Spiegazione con foto passo passo di come con le noci di cocco si possono costruire ottimi rifugi e tane per la deposizione di tantissime specie - foto di Patrice Bouissou
Peckoltia sp. nella tana costruita con una mezza noce di cocco - Foto © Massimo Macciò
La maggior parte dei Ciclidi nani piu' comunemente commercializzati in ambito acquariofilo, dagli Apistogramma sudamericani ai Pelvicachromis africani, depone le uova in cavità, grotte, caverne.
Mezza noce di cocco in acquario, sotto una Echinodorus ozelot: luogo di deposizione ideale per molti Ciclidi nani - Foto © Patrice Bouissou
Vi sono molti modi per procurare questo tipo di nascondigli in acquario, vanno bene sia i vasi da fiori di terracotta rovesciati, sia i manufatti di terracotta fatti apposta, ma il materiale che più si presta, più "mimetizzabile" in acquario, a mio modesto avviso, e uno tra i più utilizzati dagli acquariofili di tutto il mondo, è costituito dalle noci di cocco, tagliate a metà e rovesciate.
Mi sono resa conto, da quando ho questo sito, che a volte è difficile capire come vanno utilizzate le noci di cocco per fare tali nascondigli, specialmente per chi è alle prime armi in campo acquariofilo e non ne ha mai vista una così preparata, anche se in realtà è un metodo veramente alla portata di tutti.
Cercherò quindi di spiegare come fare a trasformare le noci di cocco in accoglienti luoghi di deposizione per i Ciclidi nani, ma anche per molti altri pesci, come Badis badis o anche Ancistrus (se l'entrata è abbastanza larga), grazie anche alle foto di Patrice Bouissou, che me le ha gentilmente concesse dal suo articolo in questa pagina.
Come utilizzare le noci di cocco in acquario: con il trapano si fanno i fori lungo il diametro della noce di cocco - Foto © Patrice Bouissou
Come utilizzare le noci di cocco in acquario: ecco le noci tagliate a metà - Foto © Patrice Bouissou
Innanzitutto bisogna procurarsi le noci di cocco, in genere sono comunemente in vendita nei supermercati ed ipermercati.
Una volta portate a casa si ripuliscono grossolanamente. Quello che si vuole ottenere è di dividerle in due parti, non necessariamente perfettamente uguali, o con il bordo diritto, tanto poi andrà affondato nella sabbia (o nel ghiaino) e non sarà più visibile.
Innanzitutto è utile fare due o tre (piccoli mi raccomando) fori sulle due sommità della noce di cocco, per far fuoriuscire il latte; i fori serviranno poi per migliorare la circolazione dell'acqua all'interno della noce, una volta collocata in acquario.
Per dividerle in due si può procedere in vari modi: dare un colpo netto con un oggetto tagliente, tipo la mezzaluna da cucina, o anche una bella martellata secca (oltre a non ferirvi, fate attenzione naturalmente non solo a non rovinare il piano di lavoro, proteggendolo con una tovaglia spessa o ripiegata, ma anche a non far schizzare maldestramente la noce di cocco contro la vetrinetta che custodisce il servizio buono, per non correre il rischio che la vostra dolce metà usi il martello su di voi :-)
Per facilitare la spaccatura in due metà, è utile già che avete il trapano in mano fare una serie di piccoli fori lungo il diametro della noce di cocco, e far quindi "passare" da un foro all'altro con un cutter affilato e robusto.
Per un risultato più "pulito" si può anche usare un robusto seghetto, ma ci vuole molto più tempo e olio di gomito :-)
Come utilizzare le noci di cocco in acquario: le mezze noci dopo una rapida sciacquata - Foto © Patrice Bouissou
Come utilizzare le noci di cocco in acquario: l'asportazione dell'interno (l'operazione più piacevole ;-) - Foto © Patrice Bouissou
Una volta tagliate a metà, bisogna rimuovere l'interno della noce di cocco dal guscio, servendosi di un coltello robusto o di un cacciavite. La parte interna si mangia tranquillamente :) mentre il guscio esterno è quello che ci servirà per la tana dei pesci.
Come utilizzare le noci di cocco in acquario: i gusci una volta ben puliti - Foto © Patrice Bouissou
Come utilizzare le noci di cocco in acquario: le casette per i pesci sono pronte! :-) - Foto © Patrice Bouissou
Con un cutter affilato o sempre con il trapano fate quindi il foro d'entrata, dalle dimensioni adeguate alla specie che dovrà entrarvi a deporre le uova, il che vuol dire più piccolo di quello che state pensando :-) Infatti se il foro ai pesci sembra piccolo, possono allargarlo agevolmente scavando nel substrato, mentre se il foro è troppo grosso "rimpicciolirlo" è molto più difficile, e i pesci potrebbero rivolgersi altrove, rendendo vane le vostre fatiche. E' meglio quindi fare un foro a "V" rovesciata, stretto in cima e via via più largo verso la base, in modo che affondando la noce nella sabbia del fondo ne rimanga visibile solo una piccola parte, la punta della "V", che i pesci potranno allargare a loro piacimento scavando nel substrato, visto che più vanno giù e più il buco si allarga.
