Vademecum per la cura e la gestione delle tartarughe. Non si pensi che, seguendolo, la vita di una tartaruga in casa diventi accettabile. Si tratta solo del lenimento di una sofferenza cominciata con l'olocausto del trasporto, che porta alla moria, entro il primo anno, dell'80-90% degli esemplari allevati.
Articolo tratto dal sito SoccorsoFauna.com, curato e gestito dall'A.R.F., Associazione Recupero Fauna - No profit senza scopo di lucro, operante nel Lazio, composta da veterinari, biologi e naturalisti specializzati in fauna autoctona, alloctona e domestica non convenzionale (diversa da cani e gatti)
- Hai trovato un animale in difficoltà?
- La tua testuggine è cresciuta troppo?
Una piccolissima tartaruga acquatica o testuggine, sta sopra la punta di un dito. Sapete quanto diventerà grande da adulta?
Se il danno e' stato fatto, e avete gia' una tartaruga d'acqua dolce in casa, e' essenziale che sappiate come fare in modo che non muoia. Questa e', infatti, la cosa piu' probabile che le possa succedere entro pochissimi anni (se non mesi) dal suo ingresso nel vostro habitat, ma anche perché possa patire al minimo la sua condizione di cattività.
Le tartarughe più comuni in casa al momento sono:
Tartaruga orecchie rosse (Trachemys scripta elegans): sai cosa stai comprando?
Tartaruga orecchie gialle (Trachemys scripta scripta): sai cosa stai comprando?
Tartaruga carta geografica (Graptemys kohni): sai cosa stai comprando?
Allevamento e cura in cattivita'
Locandina sull'allevamento delle tartarughe acquatiche
Se la tartaruga è ormai in casa, bisogna partire con l'idea che più spazio c'è, meglio è.
Si pensi alle dimensioni che raggiungerà la tartaruga una volta diventata adulta, specie se femmina.
Si dimentichino, perciò, le vaschette "lager" con la palma di plastica e 2 cm d'acqua che si vendono abitualmente nei negozi. (tra l'altro divenute illegali a Roma secondo l'ultimo Regolamento Comunale). Le tartarughe hanno bisogno di una vasca adeguata in cui possano nuotare, di una zona asciutta dove muoversi, di sole (ma anche della possibilità di stare all'ombra), di una giusta alimentazione e di amore.
Laghetto artificiale
L'habitat ideale per tenere al meglio una tartaruga d'acqua dolce è un laghetto all'aperto, realizzabile in giardino. In commercio si trovano vasche che possono essere interrate per costruire laghetti artificiali.
Cercate di sistemare la vasca in una zona dove ci siano sia sole che ombra: il primo è importante per mantenere l'acqua a una temperatura idonea alla testuggine ma anche per favorire lo sviluppo di piante acquatiche; la seconda serve per non causare surriscaldamento corporeo. L'animale deve potersi esporre al sole, indispensabile per la sua sopravvivenza. Il rammollimento del carapace causato dalla carenza di esposizione al sole porterebbe la tartaruga alla morte.
Se è importante che la tartaruga possa uscire dall'acqua, è importante anche una recinzione per evitare che si trovi in pericolo (le tartarughe non hanno cognizione del vuoto. Ci si buttano dentro, credendo che si tratti di uno specchio d'acqua e quindi possono ruzzolare giù da scale e muretti).
Chi ha una terrazza può usare una vasca di plastica rigida , allestita con una zona asciutta all'interno, come un grosso sasso, dove la tartaruga si sistemerà per prendere il sole.
Si faccia attenzione alla temperatura invernale. Le tartarughe adulte si adattano bene al clima italiano. Tuttavia, è indispensabile dotarsi di un termoriscaldatore (è molto economico), che tenga la temperatura del laghetto a livelli accettabili (minimo 20 gradi centigradi). Il termoriscaldatore è indispensabile per le tartarughe non adulte.
Acquaterrario, o Terracquario
Per chi non ha il giardino, la soluzione migliore consiste nell'utilizzare un acquario di vetro o plexiglass, materiale facilmente lavabile e disinfettabile. Se la tartaruga è sotto i 10 cm di lunghezza, si può usare un acquario delle dimensioni minime di 60 x 30 x 30 cm. Naturalmente, man mano che crescerà, la vasca dovrà essere sostituita da una piu' grande.
Si eviti di usare, come fondo dell'acquario, ghiaia troppo piccola. Se ingoiata, potrebbe causare una costipazione intestinale. Meglio non mettere nulla, facilitando così il mantenimento della pulizia della vasca, oppure scegliere ciottoli delle dimensioni adeguate.
L'acquario dovrà essere fornito di una zona asciutta e facilmente raggiungibile dalla tartaruga, che potrà essere costituita da un pezzo di legno, sughero o da rocce.
Attenzione alle piante di plastica, che possono ferire l'animale. Meglio piante vere e commestibili, come la Salvinia natans o la Lemna minor (entrambe chiamate lenticchia d'acqua), che ossigenano l'acqua e rendono l'ambiente più naturale.
