Gli habitat d'acqua bianca sono caratterizzati da molto materiale in sospensione, che rende l'acqua torbida, lattiginosa.

Torrente d'acqua bianca in Borneo - Foto © Rhett Butler (Mongabay.com)

I fiumi d'acqua bianca sono caratterizzati da un'elevata torbidità e da un colore argilla, causati dalla grande quantità di sostanze inorganiche in sospensione, che si depositano lungo le rive e rendono il terreno molto fertile. La visibilità è ridotta talvolta a pochi centimetri, in linea di massima per i valori si possono indicare pH tra 6,6 e 7,2; gh e kh molto bassi, la conduttività può arrivare a 100 mS per l'abbondanza di sostanze minerali disciolte.

I fiumi d'acqua bianca, caratterizzata da pH neutro o poco acido e dall'abbondanza di sostanze nutritive, potrebbero essere più adatti alle piante acquatiche, se non fosse che ll forte intorbidimento e la conseguente scarsa penetrazione luminosa ne impediscono comunque la crescita. Tali fiumi sono caratterizzati dunque dalla quasi totale assenza di piante acquatiche, ma dalla in genere abbondante presenza di piante galleggianti.

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In base a differenze fisiche e chimiche, si è soliti distinguere tre diversi tipi di acque, chiare, bianche e nere. Naturalmente esistono molte acque intermedie, o acque che non si possono classificare in nessuna delle tre categorie.