Una versione dai talli molto più piccoli di Riccia fluitans
Riccia sp. 'Dwarf' - Foto © Oliver Knott (Flowgrow.de)
La Riccia sp. 'Dwarf', cioè nana, appartiene probabilmente al gruppo di forme di Riccia fluitans. L'origine di questa epatica è sconosciuta. Probabilmente è nota tra gli appassionati dell'acquario sin dagli anni 2000. Era gestita dalla società Tropica (Danimarca), ma attualmente è difficilmente reperibile sul mercato. Riccia sp. 'Dwarf' sembra una versione in miniatura della "normale" Riccia fluitans. Anche in condizioni di crescita ottimali, i rami del tallo sono larghi al massimo circa mezzo millimetro e la lunghezza del ramo tra ogni due forcelle è compresa tra 1 e 5 mm. Forma cuscini densi, piatti, rotondi, verde chiaro brillante. I pad più vecchi hanno una struttura a strati.
Al pari della Riccia fluitans, anche Riccia sp. 'Dwarf' può essere coltivata sia come pianta galleggiante che sommersa, ancorata a rocce od altri supporti con filo da pesca o retine di nylon. Quando cresce bene forma un tappeto insolito e molto bello. Per prevenirne il distacco, ed il suo ritorno al galleggiamento sulla superficie dell'acqua, bisogna potarla regolarmente con un paio di forbici ed occasionalmente legarla di nuovo al supporto.
La Riccia spec. dwarf sommersa cresce meglio se si addiziona CO2 all'acqua, come la Riccia fluitans.
Riccia sp. 'Dwarf' - Foto © Oliver Knott (Flowgrow.de)
Riccia sp. 'Dwarf' porzione galleggiante
Taxa principali
Pianta che forma bellissimi cuscini se legata in modo che stia a fondo, alla Amano-style, ma che dà il meglio di sé se lasciata crescere come da sua natura, galleggiante.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
scheda su Flowgrow.de
articolo di Matteo Vescovi su Plantacquari.it sulle varie tecniche per moltiplicare le piante d'acquario, con foto esplicative
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
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Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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