Una bella pianta galleggiante, nota come castagna d'acqua per il seme commestibile
La castagna d'acqua galleggiante Trapa natans è una specie vegetale rara in Ucraina, qui fotografata presso la riva destra del Dnepr nella regione di Zaporizhia - Foto © Viktor Ivanovich Petrochenko (Wikimedia)
La castagna d'acqua o tribolo d'acqua Trapa natans è una delle specie del genere Trapa. E' una pianta acquatica annualei galleggiante che cresce in acqua dolce a movimento lento fino a 5 metri di profondità, originaria delle parti temperate calde dell'Eurasia e dell'Africa. i è diffusa anche in alcune regioni italiane, ma con il freddo muore, comportandosi come annuale.
Non è molto diffusa come pianta da acquario, perchè la sua coltivazione non è affatto semplice. Ha bisogno di tanta luce, perchè comunque rimane ancorata al fondo con lunghi steli, e di un substato fine e ricco di nutrienti perchè si sviluppi il fogliame galleggiante. Non dovrebbero esserci correnti d'acqua, in quanto ama acqua stagnante, ma non sopporta gli inquinanti organici in acqua.
Forse potrebbe aver successo come pianta da laghetto, visto che sopravvive in natura anche alle nostre latitudini, ricordando però che sopravvivrebbe solo per una stagione, con il freddo muore. D'autunno però arrivano a maturazione i suoi frutti, che si staccano dalla ianta e cadono sul fondo, pronti a germinare la primavera successiva, per dar vita ad una nuova pianta.
Castagna d'acqua, la pianta galleggiante Trapa natans - Foto © Agnieszka Kwiecień, Nova (Wikimedia)
Trapa natans è nativa delle aree a clima temperato caldo dell'Eurasia e dell'Africa. In Italia la pianta è particolarmente diffusa nei laghi di Mantova, dove il frutto, commestibile, è noto con il nome locale di trìgol (trìgoi al plurale). Nel Lago Maggiore è presente la sottospecie endemica Trapa natans verbanensis
Trapa natans è una specie acquatica galleggiante annuale, che cresce in acque lente, profonde fino a 5 m. Si radica al fondo melmoso mediante radici avventizie, o galleggia direttamente sull'acqua; il fusto può arrivare ad una lunghezza di 2 metri. Le foglie formano una specie di rosetta; hanno forma romboidale con margine dentellato, e sono ricoperte inferiormente da peluria. I fiori sono piccoli, solitari e bianchi. Nascono all'ascella delle foglie della rosetta. Sono tetrameri, hanno 4 sepali, 4 petali, 4 stami; ovario a 2 logge. I frutti coriacei hanno forma di piramide triangolare molto decorata, ogni frutto contiene un unico seme amidaceo molto grande. In Cina e nel subcontinente indiano viene coltivata per i semi commestibili da almeno 3000 anni.
L'uso alimentare della castagna d'acqua è simile a quello della castagna ddell'albero del castagno, che tutti conosciamo. Il frutto si consuma fresco, lessato o arrostito, come le castagne. Un tempo i semi bianchi e farinosi, dolci e dal sapore di nocciola, venivano raccolti, essiccati e conservati per ottenerne farina.
La castagna d'acqua galleggiante Trapa natans è una specie vegetale rara in Ucraina, qui fotografata presso la riva destra del Dnepr nella regione di Zaporizhia - Foto © Viktor Ivanovich Petrochenko (Wikimedia)
Trapa natans ha due tipi di foglie: foglie sommerse finemente divise, simili a piume, portate lungo la lunghezza dello stelo, e foglie galleggianti indivise portate in una rosetta sulla superficie dell'acqua. Giardino Dendrologico di Glinna, Polonia occidentale - Foto © Krzysztof Ziarnek, Kenraiz (Wikimedia)
articolo sulla Trapa natans, sempre più rara nelle regioni native in Europa, e invasiva nelle regioni alloctone del Nord America
pagina sulla wikipedia italiana
articolo sulla diffusione della Trapa in Italia su Acquefredde.it
articolo su Acquariocomefare.com
pagina sulla wikipedia inglese
pagina con notizie tassonomiche e sulla distribuzione, su KEW
Trapa natans nel fiume Odra vicino a Czerwieńsk, Polonia occidentale - Foto © Krzysztof Ziarnek, Kenraiz
La castagna d'acqua galleggiante Trapa natans è una specie vegetale rara in Ucraina - Foto © Viktor Ivanovich Petrochenko
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
Consideriamo per un secondo il vostro animale preferito non acquatico. Che si tratti di cane, gatto, canarino, criceto o furetto, tollerereste che fosse allevato in un contenitore stretto e sporco, che fosse denutrito o nutrito con una dieta inappropriata, che venisse messo in condizioni da non mostrare un comportamento naturale, che soffrisse di problemi di crescita e di conseguenza fosse destinato a stress, sofferenza e morte precoce?
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