Elenco di pesci che non dovrebbero essere vendute e/o comprate per l'allevamento in acquario, visto che è impossibile che nei comuni acquari domestici riescano a vivere per tutta la loro normale aspettativa di vita...
Nell'articolo di Practical Fishkeeping di cui vi parlerò oggi si fa un elenco di 10 pesci che, secondo l'autore Nathan Hill non dovrebbero essere vendute per l'allevamento in acquario, visto che è impossibile nei comuni acquari domestici ricreare le loro condizioni di vita ideali, come vivrebbero in natura.
Naturalmente, ognuno potrebbe integrare questo elenco con tante altre specie, questo purtroppo è solo un elenco parziale.
Gnathonemus petersii - Foto © Luiz Costai (Flickr)
Gnathonemus petersii
I pesci elefante Gnathonemus petersii sono pesci stupefacenti e curiosi, ma non sono adatti ai nostri acquari: sono timidi e notturni, difficilmente accettano il cibo congelato, la loro sorte più comune è di dimagrire, giorno dopo giorno, fino alla morte.
Non sono una scelta sensata, a meno che non siate in grado di stare a casa tutto il giorno, nutrendoti continuamente. Non sono nemmeno facili da monitorare, per vedere se stanno bene: una volta portati a casa e messi in acquario, la prima cosa che faranno è nascondersi, trovare una grotta o un tunnel da qualche parte, da cui emergeranno solo al momento del pasto, di solito per la fame disperata. Sonderanno e rifiuteranno tutto tranne il più scelto dei cibi vivi o congelati. Anche i professionisti cercano di evitare di tenerli, perché non c'è niente di più scoraggiante che versare scorte infinite di chironomus e vedere i pesci diventare sempre più magri, giorno dopo giorno, fino a che muoiono.
La maggior parte delle persone non ha nemmeno il substrato giusto per questi pesci. Richiedono substrati morbidi, quasi fangosi in cui possono spingere la loro bella proboscide.
Pangasianodon hypophthalmus, uno dei tanti pesci venduti come squaletto d'acqua dolce: lo stesso pesce da giovane e da adulto
Pangasianodon hypophthalmus
Per la specie Pangasianodon hypophthalmus c'è solo da chiedersi perché, perché sia in commercio come pesce d'acquario. Vengono allevati a fini commerciali per il cibo e li teniamo negli acquari domestici. Sono popolari come cibo per due motivi. In primo luogo, diventano molto grandi. In secondo luogo, crescono molto velocemente. Per gli stessi due motivi non dovrebbero essere comprati dagli acquariofili per metterli in piccoli acquari.
Purtroppo però, essendo allevati su scala commerciale i Pangasianodon hypophthalmus si trovano a buon mercato, e i giovani hanno fascino con il loro aspetto da squalo, per cui sono onnipresenti nei negozi, dove immancabilmente vengono comprati da incauti acquariofili, che si rendono ben presto conto di quanto crescano rapidamente. Nel mentre che crescono mettono i denti, e imparano presto come usarli, per mangiarsi i compagni di vasca quando il cibo fornito dall'allevatore sarà ormai insufficiente a garantirgli la crescita che devono fare. Oh, e ho già detto che superano il metro? Perché lo fanno.
Carassius auratus di 1,5 kg di peso - Foto tratta da Dailymail.co.uk
Carassius auratus (pesce rosso comune)
Ebbene sì, Nathan Hill si rende conto di andare controcorrente con questa scelta, ma la difende a spada tratta. In effetti, i pesci rossi Carassius auratus non diventano enormi come i Pangasianodon hypophthalmus e sono abbastanza facili da nutrire, ma non raggiungono mai la loro potenziale aspettativa di vita in cattività, i più tanti non vivranno che qualche mese di stenti, invece del 20-40 anni che potrebbero vivere.
Si può obiettare che sono comunque i pesci che hanno fatto e fanno avvicinare all'acquariofilia tantissime persone, ma sappiamo tutti che ci sono tantissimi altri pesci più adatti di loro ad essere i primi pesci di un acquariofilo!
