I pesci non sono il ramo "stupido" dell'albero genealogico degli animali. Più li studiamo, più scopriamo che essi sono in grado di apprendere procedure complesse e mostrano un discreto grado di successo nella risoluzione di problemi
Danio rerio - Foto tratta da Acquariofacile.wordpress.com
I pesci non sono il ramo "stupido" dell'albero genealogico degli animali. Più li studiamo, più scopriamo che essi sono in grado di apprendere procedure complesse e mostrano un discreto grado di successo nella risoluzione di problemi.
Questa è una delle conclusioni tratte dal dottor Matthew Parker, della Queen Mary University di Londra, co-autore della ricerca "Parallel Mechanisms for Visual Search in Zebrafish", pubblicata da PlosOne e coordinata da Michael J. Proulx (psicologo del Crossmodal Cognition Lab, dell'Università di Bath, nel Regno Unito), incentrata sulla capacità di riconoscere gli oggetti evidenziata dal "pesce zebra" (o Danio nerio), un piccolo ciprinide che vive nei fiumi asiatici.
Contrariamente a quanto spesso si pensa, i pesci non sono stupidi. O, almeno, non sono costretti a un perenne stato di inconsapevolezza da un deficit d'attenzione che sarebbe loro connaturato. Sono invece intelligenti e capaci di risolvere problemi.
L'esperimento
Al fine di valutare le loro capacità di elaborazione visiva, undici esemplari di pesci zebra adulti sono stati sottoposti a diversi stimoli visivi - cerchi colorati su un monitor di un computer - per un periodo di sei giorni. Gli scienziati hanno loro insegnato ad associare il cibo con un disco rosso, e poi l'hanno confuso con gli altri dischi. "Anche se l'operazione visiva sembra semplice e veloce, ci vuole molta 'potenza di calcolo' per capire dove siano le cose in un ambiente affollato di oggetti simili". "Ed è stato incredibile" questa la sorpresa scovata da Proulx "scoprire che il cervello del pesce zebra, pur con le sue piccole dimensioni e una struttura tanto semplice, sia stato capace di individuare il proprio bersaglio, senza esitazione e senza mai ridurre la velocità di reazione".
Perché è una scoperta importante
Il pesce zebra è un organismo perfetto per gli studi di neurobiologia, in virtù del suo corpo quasi trasparente e delle piccole dimensioni del suo cervello. "Ora che abbiamo scoperto la raffinatezza mentale di questa specie, si aprono grandi opportunità per scoprire il codice neurale che permette agli esseri umani di concentrare la propria attenzione", conclude Proulx.
Scoprendo le somiglianze tra il modo con cui pesci ed esseri umani elaborano le informazioni visive, si sarebbe quindi aperta una promettente area di ricerca che potrebbe condurre persino alla cura di gravi disturbi, come il deficit di attenzione o le conseguenze patologiche di ictus cerebrali.
Tratto dall'articolo "Nuove scoperte sull'intelligenza animale: Furbo come un pesce" di Stefano Lamorgese
Per approfondire:
I pesci possono riconoscere e ricordare forme e oggetti!
Ci sono chiare prove che i pesci possono in effetti sentire dolore, e possono dirci come si sentono, anche se non possono parlare come noi. Dobbiamo solo imparare a capirli.
La scoperta che il piccolo Danionella cerebrum, tra i più piccoli vertebrati al mondo, produce suoni forti come un colpo di pistola, apre nuovi orizzonti agli studi sui meccanismi di comunicazione, non solo tra i pesci
La linea laterale, il sistema sensoriale che corre lungo il fianco dei pesci, serve come una sorta di sesto senso, e può insegnarci come rendere la vita in vasca più confortevole e felice, non solo più sana - tratto e tradotto da un articolo di Brandon Keim
Un nuovo studio ha scoperto che i pesci possono sperimentare la 'febbre emotiva' da sempre usata come base per dimostrare la sensibilità o la coscienza in altre specie animali come mammiferi o uccelli.
Le immersioni di ricerca di un team di scienziati sulla Cernia dei coralli (Cephalopholis miniata), hanno rivelato che quest'ultima è in grado di comunicare non solo con i conspecifici, ma anche con altre specie, utilizzando un particolare linguaggio dei segni.
Studio che vuole rispondere ad una domanda in sospeso nella biologia animale: se i pesci siano capaci di comportamenti complessi, come il gioco - tratto e tradotto da un articolo di Eisenbeiser, Serbe-Kamp, Gage, Marzullo
I pesci hanno la reputazione di essere ottusi e smemorati, mentre in realtà possono 'contare', navigare in un labirinto e ricordare anche i volti, come molti studi possono facilmente confermare - tratto e tradotto da un articolo di Sarah Griffiths
All'Università di Auckland, in Nuova Zelanda, hanno dimostrato che alcuni pesci comunicano tra di loro esattamente come i mammiferi, chiamandosi per mezzo di segnali sonori
Sembra una cosa ovvia, ma per tanti non lo è: i pesci allevati in ambienti spogli e noiosi sono meno intelligenti di quelli allevati in ambienti più stimolanti.
Riferimenti & Link
Nuove scoperte sull'intelligenza animale: Furbo come un pesce
l'articolo di Stefano Lamorgese
di Helmut Stallknecht, trasmette la gioia che l'autore prova ciascun giorno alle prese con i suoi numerosissimi acquari. Tra le pagine, tanti aneddoti e un'infinità di suggerimenti e consigli pratici e utili sia sulle piante d'acquario sia sui suoi abitanti, in particolare sulle abitudini di allevamento e riproduzione delle singole specie, il tutto corredato da tante belle fotografie a colori.
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di Maurizio Gazzaniga, a cura di AcquaPortal - Ogni acquario, sia esso d'acqua dolce temperata o tropicale, cela al suo interno un intero universo di vita, difficile se non addirittura impossibile da immaginare e caratterizzato da infinite sfaccettature. Tra i suoi vetri, infatti, si nasconde un numero imprecisato di specie appartenenti ad almeno cinque dei sei regni in cui oggigiorno si è abituati a suddividere il mondo dei viventi. In questo libro scoprirete questo meraviglioso mondo nascosto.
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Taxa
E' uno dei pesci d'acquario più popolari, ma i continui incroci tra consanguinei hanno portato ad un peggioramento delle condizioni degli esemplari in vendita, che sviluppano spesso deformità e malattie.
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