Come distinguere le vere piante acquatiche dalle piante palustri, che se comprate e messe in acquario sono destinate inesorabilmente a marcire, anche se subito sembreranno adattarsi.

Riparium - Foto © Hydrophyte (Aquaticplantcentral.com)

Le piante palustri in natura non vivono mai completamente sommerse, a differenza di quelle comunemente dette acquatiche, che vivono sempre o per la maggior parte dell'anno sommerse, rimanendo emerse per brevi periodi stagionali.

Se le comprate per il vostro acquario, attirati dalla loro bellezza e dai loro colori, spesso più appariscenti delle piante acquatiche propriamente dette, siete destinati a vederle inesorabilmente marcire. Magari vi daranno l'illusione di adattarsi, butteranno anche qualche foglia nuova, gli Spathyphyllum possono anche fiorire sott'acqua, ma purtroppo questo non durerà a lungo (parlo purtroppo anche per esperienza personale).

Ecco l'elenco delle piante palustri che più facilmente si trovano in commercio:

Non a caso queste piante sono note anche come piante d'appartamento, infatti vivono tranquillamente in un vaso, all'asciutto.

Questo invece non è possibile con le piante acquatiche, anche quelle che vivono in natura per periodi anche emerse o semi-emerse possono vivere in vaso, ma solo con l'accortezza di mantenerle sempre all'umido.
C'è a questo proposito un articolo molto interessante di Germano Ferrara su Aquarium - Ed. Primaris - n. 2 febbraio 2003, sulla coltivazione emersa di Echinodorus cordifolius.

Con le piante acquatiche o anche con quelle palustri è molto decorativo trasformare la vecchia boccia dei pesci rossi, che avrete senz'altro messo in un acquario da 60-100 litri tutto per loro dopo aver frequentato it.hobby.acquari, in una sorta di piccola serra umida: basta mettere pochissimo fondo fertilizzato, un po' di sabbia o ghiaietto, qualche centimetro d'acqua e le piantine che più vi piacciono.

Si può anche allestire un "Paludario", un acquario per metà riempito d'acqua e per metà no, dove allevare rane, tritoni, o solo per il piacere di avere una bella zona emersa. Guardate qui: ce ne sono di stupendi :-)

Watch 90 Gallon Riparium - January 3, 2012 on YouTube.

Grande riparium con sistema per nebbia e pioggia - Video © HoneycombCatfish

Per approfondire:

Questo articolo elenca alcune specie di piante vendute come piante acquatiche, ma che non sopravviveranno mai immerse totalmente in acqua: sono ottime per il terrario o il paludario, ma dovrebbero essere evitate come la peste quando si tratta di rifornire un acquario - tratto e tradotto da un articolo di Injaf

Riferimenti & Link

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Taxa

Nonostante venga spesso venduta come pianta per acquario, è una pianta palustre che completamente sommersa muore dopo pochi mesi.

E' una delle piante d'acquario più resistenti, si accontenta di poca luce e fiorisce sott'acqua :)

Una forma di Anubias dalle insolite foglie lanceolate, poco diffusa nonostante sia molto bella

La più grande varietà tra quelle della specie Anubias barteri, dalle grandi e belle foglie cuoriformi

Una bella varietà di Anubias barteri, dalle foglie particolari e con colorazione insolita

Varietà di Anubias poco conosciuta ma con tutte le belle carattertistiche delle Anubias

Dalle piccole dimensioni e quasi indistruttibile, ad oggi è una delle piante da acquario più diffuse al mondo

Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.

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