Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nel genere
Salvinia sp. in acquario
Il genere Salvinia appartiene alla famiglia Salviniaceae, ed è una felce galleggiante chiamata così in onore di Anton Maria Salvini, uno scienziato italiano del XVII secolo. Il genere fu pubblicato nel 1754 da Jean-François Séguier, nella descrizione delle piante rinvenute nei dintorni di Verona, Plantae Veronenses.
Salvinia è imparentata con le altre felci acquatiche, inclusa Azolla. Fonti recenti includono sia Azolla che Salvinia nelle Salviniaceae, sebbene a ciascun genere fosse precedentemente assegnata la propria famiglia.
Salvinia, come le altre felci dell'ordine Salviniales, sono eterospore, producendo spore di diverse dimensioni. Tuttavia, lo sviluppo delle foglie in Salvinia è unico. Il lato superiore della foglia fluttuante, che sembra rivolto verso l'asse del fusto, è morfologicamente abassiale. Salvinia cucullata è una delle sole due specie di felci per le quali è stato pubblicato un genoma di riferimento.
La salvinia gigante (Salvinia molesta) è un'erbaccia invasiva comunemente introdotta nei climi caldi, ma è originaria del Sud America. Cresce rapidamente, fino a due volte il suo peso a secco in 2-1/2 giorni, e forma fitti tappeti sulle acque calme. Il suo controllo è difficile, ma ne è stato proposto l'uso per il controllo delle fuoriuscite di petrolio, poiché si saturano di petrolio in trenta secondi, sfruttando i tricomi idrofobici, che non respingono l'olio.
Tassonomia
Secondo Plants Of the World Online, al genere Salvinia appartengono attualmente 12 specie valide:
- Salvinia auriculata Aubl.
- Salvinia biloba Raddi
- Salvinia cucullata Bory
- Salvinia hastata Desv.
- Salvinia martynii Kopp
- Salvinia minima Baker
- Salvinia molesta D.Mitch.
- Salvinia natans (L.) All.
- Salvinia nuriana de la Sota & Cassa
- Salvinia nymphellula Desv.
- Salvinia oblongifolia Mart.
- Salvinia sprucei Kuhn
La distribuzione delle specie del genere Salvinia è prevalentemente tropicale, in Nord America, Messico, Indie Occidentali, America Centrale, Sud America, Eurasia e Africa, tra cui Madagascar, Borneo Meridionale, Asia.
Lemna minor e Salvinia sp. in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Taxa principali
Piccola felce acquatica della famiglia Salviniaceae, è una pianta acquatica galleggiante dall'aspetto vellutato
Sembra che la vera Salvinia natans non sia mai apparsa nel commerco acquariofilo, ma che le felci galleggianti vendute come tali appartengano invece ad un gruppo di specie di Salvinia auriculata
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
pagina sulla wikipedia inglese
ampia scheda descrittiva con molte foto di questa Salvinia su Actaplantarum.org

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
Per saperne di più...
Consigli su quali piante acquatiche scegliere per allestire un acquario dedicato ai pesci rossi, i Carassius auratus
Viaggio esplorativo in un fiume indiano vicino a Bangalore, alla ricerca di pesci e piante da prelevare in natura e provare a far riprodurre in acquario - tratto e tradotto da un articolo di Hayath
Un gruppo di acquariofili indiani trascorre un lungo weekend sul Ghats occidentale osservandone gli ecosistemi, con particolare attenzione alle piante acquatiche - tratto e tradotto da un articolo di R. R. Sriram
Continua la descrizione dei biotopi naturali del Borneo, qui in particolare delle Cryptocoryne, in una remota zona di Sarawak - tratto e tradotto da un articolo di Michael Lo
Burster Creek, Jardine River wetlands, Cape York, Queensland, Australia © Petra Bašić (Biotope Aquarium Design Contest 2014)
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sui ritmi vitali delle Piante Acquatiche, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
Acquario biotopo: Piccolo affluente del Rio Guapore © Kamil Hazy (Biotope Aquarium Design Contest 2015)
Acquario biotopo: bacino del fiume Barito, Borneo © Hamza Syed (Biotope Aquarium Design Contest 2015)
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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