Foto e descrizione del mio acquario d'acqua dolce da 180 litri nel 2001/2002

06 ottobre 2001

Questo è il grande giorno, quello dell'allestimento del nuovo acquario, e del passaggio dall'acquario Friskies da 80 litri al Rio180.

Sistemato il substrato (7 kg. di pietra vulcanica fertilizzante + 25 kg. di sabbia ambrata 1 mm.) ho riempito l'acquario con acqua nuova di rubinetto (valori: GH 3, KH 2, pH 7-7,5, NO2 0, NO3 0) e una parte di acqua presa dall'acquario vecchio, ho spostato quasi tutte le piante e dopo qualche giorno i pesci (ho spostato anche tutto il materiale filtrante, già maturo, infatti non ho avuto nessun problema di ammoniaca o nitriti dopo il trasferimento).

L'allestimento è costituito da due tronchi di legno mopani messi incastrati uno sopra all'altro, e ricoperti da Microsorum pteropus e Anubias barteri nana, che ho legato ai tronchi con del filo di nylon (lenza da pesca) in attesa che radichino e si attacchino da sole. Ci sono poi 4 mezzi gusci di noce di cocco rovesciati, a formare delle grotte, sempre con anubias legata sopra.

I valori dell'acqua sono quelli del rubinetto per la durezza (GH 3 e KH 2), mentre il pH è mantenuto sul 6,5 dalla CO2 prodotta da un sistema Askoll Natural System e da una bottiglia artigianale con zucchero e lievito.

La luce è fornita da due tubi neon da 30W, i due originali del Juwel sono stati sostituiti da un Aquaglo Askoll e da un Arcadia Marine White, la colonna d'acqua è di circa 37 cm.

La popolazione è così composta:

Le piante presenti nell'acquario sono: 
(dopo il nome della pianta c'è il paese d'origine e la data del primo inserimento nell'acquario)

28 giugno 2002

Saltiamo quasi 9 mesi di storia acquariofila, ho fatto molti cambiamenti sia nella vegetazione che nella popolazione... 
Ho tolto le Echinodorus e ho messo più piante a foglioline piccole, come Hemianthus micranthemoides, Bacopa, Rotala; mi sono accorta della presenza dell'Utricularia, che ho cercato inutilmente di debellare, per paura che si "mangiasse" gli eventuali avannotti dei Trico, ma che è presente ancora oggi in acquario; mi sono decisa anche a togliere definitivamente l'Hygrophila difformis, bellissima pianta che ho letto possa diventare infestante, e che invece nel mio acquario evidentemente non ha trovato le condizioni adatte (mannaggia, due volte l'ho comprata, tanto mi piaceva, l'ho messa in punti diversi, l'ho spostata, ma niente... non cresceva di un centimetro, e dopo un po' marciva... boh?)

Ecco le piante attuali: 
(dopo il nome della pianta c'è il paese d'origine e la data del primo inserimento nell'acquario)

Per quanto riguarda i pesci, il cambiamento più importante è stato l'inserimento di una coppia di Pelvicachromis pulcher, in concomitanza con l'inserimento di 5 Caridina multidentata (ex Caridina japonica) e 2 lumache del genere Neritina.

Quindi la popolazione dell'acquario è la seguente:

19 dicembre 2002

Per Natale ho deciso di regalarmi un fondo nuovo: la graniglia lavica che avevo messo sotto la sabbia continuava ad affiorare in maniera sempre più massiccia, complici anche le Melanoides che continuavano a smuovere il fondo, il tutto cominciava a farmi un po' schifo, per cui, anno nuovo, vita nuova!

Mi sono preparata tutto l'occorrente per questo fatidico giorno (taniche e secchi nuovi e pulitissimi, ho lavato la sabbia, mi sono preparata spiritualmente, ho pure stampato, letto e studiato a memoria l'articolo "Rifare il fondo" del Ghelli sul sito del GAF).

Quindi, ho messo i Pelvicachromis in una vaschetta di plastica, preparata giorni prima per l'occasione, con filtrino e riscaldatore; i Tricho, le rasbore, gli oto e i pangio in un secchio con il riscaldatore dell'acquario, le piante in due catini, il materiale filtrante con la pompa in funzione in un altro secchio, altri due secchi e due taniche colmi d'acqua "vecchia", e via!

Ho buttato l'acqua rimanente, quindi ho buttato anche il fondo vecchio spalettando con una paletta raccogli rifiuti (nuova naturalmente) e buttando tutto in grossi sacchi dell'immondizia messi uno dentro l'altro, per scongiurare "buchi" e conseguenti allagamenti), mamma mia quante lumache che c'erano nel fondo!!!! se non le avessi viste con i miei occhi non ci avrei creduto!!!!

Una volta svuotato tutto, ho disposto sul fondo il substrato fertilizzante, Deponit Mix Dennerle, quindi l'ho ricoperto con 20 kg. della solita bellissima sabbia ambrata 1 mm. Ho rimesso l'acqua vecchia delle taniche e dei due secchi, ho fatto segare una parte di un tronco da Franco (che ancora mi maledice :), era durissimo!), ho buttato una valanga di piante, le restanti (sempre tante, naturalmente) le ho disposte un po' meglio, cercando di contrastare verde e rosso.

