Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nel genere
Samolus valerandi in acquario - Foto © Bomberdo (Jens) (Flowgrow.de)
Il genere Samolus è ampiamente distribuito e comprende una dozzina di specie di erbe che amano l'acqua. Secondo la classificazione APG III, questo genere appartiene alla famiglia delle Primulaceae nell'ordine Ericales. Era considerato strettamente imparentato con un clade comprendente le Theophrastaceae, ed era trattato come parte di quella famiglia o nella sua stessa famiglia monogenerica, le Samolaceae. Il sistema APG III non riconosce queste famiglie e include invece tutti i generi precedentemente appartenenti a Theophrastaceae nella famiglia Primulaceae, sottofamiglia Theophrastoideae.
Secondo KEW -Plants Of the World Online, al genere Samolus appartengono attualmente 14 specie valide:
- Samolus caespitosus Keighery
- Samolus cinerascens (B.L.Rob.) Pax & R.Knuth
- Samolus dichondrifolius Channell
- Samolus ebracteatus Kunth
- Samolus eremaeus S.W.L.Jacobs
- Samolus junceus R.Br.
- Samolus latifolius Duby
- Samolus parviflorus Raf.
- Samolus porosus (L.f.) Thunb.
- Samolus repens (J.R.Forst. & G.Forst.) Pers.
- Samolus spathulatus (Cav.) Duby
- Samolus subnudicaulis A.St.-Hil.
- Samolus vagans Greene
- Samolus valerandi L.
Anche se alcuni studi sulla flora locale riconoscano le popolazioni nordamericane di Samolus valerandi come la specie separata Samolus parviflorus o come sottospecie Samolus valerandi ssp. parviflorus, i dati molecolari e morfologici indicano che Samolus vagans e Samolus parviflorus non devono essere considerate come specie separate ma come parte di un diffuso "complesso di specie di Samolus valerandi".
Taxa principali
Piccola pianta adatta al primo pianto dell'acquario, non è di facile coltivazione perché teme molto gli sbalzi nei valori dell'acqua.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
pagina sulla wikipedia inglese
informazioni su tassonomia e distribuzione su KEW - Plants Of the World Online
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
Commenti
Per saperne di più...
Ci sono molte piante d'acqua dolce, coltivate comunemente in acquario, che si adattano molto bene alla coltivazione in acqua salmastra, grazie alla loro robustezza ed adattabilità.
Articolo che descrive il biotopo dei mangrovieti nelle paludi del Centro-America e come riprodurlo in acquario - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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