Questo muschio viene chiamato Christmas moss per la forma dei talli, che ricordano i rami degli abeti
Vesicularia montagnei 'Christmas Moss' in acquario - Foto © Tropica.com
La Vesicularia montagnei 'Christmas moss' è un muschio acquatico strisciante molto diffuso nei tropici asiatici, dove si trova prevalentemente emersa, ad esempio sulle sponde umide dei fiumi ombreggiati e sul suolo umido della foresta. Il suo nome popolare, Christmas moss, si riferisce ai suoi germogli che in effetti assomigliano un po' ai rami di un abete. Vesicularia montagnei ha un'abitudine di crescita piuttosto regolare e ha fitti germogli laterali, anche se in condizioni di scarsa illuminazione non si ramifica così bene. Le "fronde" cresciute sommerse hanno un contorno triangolare e un aspetto sporgente, ma non così ricurve come quelle di Vesicularia ferriei (Weeping moss). Le foglie sono lunghe da 1 a 1,5 mm e si trovano ad angolo retto quasi esatto rispetto allo stelo. La forma emersa ha foglie da quasi rotonde a ovali larghe e una punta acuta, appuntita e piuttosto corta.
Al microscopio sono visibili le cellule fogliari, relativamente larghe (solo da 2 a 3 volte più lunghe che larghe) e con pareti sottili.
Al contrario, Vesicularia dubyana, sebbene abbastanza simile a Vesicularia montagnei, mostra un aspetto complessivamente più irregolare e ramifica più liberamente nelle stesse condizioni, le foglie tendono ad essere più corte e più strette e le cellule fogliari sono più allungate. Vesicularia montagnei sommersa però non può sempre essere distinta con sicurezza da Vesicularia dubyana sommerso. È possibile che, oltre a Vesicularia montagnei, vengano vendute con il nome di Christmas moss altre specie di muschio, dei generi Vesicularia o Taxiphyllum, che hanno anch'esse un aspetto piumato. D'altra parte, la vera Vesicularia montagnei viene anche venduta di tanto in tanto come "Java moss".
Si può trovare in vendita una specie di muschio, presumibilmente proveniente dal Brasile, con il nome Vesicularia dubyana 'Christmas', in Giappone anche come "Brazilian Willow Moss". Però né Vesicularia dubyana né Vesicularia montagnei sono distribuite in Sud America, almeno non come piante autoctone. Questi nomi forse si riferiscono a un altro muschio che viene proprio dal Brasile.
Vesicularia montagnei 'Christmas moss' in acquario può essere fissata a rocce e legni con un sottile filo di nylon, facendo attenzione ad annodarlo bene, perchè fili di nylon dispersiin acquario potrebbero essere pericolosi per i pesci, nel casi li ingerissero per sbaglio. Sotto una luce da moderata a forte questo muschio raggiunge la sua piena bellezza, con poca luce cresce comunque ma ramifica meno.
Un muro di muschio di questa specie può avere un aspetto molto impressionante. Vesicularia montagnei può essere coltivata emersa su substrato umido e offre interessanti possibilità di layout per paludari e terrari umidi. Questo muschio si propaga facilmente tagliando parti che poi continuano a crescere in modo indipendente.
Vesicularia montagnei 'Christmas Moss' in acquario - Foto © Tropica.com
Richiesta di CO2: bassa
Tasso di crescita: lento
Taxa
Un bel muschio, chiamato Coral pellia per la crescita che fa ricordare la forma dei coralli, richiede più luce degli altri muschi acquatici per crescere bene
Muschio acquatico con poche esigenze, il muschio di Taiwan cresce bene anche con poca luce
Il muschio di Giava è un muschio acquatico molto robusto, che si adatta alla quasi totalità dei valori dell'acqua, e cresce bene anche con scarsa illuminazione
Una particolare specie di muschio acquarico, che ha l'aspetto di un fuoco verde intenso
Un muschio acquatico molto decorativo, con talli che riconrdano le fronde degli abeti
Chiamato muschio di Singapore, è comunemente confuso con il muschio di Giava, dal quale è molto difficilmente distinguibile. E' una pianta robusta, adattabile alla quasi totalità dei valori dell'acqua, e cresce bene anche con scarsa illuminazione.
Questo muschio viene chiamato Christmas moss per la forma dei talli, che ricordano i rami degli abeti
Muschio la cui poplarità sta crescendo, dal comportamento insolito, più eretto che cascante.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
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scheda su Flowgrow.de
scheda su Tropica.com
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
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Vesicularia montagnei 'Christmas Moss' in acquario - Foto © Tropica.com
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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