Le basi fondamentali da cui partire per allestire un acquario salmastro.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"The Brackish Water Aquarium"
di Les Pearce
su Aquarticles (non più online)
Acquario salmastro - Foto © Jeffrey Senske
Che cosa è l’acqua salmastra? Per l'autore dell'articolo, Les Pearce, è sorprendente notare quanta gente crede che il termine salmastro significhi sporco. Se lo cercate in un dizionario, vi accorgerete che in realtà significa “con un po’ di sale, abbastanza salato”. Questa è una descrizione abbastanza esatta di quello che noi conosciamo come salmastro, anche se, con un po’ di pedanteria, anche l'acqua dolce contiene sali.
Ci preoccuperemo principalmente dei sali contenuti nell’acqua di mare, soprattutto cloruro di sodio. Per quanto riguarda l'acquario, possiamo presupporre che acqua salmastra significhi a metà strada tra acqua dolce ed acqua marina, o acqua di mare. Per indicare un valore preciso, va bene un peso specifico di circa 1.005; sono abbastanza accettabili valori tra 1.002 e 1.008.
Il peso specifico è semplicemente una misura della densità dell’acqua; più sale si aggiunge, più alta è la densità dell'acqua. L'acqua dolce distillata pura ha un peso specifico di 1,000; l'acqua di mare ha un peso specifico di circa 1,020 - 1,024 anche se può variare nelle varie zone del mondo, con la temperatura e con la profondità dell’acqua.
Per misurare questo valore della vostra acqua in acquario, serve uno strumento denominato idrometro o densimetro. Questi strumenti sono facilmente disponibili nella maggior parte dei buoni rivenditori acquatici, ma c’è un grande problema; vale a dire che sembrano prodotti quasi esclusivamente per chi alleva pesci di mare. Per questo motivo, sono calibrati soltanto per i valori molto superiori a quelli richiesti per l'acquario d’acqua mediamente salmastra, solitamente intorno a 1.018 - 1.030.
Una buona alternativa è un idrometro di plastica del tipo usato da chi si produce la birra in casa. Sono abbastanza poco costosi e si possono trovare facilmente in tutti i negozi che vendono apparecchiature per la fermentazione in casa. Sono ideali, essendo destinati alle misurazioni nei range richiesti.
Senza dubbio, il tipo migliore di sale da usare in un acquario è una buona marca di sale marino sintetico , disponibile presso la maggior parte dei rivenditori acquatici. Un sostituto meno costoso ma molto più povero è l’ordinario sale da cucina, mentre il meno costoso di tutti se vivete vicino al mare, è l’acqua di mare diluita con acqua dolce. Dovreste però sapere che quest’ultima opzione comporta determinati rischi, e potete trasmettere facilmente malattie ed eventuale inquinamento al vostro acquario. Io non ho mai usato l’acqua di mare, né personalmente la consiglierei - e vivo proprio vicino al mare!
Les Pearce avverte che in nessun caso va usato il sale iodato da tavola, perchè può essere molto nocivo per i pesci.
La quantità di sale aggiunta dipende molto dalle preferenze personali – quella che va meglio secondo l’acquariofilo e in base alle specie di pesci che lui o lei intendono allevare. Ho conosciuto persone convinte che un cucchiaino da tè di sale per un gallone, quasi 4 litri d’acqua, è perfettamente adeguato, mentre altri usano con successo fino a tre cucchiai da tavola per gallone.
In generale, ogni quantità di sale che produca un peso specifico all'interno dei parametri precedentemente definiti dovrebbe dare risultati favorevoli.
Si suggerisce in genere che quando si effettuano i cambi d'acqua, può essere di beneficio per i pesci variare un po' il contenuto salino con ogni cambio.
In natura, queste fluttuazioni si presentano con le variazioni stagionali. In occasione dei forti acquazzoni la aumentata quantità di acqua dolce che fluisce negli estuari dei fiumi in piena diluirà il contenuto salino dell'acqua; per contro, il tempo caldo e la siccità porterà ad una concentrazione del livello dei sali, dovuta sia alla diminuzione dell’acqua dolce nei fiumi che dall’evaporazione.
I casi di gran lunga più comuni di acqua salmastra in natura sono le zone d'estuario dove i fiumi dell'acqua dolce vengono a contatto con il mare. La maggior parte dei pesci che alleviamo di frequente in acquari salmastri provengono da queste zone, o si sono adattati a migrare dal mare nei fiumi e viceversa.
L'esempio più comunemente conosciuto di quest’ultimo caso è probabilmente il salmone, anche se questo pesce solitamente non è allevato in acquario. Questo pesce nasce nella relativa sicurezza di un fiume, in cui passa la prima parte della sua vita. Mentre si sviluppa, migra a valle verso il mare, in cui vivrà e crescerà fino all'età adulta. Allora ritornerà di nuovo verso il fiume per deporre le uova, e l’intero ciclo avrà di nuovo inizio. Proprio per questo ciclo di vita i salmoni e le altre specie dal comportamento simile, possono adattarsi prontamente ad una vasta gamma di condizioni dell'acqua, compresa quella salmastra.
