Approfondimenti sul gruppo minimo, uno dei presupposti fondamentali dell'acquario del poveretto.

Un Acquario del Poveretto - Dettaglio

Riassumiamo un po' gli elementi fondamentali che devono caratterizzare l'acquario del poveretto così come finora descritto:

  1. PACE (si può dire tanto al riguardo ma è anche una questione di sensibilità)

  2. Stabilità (intervenire il meno possibile. Non mai.Quando ci vuole ci vuole)

  3. Gruppo minimo!

Cos'è il gruppo minimo?

Premetto che per quanto riguarda il vostro qui presente Mr. Fish, è la prima volta che questa teoria viene divulgata in assoluto a livello mondiale. Ma sicuramente qualcuno lo avrà già fatto da qualche altra parte.

Riguarda il numero di pesci da introdurre in un acquario.
Questo dipende dal tipo di pesci e dalla grandezza della vasca e dall'arredamento della vasca.

Per gruppo minimo intendo il minimo gruppo di pesci di una data specie, che può considerarsi autosufficiente e soddisfacente per riprodursi e costituire un Clan a sè, una stirpe a sé che poi andrà avanti nell'acquario generazione dopo generazione.
Per esempio il gruppo minimo dei Guppy io lo stabilirei almeno sulle 15-20 unità.
Quindi se l'acquario in questione non è in grado di ospitare 15-20 esemplari o meglio 30, non potete considerare abbastanza grande la vasca in questione e non ne introdurrete nemmeno due! In quel caso diremo che non c'è il gruppo minimo! Questo indipendentemente che i pesci che introducete siano mai stati riprodotti o no!
E questo in un acquario monospecifico e senza elementi di disturbo.
Se ci sono più specie il discorso si complica e sta al buon senso trovare il giusto equilibrio ma sempre tenendo presente la teoria sopra enunciata.

Quindi se a volte due specie si uccidono a vicenda è perché manca il gruppo minimo e quindi il problema non è da ricercare nelle proporzioni di pesci (o di gamberi ecc.) in quel dato momento che può ingannevolmente sembrare adeguato; bensì nel fatto che non sarebbe possibile ospitare il gruppo minimo di quelle date specie. Cioè il problema non sta in quello che è ma in quello che non potrebbe essere e che invece se ci fossero le dovute proporzioni di spazio dovrebbe e sarebbe auspicabile che fosse possibile!

Quindi se ci sono i tre elementi fondamentali sopra citati l'acquario è già sulla buona strada (questi a mio parere sono i tre elementi più importanti. Non il ricircolo dell'acqua!).

Commenti

anonimo

Adele

questo concetto del gruppo minimo lo trovo interessante anche se non mi convince del tutto che si possa davvero realizzare; quantomeno ci vorrebbero acquari molto grandi per riuscire a rispettare il ciclo biologico del pesce generazione dopo generazione. Nel mio caso dal 2004 ad oggi ho solo platy di generazione in generazione. IL punto però è che pur avendo cominciato con una vasca di ottanta litri netti con 1 maschio e quattro femmine ho rischiato il sovrappopolamento della vasca e sono dovuta quindi intervenire (regalando i pesci). Infatti nel giro di circa sei mesi i pesci arrivano a maturità sessuale e si riproducono. E pur non essendo pesci longevi (3/4 anni di vita) data la loro prolificità insieme alla prima generazione troviamo in acquario la seconda , la terza , la quarta... A questo poi va aggiunto il numero di avannotti e il tasso elevatissimo di sopravvivenza anche in totale assenza di "sale parto" o vasche dedicate. per questo dico che ci vorrebbero acquari molto grandi perchè ritengo che il rischio del sovrappopolamento sia più che reale. sarebbe però interessante proporre un calcolo (per lo meno dei pesci più popolari), di quale potrebbe essere il gruppo minimo in ragione della vita media del pesce e della sua prolificità e quale il litraggio necessario all'acquario.

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