L'autore incolpa i rivenditori per la loro pigrizia, perché se spendessero qualche minuto per spiegare agli acquirenti le dimensioni che raggiungono, le dimensioni di una vasca adatta ad un gruppetto di esemplari, la loro longevità, passerebbero immediatamente a più accasabili Rasbora o Danio.
Ma non si lasciano fuori nemmeno i produttori di acquari: volete vendere piccole vasche? Togliete quelle foto di pesci rossi dalla parte anteriore delle scatole. Vi garantiamo che la stragrande maggioranza degli acquariofili e dei rivenditori vi farà i complimenti per questo.
Zanclus cornutus
Zanclus cornutus, Moorish idol, è un pesce marino, l'amico di Nemo nel famoso film, e che ha visto un'impennata delle vendite proprio dopo il film. In realtà questi pesci sono destinati per la maggior parte a morire lentamente di fame nelle vasche dei rivenditori e degli acquariofili che li comprano, perché in acquario il più delle volte non si nutrono, non mangiano nessun cibo, se non gli invertebrati che l'acquariofilo vorrebbe invece preservare.
Gli Zanclus selvatici i natura sono adorabili. Quelli in cattività di solito aspettano solo di morire.
Remora
Prendiamo un pesce pelagico che vive nell'oceano come la Remora, che si aggrappa agli squali, percorrendo distanze colossali, e spesso nutrendosi delle feci di qualsiasi ospite a cui aderisce, ficchiamolo in un comune acquario domestico e chiediamoci come mai muore così velocemente. Nathan Hill non capisce proprio cosa stiano cercando di dimostrare gli allevatori di Remora in cattività, ma sicuramente non possono essere definiti i più etici degli acquariofili in circolazione.
Uno splendido esemplare maschile di Poecilia reticulata, Guppy - Foto © Hristo Hristov
Guppy d'allevamento
Non sono tutti i guppy nel mirino dell'autore, ma quelli provenienti da allevamento spinto, imbottiti di medicinali, e che arrivano nelle vasche dei rivenditori e quindi in quelle dei compratori in condizioni disperate, summa dell'ingegneria genetica che è sfociata nell'assemblare tutte le malattie possibili in un solo pesce.
Quindi, se state pensando di acquistare dei guppy da una vasca dove ci sono pesci morti sul fondo, e i pochi rimasti sono sospesi in acqua con le pinne erose e con scritto 'per favore uccidimi' nello sguardo, allora forse fareste meglio a raccogliere una bomba a mano e lanciarla nel vostro acquario. Otterrete più o meno lo stesso risultato.
Tetraodon mbu, Mbu puffer: lo stesso pesce da giovane e da adulto
Tetraodon mbu
Dopo un po' di riflessione critica, non dovrebbe essere difficile ammettere che il commercio acquariofilo potrebbe davvero andare meglio senza i Tetraodon mbu. Dato che tendono a rimanere nelle vasche dei commercianti per dei mesi, ingrassando sui crostacei, c'è da chiedersi se non sarebbe meglio dare spazio a qualcosa che si potrebbe effettivamente vendere.
Dopo aver acquistato il suo Tetraodon mbu, il proprietario ha il piacere di sedersi e vederlo crescere lentamente fino a 90 cm o giù di lì. Se davvero fortunato, potrebbe anche aver bisogno di organizzarsi per portarlo da un veterinario per tagliare il becco troppo cresciuto - procedura che non sempre va a buon fine, sono stati segnalati casi di cecità e altri orribili danni provocati da questa operazione.
Una cosa che colpisce dei Tetraodon mbu è che si vedono molto, molto raramente negli acquari pubblici, la solita destinazione finale dei pesci di grossa taglia. Il pensiero immediato è che, se non arrivano agli acquari pubblici, dove vanno a finire tutti questi mbu?
Giovane Synodontis angelicus: può arrivare ai 55 cm di lunghezza, ed è comunemente venduto come pesce d'acquario - Foto © Enrico Richter
Synodontis sp.
