciuta in acquariofilia. E' una pianta molto bella, che forma bei cespugli intricati, e lasciata crescere fino alla superficie dell'acqua è ottima per dare riparo agli avannotti dei poecilidi. Il nome inglese "Guppy grass" riflette la popolarità di questa pianta acquatica poco impegnativa, che viene spesso utilizzata nelle vasche di riproduzione per pesci e invertebrati.
Non è comunque facile da trovare in commercio nei negozi, è più probabile ottenerla da altri acquariofili, ad esempio alle fiere o ai raduni, piuttosto che da rivenditori specializzati. E' anche una pianta da acquario popolare per i principianti grazie alla loro robustezza e al tasso di crescita, che aiuta a fornire riparo ai pesci d'acquario. Tra gli aquascaper più esigenti però potrebbe non riscuotere lo stesso successo, perché gli steli sono molto fragili e si staccano sovente piccoli pezzi di pianta, che galleggiano e si depositano in modo incontrollabile in tutti i punti dell'acquario, il che la può far diventare molto fastidiosa.
Najas guadalupensis - Foto © Bjarne Sætrang (aquadigital.net)
La distribuzione nativa di questa specie è l'America. È una idroannuale e cresce principalmente nel bioma temperato.
Najas guadalupensis è considerata originaria del Canada (dall'Alberta al Quebec) e della maggior parte degli Stati Uniti contigui, del Messico, dell'America centrale, delle Indie occidentali e del Sud America. È stata introdotta in Giappone, Israele e Palestina.
Najas guadalupensis è una pianta annuale che cresce sommersa in tipi di habitat acquatici come stagni, fossati e corsi d'acqua.
Taxa principali
E' la specie del genere Najas più comune e conosciuta in acquariofilia, forma bei cespugli intricati
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
Informazioni su tassonomia e distribuzione su KEW
pagina sulla wikipedia inglese
Najas guadalupensis: la pianta acquatica per eccellenza… A cui devi stare attento!
scheda su Acquariocomefare.com
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
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Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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