Si eviti, inoltre, il sovraffollamento, perché le tartarughe sono animali molto aggressivi. Possono arrivare a ferirsi gravemente fra loro.
Temperatura dell'acqua e illuminazione
La temperatura ideale dell'acqua e' di 24-26°C di giorno, con una (non indispensabile) riduzione di circa 5°C di notte. Questo si ottiene con riscaldatori collegati a un termostato (termoriscaldatori acquistabili in qualsiasi negozio di animali, con spesa modica).
Come è stato già detto, di vitale importanza per la salute della tartaruga e' l'esposizione al sole. Durante le giornate calde e soleggiate, e' un'ottima pratica permettere alle tartarughe di esporsi alla luce solare diretta, fornendo sempre la possibilità di ripararsi all'ombra.
Si tenga presente che la luce solare filtrata da un vetro o dal plexiglas non apporta raggi ultravioletti ed è perciò inutile.
Se quest'esposizione non e' possibile, si possono utilizzare lampade che emettano lo spettro completo di radiazioni, compresi i raggi ultravioletti. Anche queste lampade sono acquistabili presso negozi di animali. Sono specifiche per i rettili e non vanno confuse con le lampade per i pesci.
La lampada sostituirà la luce solare. La luce va lasciata accesa per 12-14 ore al giorno. La lampada va sostituita ogni 9-12 mesi, anche se sembra ancora funzionante (perde presto il potere di emettere raggi UVB).
Pulizia dell'ambiente
Per evitare problemi di salute alla nostra tartaruga, è molto importante tenere pulito il suo ambiente. Se la tartaruga è in un laghetto artificiale o in una piscina, si procederà a cambiare l'acqua togliendo con un secchio quella sporca, per poi aggiungerne di pulita (possibilmente lasciata decantare almeno 12 ore in modo che sia a temperatura ambiente e sia evaporato il cloro).
Nell'acquaterrario è necessario installare un potente filtro, possibilmente esterno così da risparmiare spazio nella vasca, per eliminare gli odori sgradevoli e l'imputridimento dell'acqua. Vanno effettuati poi cambi regolari d'acqua ogni 10-15 giorni, a seconda di quanto si sporca. Ci sono in commercio ottimi filtri esterni anche a basso prezzo
La primavera e l'estate sono le stagioni più critiche. Infatti, in quel periodo, le tartarughe mangiano e sporcano molto. Quindi, è necessario cambiare una parte d'acqua più spesso.
Da notare che la presenza di MOLTA acqua rende piu' improbabile uno shock termico allorquando si cambia parte dell'acqua stessa (ad esempio cambiare 30 litri di una vasca da 100 piuttosto che in una da 50 rende meno probabile che la tartaruga contragga una polmonite e muoia in una settimana, a causa dell'improvvisa diminuzione della temperatura).
L'alimentazione ideale
Le testuggini d'acqua hanno una dieta prevalentemente carnivora fino al compimento del 2° anno di età, mentre durante la vita adulta la dieta diventa decisamente onnivora. Alcune specie restano più carnivore di altre, quindi informatevi sempre sulla specie a cui appartiene il vostro animale.
La maggior parte delle testuggini acquatiche in natura preda una grande varietà di animali: pesci, molluschi, crostacei, lumache, insetti acquatici, piccoli di uccelli acquatici. Queste prede gli forniscono non solo proteine, ma anche il calcio in quantità bilanciate (viene mangiato l'intero animale, ossa incluse, non solo le parti carnose).
Nutrire l'animale solo con cibi confezionati (come i comuni gamberetti essiccati) è un errore gravissimo che porta alla morte dell'animale entro poco tempo. Questi alimenti sono infatti molto poveri dal punto di vista nutrizionale e privi di fibre, vitamine e minerali.
Non si dovrebbe neppure somministrare una dieta basata su pesciolini secchi (whitebait fish), poiché troppo ricchi di olii che porterebbero a delle steatiti o a delle infiltrazioni di grasso nel fegato.
In cattività è essenziale fornire alla nostra tartaruga tutti gli elementi di cui ha bisogno, nutrendola con un'alimentazione varia e bilanciata, simile a quella che avrebbe in natura.
Dieta suggerita:
- Pesce crudo (intero), meglio se d'acqua dolce (alborelle, trote, rovelle)
- Verdure a foglia (cicoria, bieta, tarassaco, radicchio)
- Gamberi (non in salamoia!), seppie, calamari
- Lombrichi
- Lumache e altri molluschi
- Cibi secchi in pellet
Saltuariamente:
- Carne di pollo
- Crocchette per cani e gatti
- Frutta
Le diete ricche di carne sono errate perché la carne è ricca di fosfati e povera di calcio. Questo può causare gravi problemi alle tartarughe, che necessitano di notevoli quantità di calcio per un'ossatura forte e lo sviluppo del carapace.
In natura la maggior parte delle testuggini acquatiche si nutre di chiocciole e crostacei, che hanno un guscio o un esoscheletro ricco di calcio. In cattività questa risorsa è raramente disponibile e quindi diventa essenziale il ricorso ad integratori di calcio. Le tavolette di calcio possono essere mischiate alla carne e i cibi vanno polverizzati con un integratore di calcio e minerali. Si raccomanda di fornire anche degli ossi di seppia che all'occorrenza vengano rosicchiati.
