Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nel genere
Grosso cespuglio di Riccia fluitans galleggiante visto dall'alto - Foto © Massimo Macciò
Quello della Riccia è un genere di epatiche dell'ordine Marchantiales. Queste piante sono piccole e talloidi, cioè non differenziate in radice, fusto e foglia. A seconda della specie, il tallo può essere a forma di cinturino e largo da circa 0,5 a 4 mm con rami dicotomici o può formare rosette o emirosette fino a 3 cm di diametro, che possono essere gregarie e formare stuoie intricate.
Il tallo è differenziato dorsiventralmente. La sua superficie superiore (dorsale) è verde e portatrice di clorofilla, con un solco longitudinale medio-dorsale (solco o scanalatura). I pori d'aria occasionalmente sfondano la superficie dorsale, conferendo al tallo un aspetto increspato. In alcuni membri del genere, come Riccia caroliniana dell'Australia settentrionale e Riccia sahyadrica dei Ghati occidentali, la regione fotosintetica è confinata alla metà inferiore del tallo. La superficie inferiore (ventrale) ha una cresta medio-ventrale recante scaglie multicellulari che hanno origine come un'unica fila ma normalmente si separano in due file man mano che il tallo si allarga. I rizoidi sono quasi assenti nelle forme acquatiche, ma di solito ci sono numerosi rizoidi unicellulari di due tipi sulla superficie ventrale. Un tipo è chiamato liscio e l'altro tipo è il rizoide ancorato o tubercolato; aiutano nell'ancoraggio e nell'assorbimento.
Una delle oltre 100 specie di questo genere è la Riccia fluitans, che cresce su terreni umidi o, meno comunemente, galleggia negli stagni, ed è spesso utilizzata negli acquari. Lo sporofito di Riccia è il più semplice tra le briofite. Consiste solo di una capsula, mancante sia del piede che della seta, e non esegue la fotosintesi.
Al genere secondo GBIF - Global Biodiversity Information Facility sono ascritte attualmente 326 specie, al link potete trovare l'elenco, qui sotto quelle di cui potete trovare qualcosa nel sito.
Taxa principali
Pianta che forma bellissimi cuscini se legata in modo che stia a fondo, alla Amano-style, ma che dà il meglio di sé se lasciata crescere come da sua natura, galleggiante.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
pagina sulla wikipedia inglese
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
Commenti
Per saperne di più...
Ci sono molte piante d'acqua dolce, coltivate comunemente in acquario, che si adattano molto bene alla coltivazione in acqua salmastra, grazie alla loro robustezza ed adattabilità.
Questa guida spiega alcuni degli errori che i principianti fanno spesso e offre alcuni suggerimenti sulla scelta delle specie giuste e su come prendersene cura - tratto e tradotto da un articolo di Injaf
Descrizione delle diverse varietà di Riccia fluitans, a seconda della zona di provenienza, con belle foto - tratto e tradotto da un articolo di Tropica Aquarium Plants
Descrizione di come ricreare in acquario l'ambiente d'acqua bianca di molti fiumi sudamericani, con tantissime foto degli habitat in natura - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sulla coltivazione delle piante acquatiche del genere Riccia, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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