I Synodontis sono pesci splendidi, ma dovrebbero essere venduti con l'avvertenza che sono un pericolo per ogni compagno di vasca. Vengono comprati che sono piccoli e carinissimi, sono, semplicemente, adorabili. E poi crescono e uccidono tutto.
Non si sa bene quando questi pesci gatto acquisiscano un gusto per la carne, ma ad un certo punto della crescita non ci mettono molto a capire che tetra e barbus sono buoni da mangiare. Subito dopo si rendono conto che squame e muco possono essere rimossi dai corpi di gourami e pesci angelo. Quindi capiscono che gli occhi possono essere risucchiati dalle teste. Alla fine scoprono quanto siano morbide e tenere le pinne e procedono a strappare tutte quelle che vedono. Stranamente, riescono ancora a sembrare piuttosto carini durante tutto questo banchetto, e quando finalmente l'acquariofilo si rende conto che il Synodontis è l'unico pesce non ridotto a brandelli della sua vasca comunitaria, in genere per i compagni di vasca non ci sono più speranze. Natural born killer.
Acipenser ruthenus
L'autore dell'articolo si sofferma anche sul mondo dei laghetti, sostenendo, a ragione, che il cosiddetto storione sterleto Acipenser ruthenus è, molto semplicemente, uno dei pesci più privi di senso che una persona possa scegliere per un laghetto domestico. Siamo onesti, la maggior parte dei laghetti domestici non sono davvero così grandi, forse i più grandi sono di qualche migliaio di litri. E questi laghetti generalmente vengono ricoperti dalle alghe. Nessun altro pesce è bloccato così tanto in presenza di alghe come lo sterleto. I loro corpi nodosi e pieni di sporgenze vengono catturati nella ragnatela di filamenti verdi, gradualmente si mummificano e muoiono di sfinimento cercando di liberarsi. Una vera crudeltà.
Ma devono lottare anche con il caldo: i piccoli laghetti durante l'estate si scaldano, e questi pesci dalle elevate richieste di ossigeno non possono far fronte a temperature così torride. No, questo è un pesce adatto a climi più freddi del nostro e in specchi d'acqua notevolmente più grandi.
Hermione e Barney dimostrano il perché gli Ancistrus sono molto più adatti per la media degli acquari rispetto ai pleco comuni, Pterygoplichthys pardalis - Foto Fishlady (Injaf)
Pleco comune
Alla domanda su che specie intenda per 'pleco comune', la risposta dell'autore dell'articolo è che sono i grandi buoi marroni che sembrano dominare qualsiasi acquario comunitario di oltre cinque anni, come Hypostomus plecostomus insieme ai sailfin pleco Pterygoplichthys gibbiceps.
Gli Ancistrus sono molto più adatti agli acquari di comunità di medie dimensioni in tutto il mondo. Ma il povero, enorme pleco è stato ospitato insieme agli Oscar, è stato stipato in vasche dove è stato infastidito dai ciclidi africani, è costretto tristemente in fondo a molte piccole vasche di comunità chiedendosi se ci sia davvero di più nella vita. Non c'è alcun bisogno di trattare così dei pesci. Abbiamo un gran numero di piccoli loricaridi a nostra disposizione, alcuni belli, alcuni stani, altri decisamente brutti, ma tutti più adatti a un piccolo acquario di questo pesce abusato da tempo.
Posso assicurarvi che la prima impressione che ha un acquariofilo quando vede uno di questi pesci adulti e rachitici è di pensare più o meno: "Perché diavolo hai comprato un pesce a cui non puoi badare?"
Questo è solo un elenco personale, uno sfogo di un acquariofilo che vede poveri giganti mortificati allo stretto, e pesci che muoiono molto prima della loro normale aspettativa di vita. Se volete segnalare qualche specie che viene allevata in genere senza alcuna considerazione delle sue esigenze, potete sfogarvi anche voi nei commenti qui sotto.
