I pesci non sono il ramo stupido dell'albero genealogico degli animali. Più li studiamo, più scopriamo che essi sono in grado di apprendere procedure complesse e mostrano un discreto grado di successo nella risoluzione di problemi.
Sono in vendita nei negozi d'acquari pesci su cui bisognerebbe informarsi bene prima di comprarli, soprattutto per quanto riguarda le dimensioni che possono raggiungere da adulti. Sono in vendita pesci che possono superare anche il metro, il metro e mezzo, addirittura i tre metri di lunghezza, per decine di chili di peso, e nessuno sembra saperlo...
Elenco di pesci che non dovrebbero essere vendute e/o comprate per l'allevamento in acquario, visto che è impossibile che nei comuni acquari domestici riescano a vivere per tutta la loro normale aspettativa di vita...
La maggior parte dei pesci comunemente chiamati squali o squaletti d'acqua dolce hanno caratteristiche per cui non sarebbero da allevare nella maggior parte dei comuni acquari di comunità domestici...
Nei negozi sono in vendita pesci che raggiungono da adulti dimensioni gigantesche, e non sono quindi adatti all'allevamento nei comuni acquari domestici, nemmeno se molto grandi.
Dalla rivista acquariofila Pactical Fishkeeping, si segnala che un Black pacu (Colossoma macropomum) chiamato "Buttkiss" ha raggiunto in acquario i 43 anni d'età, oltre a 9 kg di peso per quasi 60 cm di lunghezza...
L'oggetto del mio disappunto è un articolo sui Chromobotia macracanthus, che di nuovo vengono descritti come piccoli (15 cm) e mansueti pesci adatti a qualsiasi acquario di comunità...
Un nuovo studio ha scoperto che i pesci possono sperimentare la 'febbre emotiva' da sempre usata come base per dimostrare la sensibilità o la coscienza in altre specie animali come mammiferi o uccelli.
I pesci hanno la reputazione di essere ottusi e smemorati, mentre in realtà possono 'contare', navigare in un labirinto e ricordare anche i volti, come molti studi possono facilmente confermare - traduzione in italiano di un articolo di Sarah Griffiths
Fred e George, due carassius che hanno raggiunto la veneranda età di 40 anni, vorrebbero contendersi il primato di pesce rosso più vecchio del mondo.
Sembra una cosa ovvia, ma per tanti non lo è: i pesci allevati in ambienti spogli e noiosi sono meno intelligenti di quelli allevati in ambienti più stimolanti.
E' un discorso che ho affrontato molte volte , ma che ribadisco ogni volta che sento qualcuno che scopre per la prima volta che i pesci che ha comprato in negozio sono stati catturati in natura, nel loro habitat naturale, e non allevati e riprodotti in cattività.
Lo Shedd Aquarium di Chicago è in lutto per la morte di uno dei suoi residenti più rappresentativi e amati, un Neoceratodus forsteri che era il pesce allevato in un ambiente zoologico più anziano del mondo.
Elenco di pesci comunemente in commercio che sarebbe meglio lasciar vivere nei loro ambienti naturali, visto che nelle nostre vasche NON POSSONO in nessun caso diventare adulti.
La nascita di una nuova pubblicazione sulla sensibilità degli animali dà nuovo spunto alle ricerche e alle discussioni sulla sensibilità al dolore dei pesci, che nonostante sia comprovata sembra cadere sempre nel vuoto.
Sono stata colpita dalle immagini e ho scoperto che i pesci palla oltre che pesci straordinari sono anche degli incredibili artisti, capaci di creare delle suggestive e misteriose sculture subacquee nei fondali marini...
Qual'è la risposta più odiosa da dare a chi si lamenta di avere troppe lumachine in vasca? "Inserisci uno o due Botia"
Normalmente chi va a comprare dei pesci non si sofferma mai sulla loro provenienza, come se fossero "nati" in negozio, allo stesso modo di chi compra un chilo di mele al supermercato e non si chiede se provengano dall'Italia, dalla Spagna, dalla Cina...
Da nuovi studi sugli anemoni di mare e sui pesci correlati, sembra che nella Grande Barriera Corallina Nemo sia molto più difficile da trovare di quanto si pensasse, anche a causa dei cambiamenti climatici.
All'Università di Auckland, in Nuova Zelanda, hanno dimostrato che alcuni pesci comunicano tra di loro esattamente come i mammiferi, chiamandosi per mezzo di segnali sonori, allo scopo di stare insieme e riunirsi.
Le immersioni di ricerca di un team di scienziati sulla Cernia dei coralli (Cephalopholis miniata), hanno rivelato che quest'ultima è in grado di comunicare non solo con i conspecifici, ma anche con altre specie, utilizzando un particolare linguaggio dei segni.
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