Meglio conosciuta con il vecchio nome di Eichhornia creassipes o come giacinto d'acqua per i suoi bei fiori, non è adatta agli acquari coperti
Pontederia crassipes (ex Eichhornia crassipes), giacinto d'acqua, in natura
Chiamata comunemente giacinto d'acqua, Pontederia crassipes (ex Eichhornia crassipes) è una pianta acquatica galleggiante, che appartiene alla famiglia Pontederiaceae, e cresce sulla superficie dell'acqua di fiumi, canali e laghi nelle regioni tropicali. E' originaria dell'America tropicale e del bacino amazzonico, ma si è diffusa anche nelle zone tropicali e subtropicali dell'Africa, dell'Asia e dell'Australia. Abita un'ampia varietà di corpi idrici, spesso fortemente inquinati, come paludi, laghi, fiumi e canali. Questa pianta galleggiante appariscente, dalla fioritura splendida e proliferante può formare enormi popolazioni in breve tempo ed è un serio problema in molti luoghi, il cui controllo comporta costi immensi. Wikipedia riporta che è stata inserita nell'elenco delle 100 specie aliene più dannose del mondo.
Mentre altre specie del genere Pontederia sono piante a stelo, Pontederia crassipes (ex Eichhornia crassipes) forma rosette e stoloni di foglie galleggianti. La caratteristica più sorprendente di questa specie sono i piccioli "gonfiati" che fungono da corpi galleggianti. Le infiorescenze possono avere fino a circa 35 fiori viola chiaro. Le radici acquatiche lunghe e fittamente ramificate sono di colore nero bluastro.
L'uso del giacinto d'acqua come pianta galleggiante per acquari è limitato a grandi vasche aperte con una forte illuminazione e una concentrazione relativamente alta di macronutrienti nell'acqua. E' sensibile al gelo ed è regolarmente disponibile in vendita come pianta da laghetto, dove è decisamente più adatta. Nel laghetto da giardino si sviluppa al meglio nelle estati lunghe e calde, quando è più probabile che fiorisca. Si consiglia di tenerla in pieno sole e in acqua calda, poco profonda e ricca di sostanze nutritive, preferibilmente su fondali fangosi. La scarsa crescita e le foglie verde pallido sono principalmente causate dalla mancanza di nutrienti e dal freddo.
Eichhornia crassipes può essere molto decorativa anche in contenitori mobili (vasi impermeabili, ciotole o secchi) sul balcone, sulla terrazza o nel giardino d'inverno.
Distesa di Pontederia crassipes (ex Eichhornia crassipes) fiorita, in Indonesia - Foto © Hanif Avicinna (Wikimedia)
pjfry (06 giugno 2006)
Visitato il bellissimo vivavio della mia zona (se qualcuno di lodi-cremona-piacenza fosse interessato a saper dov'è) sono tornato a casa 3 piantine di Eichhornia crassipes (giacinto d'acqua) e 3 di Salvinia auriculata (erba pesce) da mettere nella fontanella coi pescioli rossi, sperando che utilizzino le radici immerse per proliferare ;)
Ste piante si riproducono da sole? E lo fanno in fretta?
Serena Pilla
> 3 piantine di Eichhornia crassipes (giacinto d'acqua) e 3 di Salvinia auriculata (erba pesce) da mettere nella fontanella coi pescioli rossi
L'Eichhornia non sopravvive al nostro inverno, sulla Salvinia non so nulla.
Invidio la tua possibilita' di tenere l'Eichhornia che mi piace da matti, ma nelle vasche che ho io occuperebbe tutto lo spazio in brevissimo tempo, e di fare il minipond in terrazzo solo per lei non me la sento (in inverno dovrei portarla all'interno e il problema si riproporrebbe).
pjfry
> Invidio la tua possibilita' di tenere l'Eichhornia che mi piace da matti, ma nelle vasche che ho io occuperebbe tutto lo spazio in brevissimo tempo, e di fare il minipond in terrazzo solo per lei non me la sento (in inverno dovrei portarla all'interno e il problema si riproporrebbe).