Leggete l'articolo in inglese: Ten fish that the trade might be better without…
Riferimenti & Link
Il sito della rivista acquariofila Practical Fishkeeping
di Helmut Stallknecht, trasmette la gioia che l'autore prova ciascun giorno alle prese con i suoi numerosissimi acquari. Tra le pagine, tanti aneddoti e un'infinità di suggerimenti e consigli pratici e utili sia sulle piante d'acquario sia sui suoi abitanti, in particolare sulle abitudini di allevamento e riproduzione delle singole specie, il tutto corredato da tante belle fotografie a colori.
di Konrad Lorenz, tradotto da Laura Schwarz. Che i pesci possano essere estremamente passionali; che le tortore siano più feroci dei lupi con gli animali della propria specie; che un’oca possa credere di appartenere alla specie umana, e in particolare di essere la figlia dello scienziato che l’ha covata: ecco alcune delle sorprese che avranno i lettori di questo libro. Lorenz è stato uno dei padri fondatori dell’etologia, ma soprattutto ha saputo vivere con gli animali, con una curiosità, un’affettuosità verso ogni creatura, un senso del gioco e un dono del raccontare le loro storie che mai ha manifestato così compiutamente come nell’Anello di Re Salomone.
di Maurizio Gazzaniga, a cura di AcquaPortal - Ogni acquario, sia esso d'acqua dolce temperata o tropicale, cela al suo interno un intero universo di vita, difficile se non addirittura impossibile da immaginare e caratterizzato da infinite sfaccettature. Tra i suoi vetri, infatti, si nasconde un numero imprecisato di specie appartenenti ad almeno cinque dei sei regni in cui oggigiorno si è abituati a suddividere il mondo dei viventi. In questo libro scoprirete questo meraviglioso mondo nascosto.
di Francesco Guarnieri e Giorgio Melandri - Una guida semplice, con le informazioni corrette, illustrata con tante fotografie e disegni, completa ed esauriente. Conoscere l'acquario per avere solo soddisfazioni dall'ecosistema più completo e interessante che possiamo tenere in casa e per avvicinare la natura attraverso un hobby bellissimo e pieno di vita. L'acquario è una piccola sfida che solo la conoscenza può farvi vincere.
di Ivan Nicola Colaluca. Chi ha detto che per avere l'acquario che desideriamo serva spendere una fortuna e sfinirsi nell’apprendere tutte le nozioni possibili? In questa breve ma esauriente guida, pensata per principianti, troverete strumenti semplici e pratici, per poter avviare e gestire un acquario.
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Taxa
Conosciamo meglio i Carassius auratus, i mitici pesci rossi, così diffusi ma così poco conosciuti e bistrattati... sono tra i pesci più venduti, ma nessuno sa quali siano le dimensioni che dovrebbero raggiungere se allevati bene, e quale sia la durata della loro vita...
Questa affascinante specie è quella più comunemente venduta come 'pesce elefante', e purtroppo, come spesso accade, la sua popolarità non significa affatto che adatto all'allevamento in acquario
Una tra le specie più spesso male identificate, diffusa in commercio con il nome di "common pleco", pleco comune, termine che viene usato anche per tantissime altre specie. Date le sue dimensioni da adulto, non è adatto a tutti gli acquari.
Il cosiddetto "squaletto" è tra i pesci segnalati dalla Campagna Big Fish come non adatti al commercio acquariofilo, per le dimensioni che raggiungono da adulti, e quelle di una vasca che li dovrebbe contenere.
Conosciamo meglio i Guppy, tra i più diffusi (e prolifici) pesci d'acquario, ma che è necessario conoscere prima di inserire in vasca, come tutti gli altri pesci
Vengono venduti nei negozi acquariofili piccoli e carinissimi, ma non ci mettono molto a crescere. E non ci mettono molto a capire che tetra e barbus sono buoni da mangiare, così come le squame e le pinne dei pesci più grandi...
E' una specie dal comportamento straordinario, paragonabile a quello di un animale domestico, ma a causa delle sue dimensioni finali e della sua aggressività, è veramente adatto solo ad acquari davvero enormi
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