Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nel genere
La famiglia delle Nymphaeaceae non è numerosa, insieme alla famiglia delle Cabombaceae comprende 6 generi con 68 specie; mentre il genere Nuphar comprende circa una dozzina di specie, anche se non tutti i botanici sono concordi sul numero, distribuite nell'emisfero boreale, soprattutto nell'area Nord Americana. Le ultime analisi molecolari hanno evidenziato una certa differenza tra le specie europee e quelle americane.
Nella flora spontanea italiana è presente una sola specie del genere Nuphar, si tratta di Nuphar lutea, chiamata Ninfea gialla: è una pianta la cui altezza varia da 20 a 200 cm, dal ciclo biologico perenne; l'habitat tipico è costituito dalle acque stagnanti, ed è diffusa sul territorio italiano in maniera discontinua, più presente al nor e più rara al sud, fino ad una altitudine di 1500 m s.l.m..
All'estremo est della zona alpina può essere presente anche la specie Nuphar pumila, detta Ninfea nana: differisce da Nuphar lutea soprattutto per i fiori più piccoli (2 - 3 cm) ma sempre gialli e molto simili a quelli di Nuphar lutea. Nel centro del fiore lo stimma è finemente dentato con 8 – 10 strisce brune a disposizione raggiante. È una pianta la cui altezza varia da 70 a 150 cm, dal ciclo biologico perenne; l'habitat tipico è costituito dalle acque stagnanti. Questa pianta è diffusa nella Carinzia e alcune province austriache più a nord, quindi occasionalmente potrebbe trovarsi nella vicina provincia di Udine.
Tassonomia
Il genere Nuphar è strettamente imparentato con il genere Nymphaea. Nuphar ne differisce in quanto i suoi petali sono molto più piccoli dei suoi 4-6 sepali di colore giallo brillante, mentre in Nymphaea i petali sono molto più grandi dei sepali. I generi differiscono anche nella maturazione dei frutti; durante la maturazione, i frutti di Nuphar rimangono sopra il livello dell'acqua sui loro scapi, mentre i frutti di Nymphaea affondano sotto il livello dell'acqua immediatamente dopo la chiusura dei fiori, e lì maturano. In entrambi i generi le foglie sono fluttuanti e presentano una tacca radiale dalla circonferenza al punto di attacco del picciolo.
Le foglie della maggior parte delle specie di Nuphar vanno da cordate a praticamente circolari con il picciolo attaccato al centro, dando un aspetto peltato. Alcuni, tuttavia, hanno versioni modificate di quella morfologia fogliare; ad esempio le foglie di Nupahr sagittifolia hanno foglie di forma sagittata allungata.
Secondo KEW - Plants Of the World Online il genere Nuphar comprende 14 specie valide:
- Nuphar advena (Aiton) W.T.Aiton
- Nuphar japonica DC.
- Nuphar lutea (L.) Sm.
- Nuphar microphylla (Pers.) Fernald
- Nuphar oguraensis Miki
- Nuphar orbiculata (Small) Standl.
- Nuphar polysepala Engelm.
- Nuphar pumila (Timm) DC.
- Nuphar sagittifolia (Walter) Pursh
- Nuphar saikokuensis Shiga & Kadono
- Nuphar subintegerrima (Casp.) Makino
- Nuphar submersa Shiga & Kadono
- Nuphar ulvacea (G.S.Mill. & Standl.) Standl.
- Nuphar variegata Engelm. ex Durand
Il numero di specie del genere comunque è ancora soggetto a molte discussioni. Fino alla metà del XX secolo, alcuni botanici trattarono il genere come un'unica specie variabile (in cui Nuphar lutea europea ha la priorità), mentre altre autorità accettarono circa una dozzina di specie in più, sulla base di standard tassonomici tradizionali. Recenti studi molecolari hanno dimostrato che esistono differenze sostanziali tra le specie eurasiatiche (sez. Nuphar) e le specie americane (sez. Astylus), ad eccezione della nordamericana Nuphar microphylla che viene raggruppata con le specie eurasiatiche.
La tassonomia molecolare ha dimostrato in modo conclusivo che le specie riconosciute valide devono essere molteplici; alcune fonti addirittura ne elencano una settantina. L'elenco delle piante di Kew Gardens comprende 14 specie, e quattro ibridi accettati.
Nel 2017, nella formazione La Meseta dell'isola di Seymour, in Antartide, sono stati identificati gli abbondanti semi fossilizzati di una ninfea, nota come Notonuphar, risalenti all'Eocene. L'anatomia del seme di Notonuphar ricorda da vicino quella di Nuphar e, per questo motivo, si pensa che i generi siano affini.
Cosmopolita: La distribuzione nativa di questo genere è tutto l'emisfero settentrionale temperato e subtropicale, Cuba. E' estinto in Sicilia. E' stato iIntrodotto in Bangladesh, Nuova Zelanda
Le specie del genere Nuphar si trovano in stagni, laghi e fiumi a movimento lento, e crescono in acque profonde fino a 5 metri; le specie si adattano in modo diverso sia ad acque ricche di nutrienti (es. Nuphar lutea) che ad acque povere di nutrienti (es. Nuphar pumila). I suoli delle zone umide sono ipossici ma questo genere è noto per essere in grado di crescere temporaneamente anche in assenza di ossigeno. In molte occasioni è stato riscontrato un flusso di aria contenente ossigeno, che entra per mezzo delle foglie giovani, passa attraverso il rizoma ed esce attraverso le foglie più vecchie. Entrambi questi adattamenti fisiologici alle inondazioni sono considerati tipici di molte piante che vivono in ambienti umidi e acquatici.
Come molti altri membri delle Nymphaeaceae a crescita vigorosa, alcune specie di Nuphar tendono a coprire completamente la superficie dell'acqua, bloccando la luce e quindi uccidendo sia le piante sommerse, sia quelle che crescono in superficie meno competitive. Producono anche alcaloidi che esperimento di laboratorio hanno dimostrato essere allelopatici, sebbene non sia chiaro quanto possano essere rilevanti in natura.
Taxa principali
Riferimenti & Link
la pagina sulla wikipedia italiana
informazioni su tassonomia e distribuzione su KEW - Plants Of the World Online

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
Per saperne di più...
Questa guida spiega alcuni degli errori che i principianti fanno spesso e offre alcuni suggerimenti sulla scelta delle specie giuste e su come prendersene cura - tratto e tradotto da un articolo di Injaf
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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