Una splendida pianta d'acquario, la cui bellezza è pari solo alla difficoltà di coltivazione in acquario

Rotala macrandra in acquario - Foto © Drak Kramerdrak (akwarystyczny24®)

Descrizione

La Rotala macrandra è una pianta da fiore che è stata descritta per la prima volta da Emil Bernhard Koehne ed appartiene al genere Rotala, famiglia Lythraceae.

Splendida pianta d'acquario, la Rotala macrandra è altrettanto impegnativa. Ha bisogno di molta luce per sviluppare il suo bel colore rosso, e acqua tenera con aggiunta di CO2 sono vitali per garantirne una crescita ragionevole. È molto bella in gruppo, ma le piantine non vanno piantate troppo vicine, perché altrimenti le foglie più basse potrebbero soffrire la mancanza di luce.
Per garantire una buona colorazione ci devono essere sufficienti micronutrienti nell'acqua.

Nella forma emersa le foglie sono rotonde e verdi con un gambo rosso.

Di R ne esistono innumerevoli varietà: Japan, Green, Butterfly, Wavy, Mini, ecc, dalla diversa colorazione o portamento, ma comunque tutte hanno in pratica le stesse difficoltà nella coltivazione.

Rotala macrandra in acquario - Foto © Tropica.com

Distribuzione

La distribuzione nativa di questa specie va dall'India all'Assam. Cresce principalmente nel bioma tropicale umido.

Valori dell'acqua consigliati
Tipo: stelo
Origine: Asia
Tasso di crescita: medio
Altezza: 20 - 30+
Domanda di luce: Alta
CO2: Alta

Taxa principali

Una splendida pianta d'acquario, la cui bellezza è pari solo alla difficoltà di coltivazione in acquario

Bellissima pianta poco esigente e dalla crescita molto veloce, che con molta luce assume un bel colore rossastro-arancione

Delicata pianta dalle foglie fini, è una grande pianta per piccoli acquari

Una bella pianta rossa, ma dalla coltivazione molto esigente

Riferimenti & Link

Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...   
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Piante d'acquario

Piante d'acquario

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex

Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

Piante facili

Piante facili

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.

Il nuovo libro delle piante d'acquario

di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo

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Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sulla coltivazione delle piante acquatiche del genere Rotala, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari

Rotala macrandra in acquario - Foto © Tropica.com


Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.