Pesci e piante hanno la tendenza a regolare i loro livelli interni di sali a quelli dell'acqua circostante. Le molecole di acqua sono abbastanza piccole da passare attraverso la membrana delle pareti cellulari; le molecole dei sali, più grandi, non possono farlo. Questo passaggio delle molecole tramite una membrana è denominato osmosi. L'unico modo, quindi, per un pesce o una pianta d'acqua dolce di mantenere stabili i livelli di sali nel corpo una volta che si trovano in acqua salata o salmastra è quello di espellere l'acqua, in quanto non possono assorbire i sali. Può suonare strano, ma espellendo i fluidi fisiologici in questo modo, il pesce o la pianta possono disidratarsi e morire.
Poiché abitano acque soggette alla marea o negli estuari, la maggior parte dei pesci allevati comunemente in condizioni salmastre preferiscono un certo grado di movimento dell'acqua. Il grande volume d’acqua mosso usando un filtro esterno può, quindi, dare più giovamento.
Per contribuire a mantenere l'acqua dura e alcalina è consigliabile un substrato contenente calcio, come sabbia o ghiaia corallina, conchiglie sminuzzate o prodotti commerciali appositi Se volete, potete mescolare questi materiali con ghiaino normale o usarli da soli, come alternativa al ghiaino. Un filtro sottosabbia, a causa del flusso d’acqua che provoca tra il ghiaino, migliorerà ovviamente l'effetto di questo substrato sulla chimica dell'acqua.
Il problema della disidratazione causata dal processo di osmosi significa che la varietà di piante che possono adattarsi a condizioni d'acqua salmastre è piuttosto limitata. In generale, resistono meglio le piante con foglie due e coriacee, come Microsorum pteropus (Felce di Giava, Java fern), Vallisneria e Sagittaria.
In alcuni acquari d'acqua salmastra inoltre possono essere nocivi alla coltura di piante sane altri fattori. Come accennato prima, la maggior parte delle specie d'acqua salmastra preferiscono in genere un buon movimento dell'acqua... mentre in genere le piante no. Molte specie di pesci d'acqua salmastra allevate comunemente in acquario sono, chi più chi meno, erbivore e possono fare danni incalcolabili in una vasca ben piantumata.
Lo Scatophagus argus (Spotted scat), per esempio, è un accanito mangiatore di piante. Questa specie può diventare 25 cm di lunghezza in buone condizioni, ed è un pesce dal corpo molto profondo. Immaginate che cosa potrebbe fare alle vostre piante un tale erbivoro.
La gamma di pesci disponibili per gli entusiasti dell'acqua salmastra è grande e varia. Probabilmente i più comunemente diffusi tra questi pesci vi sono i molly, Poecilia sphenops, Poecilia latipinna e Poecilia velifera. Per inciso, derivano il loro nome comune dal loro vecchio nome del genere scientifico, Mollienesia. Quest’ultimo adesso è stato cambiato in Poecilia, ma il suo uso come nome comune è rimasto. Questi pesci ovovivipari (livebearers in inglese) sono solitamente poco costosi da comprare e sono facili da allevare, in quanto sono molto adattabili ad una vasta gamma di condizioni dell’acqua.
Sono facilissimi da riprodurre... le femmine danno alla luce piccoli vivi già relativamente grandi e ben formati. Vengono riprodotti selettivamente per ottenere una vasta gamma di colori e forme, rendendoli una scelta splendida ed allettante per il vostro acquario. I Mollies costituiscono una ideale introduzione all’allevamento delle specie d'acqua salmastra.
Molte famiglie di pesci che ci sono familiari negli acquari d'acqua dolce hanno rappresentanti che si sono adattati a condizioni d'acqua salmastra.
La famiglia dei Ciclidi, per esempio, è rappresentata almeno da due specie dello stesso genere, Etroplus suratensis, (green chromide) e il più piccolo e più comunemente diffuso Etroplus maculatus (orange chromide).
I rappresentanti principali dei catfish sono le specie di Arius (shark catfish). E’ una famiglia di specie relativamente grandi, alcuna arrivano fino a mezzo metro di lunghezza.
Una miriade di specie differenti di gobidi è utilizzabile per l’acquario d’acqua salmastra. Il più comunemente diffuso probabilmente è Stigmatogobius sadanundio (knight goby) ed i Brachygobius doriae, Brachygobius nunus e Brachygobius xanthozona (bumblebee gobies).
Tutti questi gobidi sono colorati molto gradevolmente e sono un piacere da osservare, mentre corrono nell'acquario con i loro movimenti a scatti. I “bumblebee gobies”, come suggerisce il loro nome comune, sono a strisce gialle e nere, mentre Stigmatogobius sadanundio ha un colore di fondo grigio coperto da spot blu molto luminosi ed attraenti.