Quindi si riproduce in fretta?
per l'inverno realizzerò qualcosa su misura, tipo laghetto bonsai :D
In ogni caso la fontana è sotto il portico (l'acqua non è mai gelata) boh magari provo a tenerne fuori una e vedere che succede.
Ma godiamoci l'estate che di inverno non voglio sentirne nemmeno parlare :D
> Quindi si riproduce in fretta?
L'Eichhornia e' rapidissima nel riprodursi, in alcuni paesi e' considerata infestante (per la serie chi ha il pane non ha i denti) per la fioritura però è molto esigente in fatto di sole.
Io l'anno scorso ne comprai due esemplari ed in poco tempo mi riempirono
il vasolago (www.bikediablo.it/acquariofilia/foto/vasolago_200508/thumb.html) ma come dice Serena non reggono l'inverno (neanche qui a Roma).
La Salvinia invece regge l'inverno ma deve essere in posizione assolata, per la velocità di riproduzione penso dipenda anche dalla qualità dell'acqua (nutrienti), mi sembra più selettiva rispetto ad altre galleggianti.
> per l'inverno realizzerò qualcosa su misura, tipo laghetto bonsai :D
Pare che sia sufficiente una vaso pieno d'acqua vicino ad una finestra per permettergli di resistere.
> In ogni caso la fontana è sotto il portico (l'acqua non è mai gelata) boh
Beh non e' che serva il gelo per ammazzarle, bastano temperature inferiori ai 10 gradi, inoltre se e' all'ombra rischi che non fiorisca.
> magari provo a tenerne fuori una e vedere che succede.
e prova...
> Ma godiamoci l'estate che di inverno non voglio sentirne nemmeno parlare :D
Da una parte hai ragione ma puoi sempre scegliere piante palustri che d'estate fioriscono e poi svernano tranquillamente per poi rispuntare a primavera.
> infestante (per la serie chi ha il pane non ha i denti) per la fioritura però è molto esigente in fatto di sole.
Sotto le HQI, fiorisce.
non ho mai avuto le HQI, ma ti credo sulla parola :-)
Io mi riferivo alla coltivazione all'esterno, il mio terrazzo e' esposto a Sud ma e' parzialmente coperto e quindi il sole diretto nella vasca e' disponibile al massimo per un paio d'ore al mattino.
Tutto sommato e' un bene per le altre piante purtroppo pero' la E. si riproduce copiosamente ma non fiorisce...
.. mia moglie le HQI non me le fa' mettere in casa figuriamoci sul terrazzo ;-)
In compenso ha fiorito il Saururus cernuus (http://www.bikediablo.it/dblog/articolo?articolo=81) ma non e' altrettanto soddisfacente :-)
Meglio conosciuta con il vecchio nome di Eichhornia creassipes o come giacinto d'acqua per i suoi bei fiori, non è adatta agli acquari coperti
Una pianta difficile da trovare ma molto decorativa con il suo insolito fogliame
la pagina sulla wikipedia italiana
notizie tassonomiche e della distribuzione su KEW - Plants Of the World Online
Alcune foto di piante fiorite scattate da Walter Peris nelle sue vasche aperte, dove le piante hanno la possibilità di uscire dall'acqua e fiorire.
Infiorescenza del giacinto d'acqua Pontederia crassipes (ex Eichhornia crassipes) e Pontederia azurea (ex Eichhornia azurea) - Foto © Walter Peris
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
Consideriamo per un secondo il vostro animale preferito non acquatico. Che si tratti di cane, gatto, canarino, criceto o furetto, tollerereste che fosse allevato in un contenitore stretto e sporco, che fosse denutrito o nutrito con una dieta inappropriata, che venisse messo in condizioni da non mostrare un comportamento naturale, che soffrisse di problemi di crescita e di conseguenza fosse destinato a stress, sofferenza e morte precoce?
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