Non somministrate troppo cibo. Una testuggine piccola va nutrita 1 volta al giorno, una testuggine adulta a giorni alterni.
NB: L'alimentazione non deve essere esagerata, dato che una delle cause più frequenti di morte di tartarughe "domestiche" è l'eccesso di grasso contro il carapace. Non farsi traviare dal fatto che le tartarughe appaiono sempre affamate. In natura, tale appetito è giustificato dalla scarsità di cibo. In cattività, non deve ingannare il "proprietario".
Sovralimentando le vostre testuggini, non solo le renderete obese e sonnolente, ma avrete rapidamente problemi d'igiene della vasca con la conseguenza di una maggiore incidenza delle malattie infettive.
Spesso le tartarughe rifiutano di assumere vegetali, importanti nella dieta degli esemplari adulti. Si può provare quindi a mescolare della verdura a pezzetti con un alimento particolarmente gradito alla tartaruga. Un'altra possibilità è di costringere la tartaruga a un ragionevole (non esagerato!) digiuno, finché non si adatterà a mangiare anche verdura.
Errori più comuni, che possono portare le tartarughe alla morte:
- Tenere le tartarughe nell'acqua fredda (un termoriscaldatore e' indispensabile di inverno)
- Tenere le tartarughe nell'acqua sporca
- Alimentare eccessivamente le tartarughe
- Alimentare le tartarughe in maniera poco variata
- Privare le tartarughe della luce del sole, o della lampada per rettili (N.B.: La lampada per rettili ha un "potere" che dura 9 mesi. Va cambiata anche se sembra ancora funzionante)
- Tenere le tartarughe in posizione precaria (Le tartarughe non hanno concezione del vuoto, e ci si buttano pensando si tratti di uno specchio d'acqua)
Per eventuali problemi di salute della vostra tartaruga, si consiglia una visita da un veterinario ESPERTO IN ANIMALI ESOTICI (un veterinario non esperto in rettili darà, con probabilità, consigli errati.)
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A cura di Cinzia Sona e Riccardo Moschetti
Non tutti sanno, in particolare chi le compra per lasciarle spupazzare dai bambini, che le tartarughe possono essere portatrici sane e asintomatiche di uno dei ceppi di Salmonella piu pericolosi per l’uomo: la Salmonella Paratyphy B., e possono trasmetterla all'uomo. Negli Stati Uniti il commercio interno delle tartarughe acquatiche e stato proibito dal 1975 proprio per questo motivo, mentre le esportazioni verso i paesi europei, in mancanza di una nostra normativa, continuano a pieno ritmo.
Riferimenti & Link
sito dell'associazione italiana dedicata alla tutela delle tartarughe, che raccoglie moltissimi articoli e progetti dedicati alle tartarughe acquatiche e terrestri, con un grande forum dove chiedere in caso di dubbi o problemi
pagina che cerca di sensibilizzare sul corretto allevamento delle tartarughe acquatiche
sito con tantissimi articoli informativi e un forum dove chiedere per dubbi e problemi
articolo su Acquariofiliafacile.it con tutto quello che c'è da sapere per allevare in acquario le piccole Sternotherus odoratus
di Massimo Millefanti, una guida per chi si accosta all'allevamento delle tartarughe acquatiche e palustri. Con le schede analitiche delle specie normalmente reperibili in commercio.
di Edoardo Fivizzoli - Libro panoramica generale sulle specie più comuni in commercio. Con questo libro sui rettili imparerete tutto il necessario per la gestione delle tartarughe acquatiche imparando ogni cosa sul loro conto
di Enrique Dauner e Filippo A. Vaini
Per approfondire:
Gli autori vogliono far conoscere alla gente l'olocausto del trasporto delle tartarughe dagli U.S.A. al resto del mondo, e le conseguenze negative che ha questo ben poco etico commercio non sono per le tartarughe ma anche per tutti noi - articolo dell'Associazione Recupero Fauna
Tutto quello che c'è da sapere PRIMA di comprare una tartaruga acquatica (testuggine): dalle dimensioni che raggiungerà, alle sue esigenze, a come alloggiarla - articolo tratto dal sito dell'Associazione Recupero Fauna
La tratta delle tartarughe come animali da compagnia è insensata, ma le lobby che spingono a continuare un business tanto lucrativo, sono potentissime. Da questa parte e dall’altra dell’Atlantico - Articolo di Giuliano Sadar
Video molto interessante con molte informazioni sull'allevamento delle tartarughe d'acqua dolce
E' molto comune vedere nei negozi d'acquari, oltre ai pesci, anche delle simpaticissime piccole tartarughe, tenute in grandi gruppi in acqua-terrari di plastica. Ogni anno ne muoiono a centinaia, perché comprate d'impulso, senza preoccuparsi di sapere qualcosa su come si allevano e su quanto crescono, o vengono addirittura buttate o abbandonate quando diventano troppo grandi.
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