Breve descrizione di un metodo per preparare l'acqua dei cambi con l'uso di sali di facile reperibilità, per ottenere i valori di GH e KH che più vanno incontro alle esigenze dei vostri pesci e delle vostre piante.

Articolo di Walter Peris
sul sito www.walterperis.it (non più online)

ATTENZIONE!

Le soluzioni che si suggerisce di preparare qui di seguito non presentano problemi di tossicità; tuttavia, per evitare guai, è SEMPRE bene operare secondo norme dettate dalla prudenza. Ad esempio, le bottiglie che preparerete non dovranno essere PER NESSUN MOTIVO poste in luoghi dove sia possibile trovare anche bottiglie di bibite o acqua potabile e dovranno essere tenute lontano dalla portata dei bambini. Inoltre, l'etichetta dovrà essere asportata e sulla bottiglia stessa dovrà essere segnalato in BELLA EVIDENZA che si tratta di soluzioni per l'acquario e non di bibite dissetanti.

Sentendosela porre da più parti da diverso tempo, Walter Peris in questo articolo cerca di dare una risposta alla domanda:

Come si prepara l'acqua per i cambi?

Devo dire che la risposta non è certo semplice e richiede tutta una serie di informazioni collaterali sulla vasca, l'acquariofilo e la sua preparazione.

In queste due righe vorrei provare a colmare la lacuna almeno parzialmente.

Premesso che l'acqua dei cambi può essere la più varia e, in caso si usasse acqua da osmosi inversa (RO), indurita coi modi che più piacciono e fanno comodo (ricordo, inoltre, che in commercio esistono ottime miscele già pronte di sali adatti allo scopo), qui dirò come io preparo l'acqua per i miei cambi nelle mie vasche. Questo significa che ogni tentativo di imitazione verrà fatto a vostro rischio e pericolo.

Innanzitutto, l'acqua

Io uso acqua deionizzata con resine a letto misto, che producono un'acqua con una conducibilità inferiore a 1 mS/cm. In ogni caso, questa procedura può essere applicata anche da chi usa acqua RO, avendolo io fatto per diversi anni prima di cambiare fornitore di acqua.

Poi, i sali

Io preparo delle soluzioni di sali che mi permettono di regolare indipendentemente GH e KH. Infatti, il problema maggiore che io ho riscontrato per i prodotti in commercio è che in genere essi alzano CONTEMPORANEAMENTE sia il GH che il KH, mentre a me fa comodo regolarli in maniera indipendente.

Uso diverse quantità di sali di calcio e magnesio per poter controllare la disponibilità di questi ioni per le piante. E' noto, infatti, che trai due è il secondo a scarseggiare sempre, dato che è assorbito più rapidamente. E' facile, quindi, che capiti di avere eccessi di calcio in vasca e, al contempo, carenze di magnesio.

Per cui, io doso questi due ioni indipendentemente.

Infine, i micro nutrienti

La presenza di micro nutrienti, utili sia alle piante che ai pesci, è sempre problematica in acquario. Per ovviare a questo inconveniente, io aggiungo del sale marino e, volendo, anche un integratore, sempre per il marino,a base di stronzio.

Quali sali, allora?

I sali da recuperare per questa operazione sono i seguenti:

  • Bicarbonato di sodio (NaHCO3)
  • Bicarbonato di potassio (KHCO3)
  • Cloruro di calcio (CaCl2)
  • Solfato di magnesio (MgSO4)
  • Sale marino
  • Integratori di stronzio per il marino (facoltativi e recuperabili nei negozi di acquari)

Come procedere?

Premessa: preparare una soluzione potrebbe comportare alcuni errori, dovuti alla scarsa pratica da parte di qualcuno. Per cui, vi premetto che per preparare mezzo litro di soluzione NON si deve mescolare il sale che serve con MEZZO LITRO di acqua, ma si deve sciogliere il sale necessario in tanta acqua da ottenere, alla fine, MEZZO LITRO DI SOLUZIONE IN TOTALE.

