Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nell'ordine
Myriophyllum mattogrossense in acquario - Foto © Tropica.com
Le Saxifragales sono un ordine di piante da fiore delle Angiosperme. Sono un gruppo di piante estremamente diversificato che comprende alberi, arbusti, erbe perenni, piante grasse e acquatiche. Il grado di diversità in termini di caratteristiche vegetative e floreali rende difficile definire caratteristiche comuni che unifichino l'ordine. Il nome dell'ordine deriva dal latino saxum ("roccia" o "pietra") + frangere ("rompere"),
Come detto sopra, l'ordine Saxifragales è molto diversificato dal punto di vista morfologico: include alberi, come gli Hamamelis, arbusti fruttiferi, ad esempio ribes e uva spina nelle Grossulariaceae, liane, erbe annuali e perenni, piante da giardino roccioso come le sassifraghe nelle Saxifragaceae, piante ornamentali da giardino come le peonie in Paeoniaceae, piante grasse nella famiglia Crassulaceae) e acquatiche come ad esempio il Myriophyllum nelle Haloragaceae. I fiori mostrano importanti variazioni nel numero di pezzi fiorali sterili e fertili nonché nella posizione dell'ovario. Questo grado di diversità rende estremamente difficile la definizione di sinapomorfie o caratteristiche comuni derivate per il gruppo, poiché l'ordine è definito sulla base dell'affinità molecolare piuttosto che della morfologia. Tuttavia, alcune caratteristiche prevalenti rappresentano sinapomorfie potenziali o putative basate su stati ancestrali.
Le Saxifragales si trovano in tutto il mondo, anche se raramente ai tropici, e in un'ampia varietà di habitat dal deserto all'acquatico. Hanno anche un'ampia varietà di usi, dal legname alle derrate alimentari e alle piante ornamentali. Oltre alle piante ornamentali, il gruppo economicamente più importante è quello delle Grossulariaceae (ribes e uva spina), in particolare il ribes nero.
Tassonomia
Nella moderna classificazione, che si basa su studi genetici che utilizzano la filogenetica molecolare, l'ordine Saxifragales ha subito notevoli revisioni rispetto alla sua classificazione originaria, che si basava esclusivamente sulle caratteristiche morfologiche della pianta. Nel sistema di classificazione del Angiosperm Phylogeny Group, l'ordine Saxifragales è collocato all'interno della divisione principale delle piante da fiore denominate eudicotiledoni. Questo sottogruppo è costituito dalle Dilleniaceae, dai superasteridi e dai superrosidi. I superrosidi a loro volta hanno due componenti, rosidi e Saxifragales.
C'è un'ampia documentazione fossile del periodo Turoniano-Campano (tardo Cretaceo), circa 90 milioni di anni fa (Myr), ma gli studi molecolari suggeriscono un'origine precedente nel primo Cretaceo (102–108 Myr) con una rapida diversificazione precoce verso forme più moderne. L'ordine Saxifragales è composto da 15 famiglie, circa 100 generi e 2.470 specie, il che ne fa un ordine relativamente piccolo, ma fortemente monofiletico. Delle 15 famiglie, molte sono piccole, con 8 che hanno un solo genere, la famiglia più numerosa è quella delle Crassulaceae con circa 35 generi.
- Peridiscaceae Kuhlm. (1950)
- Paeoniaceae Raf. (1815)
- Altingiaceae Lindl. (1841)
- Hamamelidaceae R.Br. (1818)
- Cercidiphyllaceae Engl. (1907)
- Daphniphyllaceae Müll.Arg. (1869)
- Iteaceae J.Agardh (1858)
- Grossulariaceae DC. (1805)
- Saxifragaceae Juss. (1789)
- Crassulaceae J.St.-Hil. (1805)
- Aphanopetalaceae Doweld (2001)
- Tetracarpaeaceae Nakai (1943)
- Penthoraceae Rydb. ex Britton
- Haloragaceae R.Br. (1814)
- Cynomoriaceae Endl. ex Lindl. (1833)
Taxa principali
Le piante dell'ordine Saxifragales si trovano in tutto il mondo, anche se principalmente nelle zone temperate e raramente ai tropici.
Le Saxifragales occupano un'ampia varietà di habitat, dal deserto arido (Crassulaceae) alle condizioni acquatiche (Haloragaceae), con 6 famiglie, comprese le specie nordamericane, che sono acquatiche obbligate (completamente dipendenti da un ambiente acquatico), e comprese foreste, praterie e tundra. L'ordine Saxifragales supera tutti gli altri clade di dimensioni comparabili in termini di diversità degli habitat.
La maggior parte della diversità si ha in condizioni temperate (comprese quelle montane e aride). Gli habitat più comuni sono foreste e scogliere, con circa 300 specie che occupano ciascuna, ma con le foreste che sono le più diverse dal punto di vista fenotipico, dove sono rappresentate quasi tutte le famiglie. Al contrario, il deserto e la tundra, con solo due famiglie ciascuna, contengono solo il 10% circa delle specie. Circa il 90% delle specie può essere assegnato a un singolo habitat.
Taxa principali
Pianta dalle foglie che si dividono in filamenti sottilissimi, che le danno una spetto etereo e vaporoso, molto bella se coltivata in acquario ma che non sopporta le temperature alte.
Una pianta d'acquario dalla crescita veloce, col le foglie che sembrano piume
Bellissima pianta rossa, dalle molte e incredibili virtù nascoste, tutte da scoprire :)
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la pagina della wikipedia inglese

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
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Proserpinaca palustris - Foto © Bjarne Sætrang (Aquadigital.net)
Proserpinaca palustris 'Cuba' in acquario - Foto © Tropica.com
Mermaid Weed, Proserpinaca palustris 'Cuba' - Foto © Marcus Wallinder
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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