Una piccola felce galleggiante, dalla crescita rapidissima in acquario

Salvinia minima - Foto © der1 (Flowgrow.de)

Descrizione

La Salvinia minima è una piccola specie di felce galleggiante proveniente dall'America tropicale. Come le altre specie di Salvinia, forma materassini galleggianti in vari specchi d'acqua per lo più stazionari. La specie è stata introdotta anche negli Stati Uniti meridionali, dove è considerata una pianta invasiva. La Salvinia minima trovata in Nord America è stata scambiata per Salvinia natans, originaria dell'Europa e dell'Asia. 

La piccola felce a ciuffo è abbastanza comune in acquariofilia come pianta galleggiante carina e poco impegnativa. Le foglie galleggianti di Salvinia minima sono da arrotondate a ellittiche, hanno una base a forma di cuore e crescono fino a una lunghezza di circa 1-1,5 cm, ma in condizioni sfavorevoli rimangono più piccole. Gli steli si ramificano e crescono fino a circa 10 cm di lunghezza prima di rompersi. I peli sul lato superiore della foglia sono generalmente disposti in ciuffi di quattro su una protuberanza (papilla) e non sono collegati sulle punte. Questo si può osservare con una lente di ingrandimento, e distingue Salvinia minima da Salvinia molesta e dalle altre specie del gruppo Salvinia auriculata, dove i quattro peli sono collegati tra loro con le loro punte, in modo che ogni gruppo di peli assomigli ad una specie di frusta per uova.

Salvinia minima però ha lo stesso tipo di pelo della Salvinia natans europeo-asiatica. Come pianta adulta, questa differisce da Salvinia minima in quanto ha foglie fluttuanti allungate che sono circa il doppio della loro larghezza. Una specie simile dell'America tropicale è la Salvinia sprucei, probabilmente ancora sconosciuta come pianta da acquario. Differisce da Salvinia minima in quanto il lato superiore della foglia è ricoperto di papille e peli solo lungo il bordo della foglia. In natura sono stati trovati ibridi tra Salvinia minima e Salvinia sprucei.

Salvinia minima è un pianta galleggiante sudamericana che ha una crescita estremamente rapida in acquario, il che significa che la pianta è molto brava ad assorbire i nutrienti in eccesso dall'acqua, ma ombreggerà rapidamente altre piante. Dovrebbe quindi essere tenuta in aree dell'acquario dove non crea ombra per altre piante o sopra piante che tollerano bene la scarsa illuminazione - Foto © Bjarne Sætrang (aquadigital.net)

In acquario, la crescita di Salvinia minima è molto rapida, è adatta anche ad acquari appena avviati, e con la sua rapida crescita toglie nutrienti dall'acqua, che andrebbero altrimenti a vantaggio delle alghe. Di contro, moltiplicandosi a dismisura, rischia di fare troppa ombra alle piante sottostanti, quindi è da tenere costantemente sotto controllo.

Gli stadi di crescita della Salvinia minima sono tre: nella fase primaria (iniziale), una singola gemma o un piccolo numero di gemme della felce vengono introdotte in un ambiente. In questa fase, le foglie giacciono piatte sulla superficie dell'acqua. Nella fase secondaria, le felci crescono e si moltiplicano, e le foglie inizieranno ad arricciarsi verso l'alto. Nella fase terziaria (finale), le singole felci diventeranno molto più fitte e appariranno come stuoie sopra l'acqua. Le foglie possono essere quasi verticali in questa fase a causa dell'affollamento.

Salvinia minima - Foto © der1 (Flowgrow.de)

Distribuzione

L'areale nativo di questa specie va dal Messico all'America tropicale. Cresce principalmente nel bioma tropicale umido.

Salvinia minima è originaria del Sud America, della Mesoamerica e delle Indie Occidentali ed è stata introdotta negli Stati Uniti negli anni '20-'30. È classificata come specie invasiva a livello internazionale e può essere dannosa per gli ecosistemi nativi. Questa specie è simile ma non deve essere confusa con la salvinia gigante, Salvinia molesta.

Habitat

Salvinia minima cresce comunemente sulla superficie di aree di acqua dolce ferme o a lento movimento, come laghi, stagni e canali. Può tollerare una salinità dell'acqua fino a 4-7 parti per mille (ppt) (o 1.003-1.005 SG) e abita anche in acque salmastre, comprese paludi, acquitrini e zone umide. Questa specie può essere trovata anche negli stagni dacortile e nei laghetti privati e può essere acquistata negli stati in cui non è vietata come pianta infestante.

Taxa principali

Piccola felce acquatica della famiglia Salviniaceae, è una pianta acquatica galleggiante dall'aspetto vellutato

Una piccola felce galleggiante, dalla crescita rapidissima in acquario

Sembra che la vera Salvinia natans non sia mai apparsa nel commerco acquariofilo, ma che le felci galleggianti vendute come tali appartengano invece ad un gruppo di specie di Salvinia auriculata

Riferimenti & Link

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Piante d'acquario

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Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

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Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.