Alcune specie di pesci palla (Famiglia Tetraodontidae - puffer fish) ed alcuni pesci arcobaleno (rainbow fish) sono perfettamente adattati all'acquario d'acqua salmastra. Ci sono Scatophagus argus (Argus fish), Monodactylus argenteus (monos) e Monodactylus sebae, più grande, dal corpo più profondo e meno comunemente diffuso. Il movimento dei Monodactylus intorno alla vasca sembra indicare una lotta costante per la supremazia, fra nervosismo e tolleranza.
Ci sono i pesci arciere, le specie di Toxotes (archer fish), così chiamate per la loro capacità di sputare un potente getto d’acqua agli insetti che si sono fermati sulle piante che sporgono sulla superficie dell'acqua, pensando incautamente di essere al sicuro. L’insetto sussultando cade in acqua e diventa un lauto pasto per il tiratore scelto, ben nascosto. La cosa meravigliosa è che questo pesce è in grado di calcolare e tenere conto della rifrazione della luce attraverso l'acqua in un attimo, e quasi infallibilmente colpisce il suo obiettivo.
Il numero di specie differenti che potete allevare in acqua salmastra è considerevole, e sono troppe per essere menzionate dettagliatamente in questo articolo.
In generale, il negoziante può probabilmente avvisarvi di quali specie sono salmastre e quali invece non lo sono; come con i pesci d’acqua dolce e di mare, è importante conoscere le condizioni dell'acqua in cui i pesci sono stati acclimatati nelle sue vasche. Un'altra buona fonte di informazioni sono, naturalmente, i libri di consultazione. Questi vi diranno le condizioni e i valori dell’acqua preferiti delle particolari specie descritte.
Una piccolo avvertimento, in alcune pubblicazioni alcune specie vengono indicate con le parole “può tollerare” acqua marina o salmastra. Probabilmente il termine “può tollerare” significa che quelle non sono necessariamente le condizioni preferite dai pesci, ma che questi possono essere costretti a adattarsi a loro. Questo può non essere né adatto né giusto per i pesci, ed è completamente inutile, perché ci sono molte vere specie d'acqua salmastra disponibili da scegliere senza difficoltà.
L’allevamento dei vari pesci d'acqua salmastra a volte è ignorato o messo da parte, come un qualcosa da fare “un giorno o l’altro”. Eppure in realtà può essere un ramo affascinante del nostro hobby e degno di essere considerato come “qui e adesso”.
La cura e l’allevamento dei pesci d'acqua salmastra non sono più difficili o complicati rispetto ai pesci d'acqua dolce tropicali che la maggior parte degli acquariofili alleva, e la grande diversità delle specie insolite e interessanti disponibili li rendono meritori e appaganti.
Testo originale in inglese © Les Pearce, September 2000
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
articolo di Malù sul sito di Acquariofiliafacile.it con descrizione ed esigenze delle specie adatte ad un acquario salmastro.
lungo articolo di Paolo Piccinelli sul sito di Acquaportal dove viene spiegato con molta precisione come allestire un acquario salmastro, cosa serve, e come scegliere le specie di piante e pesci più adatte.
uno dei migliori forum sui pesci palla, d'acqua dolce, salmastra e marina, che spazia però su molti altri argomenti, collegati all'allestimento delle vasche, siano esse dolci, salmastre o marine.

AQUALOG Special, Brackish-Water Fishes: All About Species, Care and Breeding
Edizione inglese di Frank Schäfer, l'Aqualog Special - Brackish-Water Fishes è tutto dedicato alle specie d'acqua salmastra, con foto, allevamento e riproduzione

Edizione Inglese di Neale Monks - Da New York City all'entroterra australiano, l'acqua dolce incontra il mare e crea uno degli ambienti più dinamici della terra: l'acqua salmastra. Anche se la popolarità dei pesci che vivono in queste acque è cresciuta, si sa molto poco di loro. Finora. Questo libro è una guida preziosa in un mondo spesso esotico e in gran parte poco esplorato di pesci unici.

Edizione Inglese di Brian Takeshi - In questa guida completa, si svelano i segreti dei pesci d'acqua salmastra, facendo luce sui loro straordinari adattamenti, sul significato ecologico e sugli ostacoli che incontrano nei loro regni sottomarini. Inoltre, si approfondisce l'incantevole fascino di mantenere i pesci d'acqua salmastra negli acquari domestici.
Per approfondire:
Gli ambienti salmastri dove le acque dolci dei fiumi incontrano quelle salate del mare, fondendosi insieme in un'ampia gradazione di valori di salinità, possono essere riprodotti in acquario, creando habitat insoliti e adatti ai pesci eurialini
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L'articolo definitivo per gli allevatori dei meravigliosi quattr'occhi, gli Anableps. La quarta parte spiega quali sono le cose importanti per allevare gli Anableps - tratto e tradotto da un articolo di Tom e Pat Bridges
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L'Aqualog Special "Brackish-Water Fishes" All about species, care and breeding di Frank Schafer è in libro che offre una panoramica di tutte le specie di pesci che vivono in acque salmastre.
Stigmatogobius sadanundio - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)
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