Splendidi e grandi pesci, comprati spesso come 'status symbol' senza considerare le loro particolari esigenze, che non li rendono adatti ai comuni acquari domestici.

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anonimo

Matteo

Salve,

leggendo questo articolo da voi linkato

 http://www.acquaportal.it/_ARCHIVIO/ARTICOLI/Arowana.asp,

peraltro anche interessante, mi sono chiesto come sia possibile ancora consigliare, per allevare permanentemente un Arowana, in una vasca a partire da 750 litri in su. L'articolo in realtà consiglia vasche più grandi, ma pone di fatto un 200x60x60 come minimo per un animale che può raggiungere un metro anche in acquario (consiglia l'autore che tale indicazione sarebbe valida soprattutto per gli asiatici che non superano i 60 cm, ma non esclude gli altri... tra l'altro gli asiatici hanno la caratteristica di girarsi meno su se stessi come gli amazzonici, quindi anche se più piccoli, hanno bisogno di più spazio e, comunque sia, tutti sono ottimi nuotatori, a differenza dei Betta sp., dove si grida allo scandalo, giustamente, se tenuti in 5 litri).

Orbene, un Arowana di 1 metro in 200x60x60 in che sarebbe cosa migliore rispetto ad un Betta imbellis di 6 cm in un 12x3,5x3,5 (cm!), che sono il risultato delle medesime proporzioni dimensioni pesce / dimensioni vasca, ovvero 150 ml scarsi, cioè esattamente un bicchiere di plastica per bere!
E infatti molti negozianti tengono così i Betta, ma nessuno di noi veri acquariofili pensa che abbiano trovato il loro ambiente ideale a vita.

Anche 2 litri per un Betta (20x10x10 cm) equivalgono ad una vasca di 3x1.50x1.50, ovvero ben 6750 litri per un Arowana, che sembra essere il minimo consigliato su Acquariofilia consapevole (in verità si parla solo di 3 metri di lunghezza, la larghezza è un mio esempio arbitrario, secondo le vostre indicazioni nulla vieta di avere 3x1x1 mt, cioè l'equivalente di un Betta in poco più di un litro).

Felice di essere corretto se mi fosse sfuggito qualcosa.

Grazie dell'attenzione, Matteo.

anonimo

Matteo

Naturalmente, il mio è solo un appunto scritto di getto. Non vuole essere minimamente una critica, ma il mio contributo a quello che ritengo da anni il miglior sito in lingua italiana sull'acquariologia. Ma, se è così, è perché sembra seguire un approccio scientifico di confronto. In questo, visto che non tutti sono consapevoli dei singoli casi, se ci dovessero essere validi motivi per eccepire la regola delle sei volte la lunghezza del pesce da adulto, sono in ascolto (addirittura, per molte specie piccole, anche dieci volte, non sempre specificandone i motivi e trattando un Guppy e un Arowana alla stessa stregua, il secondo dovrebbe avere una vasca lunga almeno 10 metri).

Acquariofilia Consapevole

biggia

Ti ringrazio per le tue considerazioni, in realtà devo ammettere che hai perfettamente ragione, quando si parla di vasche oltre i 2 -3 metri di lunghezza sembra di parlare di vasche enormi, e si perde di vista che pesci così lunghi devono anche poterci nuotare... nessun motivo per eccepire la regola del sei volte la lunghezza del pesce, solo pagine scritte molto tempo fa e non aggiornate...
Nelle singole schede delle 2 specie di arowana che ho considerato, Osteoglossum bicirrhosum e Scleropages formosus, e che ho fatto molto tempo dopo questa pagina, ho escluso proprio che ci siano acquari casalinghi che possano ospitarle, proprio perché sono pesci che hanno bisogno di nuotare tanto, e che hanno anche stili di vita che mal si adattano alla vita in acquario (vedi e malformazioni agli occhi che spesso colpiscono gli esemplari), per cui correggerò il tiro anche qui, grazie alla tua segnalazione.

E ben vengano tutti i commenti e anche le critiche, sono sempre motivo di confronto :)

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Splendidi e grandi pesci, comprati spesso come 'status symbol' senza considerare le loro particolari esigenze, che non li rendono adatti ai comuni acquari domestici.

Descrizione di come avviene il prelievo in natura dei pesci dell'Asia Sudorientale, in particolar modo di Balantiocheilos (squaletti), Botia, Arowana e Rasbore, con considerazioni sul commercio acquariofilo importanti per una raccolta sostenibile dei pesci selvatici - tratto e tradotto dal Raffles Museum of Biodiversity Research

Gli slendidi Arowana, Scleropages formosus - Foto © Hristo Hristov