All'Università di Auckland, in Nuova Zelanda, hanno dimostrato che alcuni pesci comunicano tra di loro esattamente come i mammiferi, chiamandosi per mezzo di segnali sonori, allo scopo di stare insieme e riunirsi.
All'Università di Auckland, in Nuova Zelanda, hanno dimostrato che alcuni pesci comunicano tra di loro esattamente come i mammiferi, chiamandosi per mezzo di segnali sonori, allo scopo di stare insieme e riunirsi.
E' stata svolta infatti un'accurata ricerca, guidata dalla studente master Lucy van Oosterom, con il Dr Craig Radford e i Prof. John Montgomery e Andrew Jeffs, utilizzando come caso di studio i pesci della specie Pempheris adspersa, detti anche 'Bigeyes', grandi occhi, che sono molto comuni lungo le coste nord-orientali della Nuova Zelanda.
Questi pesci erano già noti per emettere dei suoni simili a scoppiettii, dei 'pop' sonori, e secondo gli studiosi di Auckland usano questa loro vocalizzazione come mezzo per mantenersi all'interno di un gruppo, o per tenersi in contatto l'uno con l'altro quando si muovono, al di là dei segnali visivi.
Ci sono già stati studi che hanno messo in chiaro che i messaggi sonori sono utilizzati consapevolmente dai pesci per diversi fini, dall'accoppiamento alla difesa del territorio, ma questa ricerca è la prima a dimostrare che i pesci usano il contatto sonoro per mettersi al sicuro, come i mammiferi.
Il comportamento dei pesci di stare in banchi o in branchi sciolti è abbastanza importante per il successo nel foraggiamento, quindi se uno dei pesci trova del cibo, gli altri hanno una possibilità in più di trovarlo, e si sentono anche più al sicuro dai predatori: in un grande gruppo ci sono meno probabilità di essere predati. Secondo quanto riferisce Lucy van Oosterom, i Bigeyes hanno dei muscoli speciali, chiamati muscoli sonori, che usano per far vibrare la vescica natatoria, che è come un sacco riempito d'aria all'interno del corpo, e tale vibrazione dà poi luogo al piccolo rumore di scoppio che sentiamo.
...potremmo non essere così diversi dai nostri amici pinnuti, dopo tutto...
Anche se hanno un modo diverso di comunicare da noi, è un passo importante nella nostra comprensione del comportamento evolutivo dei pesci. Sempre secondo Lucy van Oosterom, i pesci si sono evoluti molto presto nei vertebrati, e questa è la prima prova evidente di pesci con contatto sonoro, che si chiamano per stare insieme, e anche questo comportamento potrebbe essersi evoluto molto presto. Il che significa che potremmo non essere così diversi dai nostri amici pinnuti, dopo tutto.
Per saperne di più: Research finds fish communicate like mammals
Per approfondire:
Studio che vuole rispondere ad una domanda in sospeso nella biologia animale: se i pesci siano capaci di comportamenti complessi, come il gioco - tratto e tradotto da un articolo di Eisenbeiser, Serbe-Kamp, Gage, Marzullo
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La linea laterale, il sistema sensoriale che corre lungo il fianco dei pesci, serve come una sorta di sesto senso, e può insegnarci come rendere la vita in vasca più confortevole e felice, non solo più sana - tratto e tradotto da un articolo di Brandon Keim
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I pesci non sono il ramo stupido dell'albero genealogico degli animali. Più li studiamo, più scopriamo che essi sono in grado di apprendere procedure complesse e risolvere problemi
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Sembra una cosa ovvia, ma per tanti non lo è: i pesci allevati in ambienti spogli e noiosi sono meno intelligenti di quelli allevati in ambienti più stimolanti.
Riferimenti & Link
di Helmut Stallknecht, trasmette la gioia che l'autore prova ciascun giorno alle prese con i suoi numerosissimi acquari. Tra le pagine, tanti aneddoti e un'infinità di suggerimenti e consigli pratici e utili sia sulle piante d'acquario sia sui suoi abitanti, in particolare sulle abitudini di allevamento e riproduzione delle singole specie, il tutto corredato da tante belle fotografie a colori.
di Konrad Lorenz, tradotto da Laura Schwarz. Che i pesci possano essere estremamente passionali; che le tortore siano più feroci dei lupi con gli animali della propria specie; che un’oca possa credere di appartenere alla specie umana, e in particolare di essere la figlia dello scienziato che l’ha covata: ecco alcune delle sorprese che avranno i lettori di questo libro. Lorenz è stato uno dei padri fondatori dell’etologia, ma soprattutto ha saputo vivere con gli animali, con una curiosità, un’affettuosità verso ogni creatura, un senso del gioco e un dono del raccontare le loro storie che mai ha manifestato così compiutamente come nell’Anello di Re Salomone.
di Maurizio Gazzaniga, a cura di AcquaPortal - Ogni acquario, sia esso d'acqua dolce temperata o tropicale, cela al suo interno un intero universo di vita, difficile se non addirittura impossibile da immaginare e caratterizzato da infinite sfaccettature. Tra i suoi vetri, infatti, si nasconde un numero imprecisato di specie appartenenti ad almeno cinque dei sei regni in cui oggigiorno si è abituati a suddividere il mondo dei viventi. In questo libro scoprirete questo meraviglioso mondo nascosto.
di Francesco Guarnieri e Giorgio Melandri - Una guida semplice, con le informazioni corrette, illustrata con tante fotografie e disegni, completa ed esauriente. Conoscere l'acquario per avere solo soddisfazioni dall'ecosistema più completo e interessante che possiamo tenere in casa e per avvicinare la natura attraverso un hobby bellissimo e pieno di vita. L'acquario è una piccola sfida che solo la conoscenza può farvi vincere.
di Ivan Nicola Colaluca. Chi ha detto che per avere l'acquario che desideriamo serva spendere una fortuna e sfinirsi nell’apprendere tutte le nozioni possibili? In questa breve ma esauriente guida, pensata per principianti, troverete strumenti semplici e pratici, per poter avviare e gestire un acquario.
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