Ho aggiunto un secchio di acqua "nuova", ho rimesso in funzione il filtro, il riscaldatore, l'impianto di CO2, ho controllato i valori dell'acqua, ho spento le luci e ho rimesso i pesci, un po' storditi (mi hanno fatto veramente pena, poverini), con tutta l'acqua che potevo recuperare; ho quindi colmato con acqua nuova.

Ci ho messo tutto il pomeriggio (dalle 2 alle 9 di sera) lavorandoci in continuazione, alla sera ero stanca morta, ma veramente soddisfatta: l'acquario era bellissimo, le piante e i pesci si sono riambientati subito, è andato tutto per il meglio.

Credo che una cosa simile non la rifarò MAI PIU'. :)

17 ottobre 2002

Ebbene sì, finalmente ho fatto il grande passo... ho comprato on-line il kit Askoll CO2 Pro... con bombola usa e getta da mezzo chilo... e finalmente sono passata ad un impianto serio!!! Quando l'ho visto in offerta in internet su un negozio on-line mi sono accorta di quanto mi stavo rompendo con i miei diffusori a lievito... da cambiare in continuazione, i diffusori a "labirinto" sempre sporchi, senza una precisa valutazione della CO2 prodotta...

Ho approfittato per cambiare un po' il layout della vasca: ho tolto tutto il Microsorum pteropus dal legno, perché era diventato veramente troppo, quella parte della vasca sembrava sempre buia, ne ho lasciato solo qualche pezzetto dalla parte del vetro, nella parte verso il centro ho appoggiato la Hydrocotyle leucocephala, che mi sembra cresca veramente bene (al contrario della Bacopa monnieri che non prenderò più: se non cresce non cresce!!!) 
Ho spostato la Lobelia cardinalis più sul fondo, visto che sta crescendo abbastanza rapidamente (anzi l'ho messa direttamente sul fondo, visto che ha un apparato radicale veramente enorme, ho fatto macelli specialmente con una pasticca di Deponit che ho tirato su e mi ha intorbidato tutta l'acqua!

Ho inserito anche due "rosse": Alternanthera reineckii rosaefolia e Ludwigia repens


Riferimenti & Link
Il Piacere dell'Acquario

Il Piacere dell'Acquario

di Helmut Stallknecht, trasmette la gioia che l'autore prova ciascun giorno alle prese con i suoi numerosissimi acquari. Tra le pagine, tanti aneddoti e un'infinità di suggerimenti e consigli pratici e utili sia sulle piante d'acquario sia sui suoi abitanti, in particolare sulle abitudini di allevamento e riproduzione delle singole specie, il tutto corredato da tante belle fotografie a colori.

L'anello di re Salomone

L'anello di re Salomone

di Konrad Lorenz, tradotto da Laura Schwarz. Che i pesci possano essere estremamente passionali; che le tortore siano più feroci dei lupi con gli animali della propria specie; che un’oca possa credere di appartenere alla specie umana, e in particolare di essere la figlia dello scienziato che l’ha covata: ecco alcune delle sorprese che avranno i lettori di questo libro. Lorenz è stato uno dei padri fondatori dell’etologia, ma soprattutto ha saputo vivere con gli animali, con una curiosità, un’affettuosità verso ogni creatura, un senso del gioco e un dono del raccontare le loro storie che mai ha manifestato così compiutamente come nell’Anello di Re Salomone.

Acquario segreto

Acquario segreto

di Maurizio Gazzaniga, a cura di AcquaPortal - Ogni acquario, sia esso d'acqua dolce temperata o tropicale, cela al suo interno un intero universo di vita, difficile se non addirittura impossibile da immaginare e caratterizzato da infinite sfaccettature. Tra i suoi vetri, infatti, si nasconde un numero imprecisato di specie appartenenti ad almeno cinque dei sei regni in cui oggigiorno si è abituati a suddividere il mondo dei viventi. In questo libro scoprirete questo meraviglioso mondo nascosto.

ABC dell'acquario d'acqua dolce

ABC dell'acquario d'acqua dolce

di Francesco Guarnieri e Giorgio Melandri - Una guida semplice, con le informazioni corrette, illustrata con tante fotografie e disegni, completa ed esauriente. Conoscere l'acquario per avere solo soddisfazioni dall'ecosistema più completo e interessante che possiamo tenere in casa e per avvicinare la natura attraverso un hobby bellissimo e pieno di vita. L'acquario è una piccola sfida che solo la conoscenza può farvi vincere.

Manuale semiserio per avviare e gestire un acquario di acqua dolce

Manuale semiserio per avviare e gestire un acquario di acqua dolce: In modo facile, semplice, economico

di Ivan Nicola Colaluca. Chi ha detto che per avere l'acquario che desideriamo serva spendere una fortuna e sfinirsi nell’apprendere tutte le nozioni possibili? In questa breve ma esauriente guida, pensata per principianti, troverete strumenti semplici e pratici, per poter avviare e gestire un acquario.

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