Per cui, vi suggerisco, prima di tutto, di recuperare delle bottiglie di plastica (ottime quelle dell'acqua minerale) da 500 mL.

KH

Per incrementare il KH dell'acqua uso una miscela di bicarbonato di sodio e di bicarbonato di potassio. Quest'ultimo è molto utile per le vasche di piante in quanto il potassio è un macro nutriente che in acqua tende sempre a scarseggiare. Ovvio che in vasche dedicate ai pesci si può anche fare a meno di usarlo; reperire il bicarbonato di sodio è piuttosto facile, poiché è venduto comunemente nei supermercati.

Pesando circa 37 g di NaHCO3 e 44 g di KHCO3 e sciogliendoli fino a mezzo litro con acqua RO si ottiene una soluzione, un millilitro della quale è in grado di alzare di 2.5°d il KH di 2 litri di acqua RO.

Data la difficoltà a reperire bilance vi consiglio di fare prove con la vostra acqua, usando misurini che vi permettano di replicare abbastanza accuratamente le misure dei sali in futuro; in questo modo potrete prepararvi l'acqua col KH che più vi farà comodo. Attenzione, però, a non aumentare le dosi sopra riportate, dato che la solubilità del bicarbonato di sodio è piuttosto limitata; già sciogliere le quantità da me indicate metterà a dura prova la muscolatura delle vostre braccia.

In ogni caso, in Farmacia è possibile chiedere che vi pesino con accuratezza la quantità di sale che vi serve; fatto questo, recuperate un recipiente, versate il sale pesato e fate un segno al livello raggiunto. In questo modo avete un riferimento che vi eviterà, la prossima volta, di ricorrere all'aiuto del farmacista.

GH

Come detto, per regolare il GH io uso due soluzioni, una per dosare il calcio e l'altra per il magnesio.

Soluzione 1: Ca

Sciogliete circa 70 g di cloruro di calcio anidro in 400 mL di acqua RO (attenzione, in quanto si svilupperà parecchio calore in grado di fondervi la bottiglia di plastica; per questo vi suggerisco di fare la prima dissoluzione in un pentolino di metallo). Questo sale ha un peso molecolare di 111 g/mol. Esiste, forse di più facile reperibilità, anche una forma idrata, che contiene 6 molecole di acqua; questo sale ha un peso molecolare di 219 g/mol e per avere un contenuto paragonabile in calcio, nella vostra soluzione concentrata, dovrete usarne una quantità circa doppia (140 g in 300 mL di acqia RO). Una volta sciolto tutto il sale, portate la vostra soluzione al volume di mezzo litro con acqua RO.

Soluzione 2: Mg

La seconda soluzione preparatela sciogliendo circa 77 g di solfato di magnesio eptaidrato (contenente, cioè, sette molecole d'acqua di idratazione) in 400 mL di acqua; una volta disciolto, aggiungete 5 g di sale marino e 5 mL di additivo allo stronzio. Portate al volume di mezzo litro con acqua RO e identificate CHIARAMENTE la bottiglia.

Sale marino e stronzio non sono additivi necessari. 

Conservate le bottiglie al riparo dalla luce e lontano dalle mani avide e incaute dei bambini. :-))

Nota: il cloruro di calcio, reperibile anche nei negozi di acquari come additivo per il marino, potrebbe produrre una soluzione non del tutto limpida, con un minimo corpo di fondo marroncino; potrete filtrare questa soluzione in un a nuova bottiglia con l'aiuto di un imbuto e un po' di garza o cotone idrofilo.

Le soluzioni possono essere conservate per lungo tempo (anche un anno). Se dovessero svilupparsi delle muffe, meglio buttare e rifare. Per questo motivo, non preparate troppa roba se non siete sicuri di consumarla in un tempo ragionevole (diciamo 5-6 mesi).

Il solfato di magnesio è reperibile in Farmacia col nome di Sale inglese o sale amaro, un purgante.