Se nel dividere a metà la noce si sono create delle spaccature, possono bastare quelle senza fare fori d'apertura: i pesci sono perfettamente in grado di entrarci anche di "sbieco" e, come sopra, se sono troppo piccole ci scaveranno sotto :-)
Se per sbaglio il foro d'entrata è diventato enorme, non gettate tutto ma mette la noce in vasca lo stesso: potete provare ad affondarla bene nel substrato di fondo, o a camuffarne l'entrata con cespugli di piante; in genere le aperture piccole sono preferite dai Ciclidi nani, mentre ai loricaridi piacciono anche i fori belli larghi :)
Al termine si dà una bella lavata ai semigusci, e magari anche una breve bollitura, per maggior sicurezza.
La peluria che ricopre esternamente il guscio può essere rimossa con un'energica raspatura, con una raspa o della carta vetrata grossa, ma può anche essere lasciata: se avete in vasca ancistrus, loricaridi in genere o lumache vi ringrazieranno sentitamente e provvederanno loro a ripulirle per voi. Lo stesso vale per l'interno della noce, nel caso non riusciste ad asportarlo completamente: loricaridi e lumache lo apprezzeranno quanto voi :-)
Se i gusci di noce di cocco messi in acquario così, nudi e crudi, vi sembrano antiestetici, potete mimetizzarli con l'ambiente circostante facendovi radicare sopra delle piante, quelle che non vanno interrate ma vengono coltivare attaccate a tronchi o rocce, ad esempio Anubias di tutti i tipi, Microsorum pteropus, Bolbitis heudelotii, muschio di Giava.
Il procedimento è semplice: la pianta scelta va dapprima legata alla noce di cocco, utilizzando della lenza di nylon, e servendosi dei fori fatti per l'aerazione, sulla sommità del guscio; con il passar del tempo le piante in questione con le nuove radici si abbarbicano saldamente alla noce di cocco, e sarà possibile in tal modo eliminare la lenza.
In questo modo le noci di cocco saranno praticamente invisibili per tutti, tranne che per i pesci :-)
Si ringrazia Patrice Bouissou per le foto, tratte dal suo articolo
"Réalisation d'abris en Noix de coco".
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
articolo di Lorenzo165 su Acquariofiliafacile.it con spiegazioni e foto su come creare le tane per i pesci con le noci di cocco
thread sul forum di Acquaportal.it con utili consigli
Ciclidi Americani I - I Ciclidi nani è un manuale per la classificazione, l'allevamento e la riproduzione dei Ciclidi nani, con foto, descrizioni dettagliate dei biotopi naturali, ed esperienze dirette di allevamento e riproduzione di ben 75 Ciclidi nani, tra Apistogramma, Apistogrammoides, Biotecus, Crenicara, Crenicichla, Dicrossus, Laetacara, Nannacara, Papiliochromis (ora Mikrogeophagus) Taeniacara, Teleocichla.
di George W. Barlow, a cura di H. Hutchison, traduzione in italiano a cura di D. Rizzo, P. Salvagiani, L. Leoni - "I Ciclidi. E' in acqua il più grande esperimento di evoluzione della natura" - Ed. Hydra - Sesto Continente
E' un libro che consiglio caldamente di leggere a tutti, tratta dei ciclidi e in particolare delle loro strategie riproduttive, che si sono evolute in modo anche diversissimo tra loro; soprattutto però è scritto in un linguaggio semplice e discorsivo, comprensibile e direi quasi "appassionante" :-)
Edizione italiana - di Jürgen Schmidt, traduzione a cura di A. De Jong, H. De Jong - Questo libro tratta i Ciclidi nani del Sud America, in primo luogo le specie di Apistogramma. Esaustivi capitoli tecnici spiegano come allestire e arredare un acquario per l'allevamento e la riproduzione di questi magnifici pesci variopinti e dal comportamento particolarmente interessante.
Cichlid Atlas 1 - Cichlid Atlas 2
Edizione Inglese - di Uwe Romer - Cichlid Atlas 1 è il primo degli Atlanti di Aquarium sui Ciclidi, dedicato ai Ciclidi nani: tantissime splendide foto, con descrizioni particolareggiate, indispensabile per riconoscere le diverse specie, le cui distinzioni sono messe in evidenza da foto, descrizioni, disegni. Peccato che è solo in inglese.
Dwarf Cichlids: A Handbook for Their Identification, Care, and Breeding
Edizione Inglese - di Horst Linke e Wolfgang Staeck
di Hans J. Mayland, Dieter Bork
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Per approfondire:
Spiegazione con foto passo passo su come costruire un mop, aggregato di fili di lana utile supporto per la deposizione dei killi ma anche di molte altre specie di pesci - tratto e tradotto da un articolo di Jim Atchison
Schema dettagliato sulla costruzione di un impianto di illuminazione artigianale (2xHQL da 80 watt), telaio di supporto, plafoniere e impianto elettrico - articolo di Alexander Brown
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