Come nel caso del KH, 1 mL di ognuna di queste soluzioni incrementerà il GH di 2 litri di acqua RO di circa 2.5°d di durezza (5°dGH totali).

In questo modo, aggiungerete:

  • circa 30 mg/L di solfati
  • circa 40 mg/L di cloruri
  • circa 10 mg/L di magnesio
  • circa 25 mg/L di calcio
  • circa 3 mg/L di sodio (dal sale marino)

Esempio

NOTA. Preparate sempre la vostra acqua per il cambio al momento; conservare acqua trattata con sali o tagliata con acqua di rubinetto è sempre rischioso. Possono prodursi effetti indesiderati di decomposizione o inquinamento batterico e/o fungino dagli effetti imprevedibili. Al contrario, l'acqua RO PURA può essere conservata al buio e al fresco anche per qualche mese.

Per ottenere 10 litri di acqua con KH 5 e GH 10, basta aggiungere 10 mL di additivo per il KH, 10 mL di additivo per il GH/Ca e 10 mL di additivo per il GH/Mg.

Tutte le altre gradazioni possono essere ottenute con le adeguate proporzioni.

Un ultimo consiglio

Prima di chiudere vorrei darvi un ultimo suggerimento; tenete presenti i dosaggi che ho indicato, ma non prendeteli per oro colato. E' sempre meglio che ognuno si personalizzi la propria acqua in funzione dei pesci e delle piante che ospita. Io ho dato un'indicazione di massima, ma nulla vieta di modificare questa miscelazza a proprio uso e consumo.

In ogni caso, sono anche disponibili qui sotto due fogli Excel per un calcolo più personalizzato.

Buon lavoro a tutti e... cautela, mi raccomando.


COME PREPARARE SOLUZIONI CONCENTRATE PER INDURIRE L'ACQUA DEI CAMBI

I due file Excel che troverete si riferiscono a due differenti sistemi per la preparazione di soluzioni concentrate per indurire l'acqua.

Il primo, messo a punto da me, lo potrete trovare qui. Nelle caselle azzurre potrete inserire i vostri parametri e il foglio calcolerà automaticamente le quantità di sali da pesare.

Il secondo, progettato da Luca e Michele di Roma (alias Rasperk e MK sul NG it.hobby.acquari), lo potete trovare qui.

In ogni caso, vi suggerisco di fare sempre delle prove con l'acqua che preparate e di calibrarla sulle vostre necessità. Solo voi potete sapere come funziona la vostra vasca e curarla di conseguenza.
I due sistemi sono assolutamente equivalenti; potrete scegliere quello che pił vi farą comodo.
Buon lavoro

Ah... dimenticavo.
Anche se non sono tossiche, le soluzioni che preparerete sono sempre sgradevoli da bere e possono indurre il vomito; tenetele  SEMPRE lontane dalle mani curiose e avide dei bambini e etichettatele SEMPRE in modo chiaro, soprattutto se le conserverete in bottiglie recuperate da bibite o acqua minerale.

© Walter Peris

Riferimenti & Link
Piante d'acquario

Piante d'acquario

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex

Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

Piante facili

Piante facili

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.

Il nuovo libro delle piante d'acquario

di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo

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Collegamenti articolo

Per approfondire:

Alcune nozioni di chimica dell'acqua che possono essere importanti da conoscere, per capire meglio che cosa succede in acquario - articolo di Walter Peris

Il ciclo dell'azoto riveste un'importanza elevata in un ambiente chiuso come quello di un acquario e, quindi, è importante che impariamo a conoscerlo e a rispettarne, soprattutto, i tempi - articolo di Walter Peris

Il ciclo senza pesci e il ciclo dell'azoto sono probabilmente le cose più importanti che imparerai quando si tratta di allevare i pesci: un piccolo sforzo all'inizio ti ripagherà con gli interessi a lungo termine - tratto e tradotto da un articolo di Injaf